comprare e vendere un appartamento difforme da quello già accatastato
Salve
scrivo qui perchè mi sembra la discussione più vicina al mio problema. Ringrazio in anticipo. Dunque sono proprietaria di un immobile di 97 mq sito in un condominio di cemento armato in cui ho abitato per circa 43 anni. Adoro questa casa, che fu ristrutturata alla fine degli anni 90 e la cui ridivisione interna non è stata, nonostante il permesso x i lavori, riaccatastata. Ma si tratta solo di semplici spostamenti di tramezzi, inferiori ai precedenti. Ora, per problemi familiari mi sono dovuta spostare prendendo in affitto un appartamento molto costoso per me ed ho messo in vendita la casa. Inutile dire che a mercato immobile nonostante abbia sceso il prezzo di tanto e con delle pessime esperienze con due agenzie immobiliri, la casa è ancora invenduta. E' libera da ipoteche e da inquilini e l'unico abuso fatto da mio padre nel '62 è regolarmente a posto anche con l'aggiornamento dell'altro anno. Dunque domandeosso vendere
-con la piantina differente al catasto?
-con l'impianto elettrico a norma come da legge dell'epoca della ristrutturazione ma non quello del risparmio energetico?
-potrei vendere ad una amica (quasi una sorella) il 50% dell'appartamento senza, per il momento, realizzare la reale divisione?
-rispettando i parametri di abitabilità vigenti a napoli (sup non inf ai 45mq, impiantistica a norma e finestre non "tagliate" da tramezzi) sarebbe possibile poi realizzare la divisione senza problemi dei condomini ed accatastare in seguito?
Forse chiedo troppo ma io e la mia amica siamo attualmente "impallate" su tali domande per la sua richiesta di finanziamento che, stando la situazione un pò anomala visto che si sta pattuendo tutto attualmente solo sulla reciproca fiducia, non sappiamo come porci con notai e, sopratutto, banche e dunque volevamo sapere prima cosa servirebbe per non essere risposte un bel NO (fermo restando la solvibilità s'intende )
Attendo
Grazieeeeeeeee
Salve
scrivo qui perchè mi sembra la discussione più vicina al mio problema. Ringrazio in anticipo. Dunque sono proprietaria di un immobile di 97 mq sito in un condominio di cemento armato in cui ho abitato per circa 43 anni. Adoro questa casa, che fu ristrutturata alla fine degli anni 90 e la cui ridivisione interna non è stata, nonostante il permesso x i lavori, riaccatastata. Ma si tratta solo di semplici spostamenti di tramezzi, inferiori ai precedenti. Ora, per problemi familiari mi sono dovuta spostare prendendo in affitto un appartamento molto costoso per me ed ho messo in vendita la casa. Inutile dire che a mercato immobile nonostante abbia sceso il prezzo di tanto e con delle pessime esperienze con due agenzie immobiliri, la casa è ancora invenduta. E' libera da ipoteche e da inquilini e l'unico abuso fatto da mio padre nel '62 è regolarmente a posto anche con l'aggiornamento dell'altro anno. Dunque domandeosso vendere
-con la piantina differente al catasto?
-con l'impianto elettrico a norma come da legge dell'epoca della ristrutturazione ma non quello del risparmio energetico?
-potrei vendere ad una amica (quasi una sorella) il 50% dell'appartamento senza, per il momento, realizzare la reale divisione?
-rispettando i parametri di abitabilità vigenti a napoli (sup non inf ai 45mq, impiantistica a norma e finestre non "tagliate" da tramezzi) sarebbe possibile poi realizzare la divisione senza problemi dei condomini ed accatastare in seguito?
Forse chiedo troppo ma io e la mia amica siamo attualmente "impallate" su tali domande per la sua richiesta di finanziamento che, stando la situazione un pò anomala visto che si sta pattuendo tutto attualmente solo sulla reciproca fiducia, non sappiamo come porci con notai e, sopratutto, banche e dunque volevamo sapere prima cosa servirebbe per non essere risposte un bel NO (fermo restando la solvibilità s'intende )
Attendo
Grazieeeeeeeee