Dimaraz

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Se invece devi mettere un nuovo contatore, allora per esperienza il nuovo contatore lo paghi € 600/700.

Non confondiamo le spese per un nuovo allacciamento (dalla più vicina centralina) a quelle di un nuovo contatore su un edificio già fornito di contatori o "placca".

E lo dico per esperienza plurima.
 

Stefano23

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Vi pongo il mio problema che è simile a quello in questione.
Ho un immobile diviso in 3 unità: 2 abitazioni (una sopra l'altra) al civico n.2 e 1 magazzino al civico n.4
Ebbene per queste 3 unità con 3 subalterni diversi, sono presenti solo 2 contatori e io immaginavo riguardassero entrambi le abitazioni, e invece uno riguarda la prima abitazione e l'altro riguarda l'inutile magazzino mai affittato a nessuno.
Ora ho affittato a un inquilino la seconda abitazione e, accorgendomi che il secondo contatore riguardava il magazzino, ho dovuto riattivarlo a nome mio (a causa del civico diverso che non corrispondeva a quello del contratto di locazione).
Insomma ci sono problemi in tutto ciò? Alla fine l'inquilino mi paga (spero) la fornitura tramite bonifico con causale riferita alla fornitura di luce.
 

basty

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Io avrei lasciato all'inquilino il compito di chiedere una propria fornitura: tu al massimo contribuivi alla linea di alimentazione ed alla posa del nuovo contatore.
 

Gianco

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Il compito del proprietario è quello di predisporre la colonna montante perché l'inquilino possa stipulare il contratto di fornitura e la società possa installare il gruppo di misura in un sito idoneo. Ovviamente il rapporto contrattuale avviene fra il conduttore e l'ente fornitore del servizio.
 

Stefano23

Membro Attivo
Proprietario Casa
Io avrei lasciato all'inquilino il compito di chiedere una propria fornitura: tu al massimo contribuivi alla linea di alimentazione ed alla posa del nuovo contatore.
Purtroppo non sapevo che il secondo contatore non fosse di quella abitazione.
L'ultimo contratto della luce era stato stipulato quando non si richiedevano, contratti, dati catastali, ecc.
L'inquilino ha fatto richiesta a Enel ma questa ha risposto che non poteva attivare al numero 2 ma al numero 4.
L'inquilino si è rivolto a me e allora ho attivato a nome mio al numero 4.

Il compito del proprietario è quello di predisporre la colonna montante perché l'inquilino possa stipulare il contratto di fornitura e la società possa installare il gruppo di misura in un sito idoneo. Ovviamente il rapporto contrattuale avviene fra il conduttore e l'ente fornitore del servizio.
Quindi l'inquilino avrebbe dovuto installare un nuovo contatore a sue spese?
Visti gli accordi che avevamo non avrebbe mai accettato.

La mia domanda è: possiamo continuare con la fornitura intestata a me (anche se relativa al civico accanto disabitato) e l'inquilino può rimborsarmi con bonifici?
 

basty

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La mia domanda è: possiamo continuare con la fornitura intestata a me (anche se relativa al civico accanto disabitato) e l'inquilino può rimborsarmi con bonifici?
In teoria il contratto non sarebbe cedibile: cioè tu non potresti cedere energia elettrica a terzi.
In pratica ho mai sentito venga sanzionata, salvo uno si metta a lucrare
Quindi l'inquilino avrebbe dovuto installare un nuovo contatore a sue spese?
Visti gli accordi che avevamo non avrebbe mai accettato.
Questo con un pò di buon senso era facilmente superabile: in bolletta, Enel (o chi per esso) dettaglia i vari costi: tu avresti potuto rimborsargli i costi di posa del contatore, che poi sarebbe rimasto a te.
 

Stefano23

Membro Attivo
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il punto è che a me il contatore nuovo non serve in quanto quello di cui stiamo parlando è intestato a un monolocale che uso come deposito e non è nemmeno abitabile (ha 2 metri di altezza e una finestra minuscola in alto).
Tra l'altro ho intenzione di trasferirmi personalmente alla scadenza della locazione fra 4 anni, quindi il problema non sorgerà più...

L'inquilino mi ha suggerito di aggiungere al contratto una scrittura integrativa in cui mi chiarisco che la fornitura di energia resta intestata a me e che lui mi rimborsa alla scadenza di ogni fattura.
Che dite?
 

basty

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Proprietario Casa
Che non saresti il primo. Se ti rimborsa regolarmente non vedo problemi. SE .....

Piuttosto un'altra osservazione: se hai stipulato un contratto di 4 anni, sei pressoché obbligato a prorogarlo per altri 4 anni (infatti i contratti liberi si chiamano correntemente 4+4. )
La casistica che permette di ottenere il rilascio dopo il primo quadriennio è piuttosto ristretta: e comunque la si rimette alla correttezza dell'inquilino. Se non se ne va, dovrai intraprendere una azione di sfratto, che tra rinvii, proroghe ecc, farà passare un tempo significativo. Spero quindi che il tuo programma non sia troppo stringente.
 

Gianco

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Professionista
Ma se esiste il contatore che alimenta l'immobile del tuo inquilino, non capisco perché non possa volturare il contatore a nome suo. Se dovesse essere un problema d'impianto non credo che sia difficile chiamare un elettricista che ti sistemi il problema a dei costi irrisori, visto che c'è la linea e la sede per il gruppo di misura.
 

Dimaraz

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Proprietario Casa
Non sussiste il problema di cessione a "terzi" visto che chi riceve abita nell'immobile locato.

Abbiamo già chiarito che i contatori non sono inderogabilmente "fissati" ad un numero civico.

Rimane l'errore di forma del civico errato nel contratto...finché si paga nessuno verrà a contestare.
 

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