Cara Donatella, lavoro all'azienda dell'acqua di Firenze ed ho letto con grande interesse le risposte che ti sono state fornite, secondo me tutte appropriate. Raflomb mio concittadino è addentro alle questioni legali e ti ha fornito gli strumenti normativi che a quanto sembra dovrebbero obbligare il condominio alla ripartizione dei consumi prevista dal dpcm senza bisogno di approvazioni a maggioranza. Però, se le colonne montanti non consentissero l'installazione di un contatore divisionale unico per ogni appartamento, perchè ogni unità abitativa adduce l'acqua da più punti, forse ti ritroveresti ad obbligare il condominio ad eseguire dei lavori idraulici e di muratura tali per cui vanificheresti i risparmi delle prossime due generazioni di condomini, oltre ad attirarti gli accidenti di tutti i vicini di casa e magari qualche causa legale. In primis ti consiglio di verificare che presso l'azienda che gestisce l'acquedotto abbiano il numero corretto delle unità abitative che fanno parte del condominio, in modo di poter usufruire delle esatte fasce di addebito, dopodichè puoi sentire un idraulico di tua fiducia per vedere se è possibile, per come sono messi i tubi, installare un contatore divisionale solo per ogni abitazione, nel frattempo potresti proporre in assemblea condominiare una ripartizione più equa basata appunto sul numero dei condomini e sui mesi di utilizzo anzichè sui millesimi che non ha alcun senso. In ultima istanza ti informo che in genere le amministrazioni comunali, specialmente nel periodo estivo ma alcune durante tutto l'anno, emettono delle ordinanze per la limitazione dei consumi di acqua potabile e sanzionano chi annaffia a iosa, lava terrazze ed automobili, quindi, se qualche tuo vicino usasse l'acqua in maniera esagerata, tipo lavasse la terrazza a "canna aperta" e così via, puoi chiedergli "gentilmente" di fare un uso più morigerato di tale risorsa...
Un caro saluto
Un caro saluto