A definizione di una controversia tra fratelli eredi del patrimonio famigliare è stato stipulato un accordo attraverso il quale uno di loro, penalizzato dalla disponibile, ha preteso il diritto all'acquisto della parte non di sua proprietà di un appartamento trai due posseduti in uno stesso stabile. Per comodità chiameremo un'appartamento con la lettera A e l'altro con la lettera B.
L'appartamento sul quale è stato preteso e sottoscritto l'accordo delle parti è l'appartamento A di proprietà della famiglia molto prima dell'appartamento B acquistato successivamente.
Prima del rogito si è dovuto constatare che nella successione di entrambi gli appartamenti non era stata compresa una parte separata di terreno ritenuta erroneamente condominiale perché a suo tempo ceduta dai costruttori dopo la vendita dei singoli appartamenti attraverso un atto notarile distinto nel quale si dichiarava che il terreno agricolo ceduto sarebbe stato da considerare come parte comune da suddivide tra ogni condomino in quota pari ai millesimi di proprietà dell'appartamento acquisito. Per quanto riguarda l'appartamento A non ci sono problemi nel fare un'appendice alla successione mentre per l'appartamento B, anche lui privo di successione per la stessa parte considerata parte comune, sarebbe necessario rintracciare gli ex proprietari però deceduti lasciando un figlio erede ma non rintracciabile e moroso con lo stabile per un altro appartamento di sua proprietà.
Ora si pone la questione che l'acquisto non si risolve e nemmeno si va al compromesso perché chi ha preteso l'accordo prende tempo accampando scuse, non credo lecite, perché prima siano risolte le rispettive successioni del terreno. Si tenga conto che l'amministratore ha da tempo avviato una procedura in tal senso per risolvere la questione a livello condominiale ma i tempi si rivelano quelli dell'amministrazione italiana.
L'appartamento sul quale è stato preteso e sottoscritto l'accordo delle parti è l'appartamento A di proprietà della famiglia molto prima dell'appartamento B acquistato successivamente.
Prima del rogito si è dovuto constatare che nella successione di entrambi gli appartamenti non era stata compresa una parte separata di terreno ritenuta erroneamente condominiale perché a suo tempo ceduta dai costruttori dopo la vendita dei singoli appartamenti attraverso un atto notarile distinto nel quale si dichiarava che il terreno agricolo ceduto sarebbe stato da considerare come parte comune da suddivide tra ogni condomino in quota pari ai millesimi di proprietà dell'appartamento acquisito. Per quanto riguarda l'appartamento A non ci sono problemi nel fare un'appendice alla successione mentre per l'appartamento B, anche lui privo di successione per la stessa parte considerata parte comune, sarebbe necessario rintracciare gli ex proprietari però deceduti lasciando un figlio erede ma non rintracciabile e moroso con lo stabile per un altro appartamento di sua proprietà.
Ora si pone la questione che l'acquisto non si risolve e nemmeno si va al compromesso perché chi ha preteso l'accordo prende tempo accampando scuse, non credo lecite, perché prima siano risolte le rispettive successioni del terreno. Si tenga conto che l'amministratore ha da tempo avviato una procedura in tal senso per risolvere la questione a livello condominiale ma i tempi si rivelano quelli dell'amministrazione italiana.