Dimaraz

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Proprietario Casa
Tipico di chi è "mancante" buttarla sul personale.

La sentenza è una presa a caso ...la materia del contendere non ne era lo scopo ...ma serviva a far capire, anche agli ignoranti in materia, quale uso di faccia in ambito giuridico del termine "unanimità" in riferimento alle votazioni/delibere condominiali.

Se invece di sproloquiare sui "modus" altrui ti fossi preoccupato di verificare le tue lacune...avresti trovato anche altri riscontri.
A titolo di esempio controlla nelle tabelle delle maggioranze condominiali, reperibili in rete, quando e come usano il termine.
Toh...ti risparmio la fatica di cercare:

Maggioranze dell'assemblea di condominio

Nessuno ti obbliga a "seguire"...e sei libero di continuare per la tua strada.

Ci vogliono un sacco di cose per provare che sei intelligente, ma solo una cosa per provare che sei ignorante.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Sarebbe meglio non giudicare nessuno, ci si invece potrebbe limitare a correggerlo se sbaglia.
Nessuno è perfetto.

L'essere "ignorante" è una condizione che ci accomuna tutti...vi sarà sempre un argomento sul quale si è mancanti.
Non trovo biasimevole il "giudicare" e non mi offendo per quello...ma se qualcuno la butta ingiustificatamente sul "personale" io replico per le rime...e non ho di certo iniziato io il "gioco".
 

Hug

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Proprietario Casa
Io non inizio i giochi né continuo quelli che non ho iniziato.
E' un tratto di carattere che ho in comune con il Dalai Lama. Mi sembra che si chiami "wu wei".
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Dubito che qualcuno richieda di discutere in assemblea di dispensare l'azione di recupero che è compito "ordinario" di un Amministratore.
Purtroppo o per fortuna, non tutti sono come te: tutti gli amministratori che ho incontrato, e non parlo di quelli disonesti, hanno sempre posto il quesito all'assemblea prima di procedere: specie quando il condominio è relativamente piccolo, ed i condomini si conoscono e frequentano da decenni.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Già spiegato più volte: l'amministratore non abbisogna di autorizzazione a procedere per il recupero delle morosità tramite Decreto Ingiuntivo (purchè la spesa o il bilancio siano stati approvati).
Secondo alcuni non necessiterebbe nemmeno di autorizzazione per dare incarico ad un legale per agire in tal senso...ma, visto che per chiedere un DI non necessità di tale figura, personalmente non condivido.

Altrettanto palese e assodato che qualora non gli sia possibile esperire tale metodica o comunque chiede parere/autorizzazione in assemblea e questa vota contro simile iniziativa...allora sarà indenne da qualsivoglia rivendicazione del @Gagarin di turno.

Nello specifico del suo caso personale egli, o gli altri coinvolti, poteva/no e doveva/no agire senza attendere 20 anni durante i quali magari a persino (non lo spiega) ha/hanno approvato i vari bilanci.

Chi è causa del suo mal pianga se stesso.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Già spiegato più volte: l'amministratore non abbisogna di autorizzazione a procedere per il recupero delle morosità tramite Decreto Ingiuntivo (purchè la spesa o il bilancio siano stati approvati).
Secondo alcuni non necessiterebbe nemmeno di autorizzazione per dare incarico ad un legale per agire in tal senso...ma, visto che per chiedere un DI non necessità di tale figura, personalmente non condivido.

Altrettanto palese e assodato che qualora non gli sia possibile esperire tale metodica o comunque chiede parere/autorizzazione in assemblea e questa vota contro simile iniziativa...allora sarà indenne da qualsivoglia rivendicazione del @Gagarin di turno.

Nello specifico del suo caso personale egli, o gli altri coinvolti, poteva/no e doveva/no agire senza attendere 20 anni durante i quali magari a persino (non lo spiega) ha/hanno approvato i vari bilanci.

Chi è causa del suo mal pianga se stesso.
Lungi dal voler alimentare la polemica, mi permetto di dire che la risposta non è pertinente.

Ritengo che il quesito vero fosse diverso: e anche interessante. Provo a riproporlo in termini più diretti.

1) Alla luce delle nuove disposizioni del c.c., può oggi un condomino dissenziente pretendere comunque dall'amministratore l'azione di recupero crediti tramite DI, pur in presenza di una delibera assembleare presa a maggioranza che esimeva l'amministrazione dall'adire le vie legali?
2) Nel'ipotesi su citata, su chi graverebbero le spese legali da affrontare?
 
O

Ollj

Ospite
Stante la riforma, in attesa di pronunciamenti giurisprudenziali, non ritengo possibile agire per il D.I.
Si potrà tuttavia: diffidare il Condominio dando un termine perentorio entro cui adempiere (l'aver dispensato l'amministratore non fa venir meno l'obbligo di provvedere all'incasso delle quote); si contesterà il danno in caso d'insolvenza definitiva del condòmino e se ne pretenderà il risarcimento dal Condominio (in tal caso infatti si sarà chiamati a far fronte pro quota al debito del moroso nullatenente)
 

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