Buonasera a tutti,purtroppo ho un grosso problema con un inquilina a cui ho fatto un contratto ad uso transitorio.
Tramite un'agenzia immobiliare ho affittato un appartamento con contratto transitorio della durata di un anno.
Il motivo della transitorietà è:
Da parte mia,che devo vendere questo appartamento prima dei canonici 4+4 anni dei normali contratti di affitto.
Da parte dell'inquilina,che sta cercando di comprare casa e doveva però nel frattempo lasciare l'appartamento dove era in affitto.
Questo appartamento fa parte di un immobile composto da quattro appartamenti con sotto tre capannoni,tutti di mia proprietà e tutti affittati.Nel capannone sotto all'appartamento in questione c'è un laboratorio con macchine da maglieria.In fase di trattativa sia io che l'agente immobiliare facciamo presente che tali macchine si sentono nell'appartamento,ma che è un rumore di sottofondo e che tutti i precedenti inquilini hanno sempre confermato che dopo poco neanche ci si fa più caso e che comunque questa ditta lavora solo di giorno e mai la notte.
Credo in cuor mio di aver sempre cercato di venire incontro,in modo trasparente,alle esigenze dell'inquilina,fin dall’inizio quando:
1)In fase di trattativa,da una mia richiesta iniziale di 750 euro di canone mensile ho accettato di venirle incontro abbassando il canone a 700 euro,consapevole che essendo un contratto di breve durata,le spese sono molte.(Confermo che è un bell'appartamento e che mio fratello ci ha vissuto benissimo per dodici anni con moglie e due bambine piccole).
2)Ho dato le chiavi e piena disponibilità dell’appartamento fin dalla fine di gennaio(il contratto iniziava il primo marzo),così da poter iniziare i vari allacciamenti ed il trasloco.
3)Mi ero impegnato a eseguire a mie spese la revisione della caldaia una volta allacciato il gas. Quando è venuto il tecnico abbiamo constatato che la caldaia era vecchia e pur di evitare futuri problemi all’inquilina,non ho esitato a far installare una nuova caldaia,completa di tutti i filtri e fare il lavaggio con l’acido di tutto l’impianto di riscaldamento. Il tutto a mie spese.
4)In data 15 febbraio,in seguito alla tempesta di vento della notte,si erano staccate alcune parti di imbiancatura esterna della terrazza. Tempo due giorni ho fatto tinteggiare l’intera terrazza.
In data 8 marzo vengo contattato dal compagno dell'inquilina,che mi dice di essere infastidito dei rumori provenienti dal laboratorio sottostante. Dispiaciuto gli riferisco che negli ultimi 30 anni,nessuno dei precedenti inquilini(nell'appartamento accanto abitano tuttora,da venti anni una coppia di persone anziane) si era mai lamentato,ma che comunque se l’appartamento,per un qualsiasi motivo,non era di suo gradimento,ero disponibile a:
a)Sollecitare l’Agenzia Immobiliare a trovare un altro appartamento.
b)Restituire la caparra di 1400 euro.
c)Acquistare io,la cucina nuova che avevano installato,allo stesso prezzo che l’avevano pagata.
d)Terminare il contratto di locazione senza ulteriori spese a loro carico.
Non sento più niente per due mesi fino a quando mi arriva una lettera di un avvocato che mi intima:
1)Di sanare una fantomatica infiltrazione di umido (!) che mette a grave rischio la salute di lei,del compagno e della bambina piccola.
2)Di iniziare una conciliazione perchè il contratto di affitto non è regolare.
Cado dalle nuvole!Scopro che in effetti nel contratto,anche se più volte specificato a voce,non era stato inserito il motivo della transitorietà.
Non solo,nel frattempo ha mandato i vigili nella ditta sottostante e gli ha fatto scrivere dall'avvocato,intimandogli di sospendere le lavorazioni "rumorose".
Ho il sospetto che queste siano tutte manovre per costringermi a farle un forte sconto sull'affitto,pena la sospensione dell'attività della ditta di maglieria sottostante e il dover trasformare il contratto in un 4+4 anni.
Qualcuno ha dei consigli da darmi? Grazie
Tramite un'agenzia immobiliare ho affittato un appartamento con contratto transitorio della durata di un anno.
Il motivo della transitorietà è:
Da parte mia,che devo vendere questo appartamento prima dei canonici 4+4 anni dei normali contratti di affitto.
Da parte dell'inquilina,che sta cercando di comprare casa e doveva però nel frattempo lasciare l'appartamento dove era in affitto.
Questo appartamento fa parte di un immobile composto da quattro appartamenti con sotto tre capannoni,tutti di mia proprietà e tutti affittati.Nel capannone sotto all'appartamento in questione c'è un laboratorio con macchine da maglieria.In fase di trattativa sia io che l'agente immobiliare facciamo presente che tali macchine si sentono nell'appartamento,ma che è un rumore di sottofondo e che tutti i precedenti inquilini hanno sempre confermato che dopo poco neanche ci si fa più caso e che comunque questa ditta lavora solo di giorno e mai la notte.
Credo in cuor mio di aver sempre cercato di venire incontro,in modo trasparente,alle esigenze dell'inquilina,fin dall’inizio quando:
1)In fase di trattativa,da una mia richiesta iniziale di 750 euro di canone mensile ho accettato di venirle incontro abbassando il canone a 700 euro,consapevole che essendo un contratto di breve durata,le spese sono molte.(Confermo che è un bell'appartamento e che mio fratello ci ha vissuto benissimo per dodici anni con moglie e due bambine piccole).
2)Ho dato le chiavi e piena disponibilità dell’appartamento fin dalla fine di gennaio(il contratto iniziava il primo marzo),così da poter iniziare i vari allacciamenti ed il trasloco.
3)Mi ero impegnato a eseguire a mie spese la revisione della caldaia una volta allacciato il gas. Quando è venuto il tecnico abbiamo constatato che la caldaia era vecchia e pur di evitare futuri problemi all’inquilina,non ho esitato a far installare una nuova caldaia,completa di tutti i filtri e fare il lavaggio con l’acido di tutto l’impianto di riscaldamento. Il tutto a mie spese.
4)In data 15 febbraio,in seguito alla tempesta di vento della notte,si erano staccate alcune parti di imbiancatura esterna della terrazza. Tempo due giorni ho fatto tinteggiare l’intera terrazza.
In data 8 marzo vengo contattato dal compagno dell'inquilina,che mi dice di essere infastidito dei rumori provenienti dal laboratorio sottostante. Dispiaciuto gli riferisco che negli ultimi 30 anni,nessuno dei precedenti inquilini(nell'appartamento accanto abitano tuttora,da venti anni una coppia di persone anziane) si era mai lamentato,ma che comunque se l’appartamento,per un qualsiasi motivo,non era di suo gradimento,ero disponibile a:
a)Sollecitare l’Agenzia Immobiliare a trovare un altro appartamento.
b)Restituire la caparra di 1400 euro.
c)Acquistare io,la cucina nuova che avevano installato,allo stesso prezzo che l’avevano pagata.
d)Terminare il contratto di locazione senza ulteriori spese a loro carico.
Non sento più niente per due mesi fino a quando mi arriva una lettera di un avvocato che mi intima:
1)Di sanare una fantomatica infiltrazione di umido (!) che mette a grave rischio la salute di lei,del compagno e della bambina piccola.
2)Di iniziare una conciliazione perchè il contratto di affitto non è regolare.
Cado dalle nuvole!Scopro che in effetti nel contratto,anche se più volte specificato a voce,non era stato inserito il motivo della transitorietà.
Non solo,nel frattempo ha mandato i vigili nella ditta sottostante e gli ha fatto scrivere dall'avvocato,intimandogli di sospendere le lavorazioni "rumorose".
Ho il sospetto che queste siano tutte manovre per costringermi a farle un forte sconto sull'affitto,pena la sospensione dell'attività della ditta di maglieria sottostante e il dover trasformare il contratto in un 4+4 anni.
Qualcuno ha dei consigli da darmi? Grazie