secondo voi in questo periodo si riesce ad affittare a studenti o lavoratori?
Rispondo in base alla mia esperienza a Torino.
Le locazioni concordate transitorie a studenti e lavoratori faticano a riprendere interesse, perché molti universitari sono in dad e lavoratori in smartworking.
Mentre c'è interesse per locazioni ad uso abitativo stabile di coppie e/o famiglie. Specialmente quelle che non si vogliono legare stabilmente ad un determinato luogo e preferiscono l'affitto all'acquisto della casa.
A mio parere l'investimento immobiliare a scopo di reddito può essere consigliato se si seguono determinate strategie e precauzioni.
Ad esempio:
1) Acquistare appartamenti di taglio medio-grande (trilocale-quadrilocale) in zone con servizi, possibilmente da ristrutturare il cui prezzo è più interessante.
2) Ristrutturarli con impresa o artigiani di propria fiducia, sfruttando i bonus fiscali.
Dal prossimo anno i vari bonus per ristrutturazioni ed efficientamento energetico potrebbero (il condizionale è d'obbligo!) essere unificati al 75%, che sarebbe un buon incentivo per gli investitori.
3) Proporre in locazione l'immobile ristrutturato vagliando le varie tipologie di conduttori e conseguenti durate dei contratti.
4) E' fondamentale il tax planning per scegliere con cognizione di causa tra contratto libero e concordato e tra tassazione ordinaria e cedolare secca. I dati necessari per fare i calcoli sono la differenza tra canone libero e concordato, la propria aliquota IRPEF marginale, l'aliquota IMU ordinaria e agevolata, le deduzioni e detrazioni fiscali a cui ha diritto il locatore, l'impatto degli oneri accessori se si tratta di appartamenti in condominio.
5) Chiarire a se stessi la propria propensione al rischio, e di conseguenza bilanciare con saggezza i propri investimenti immobiliari con quelli mobiliari ricordandosi della vecchia regola tuttora valida: non mettere mai tutte le uova nello stesso paniere!
Inoltre è necessario essere consapevoli di due fattori che in futuro possono ripercuotersi con effetti più o meno importanti sul mercato immobiliare delle compravendite e delle locazioni: l'andamento dell'inflazione (da costi e da domanda) e relative politiche monetarie, e la preannunciata riforma fiscale.
Queste secondo me sono le incognite più "pericolose" e molto difficili da valutare nel periodo di transizione che stiamo vivendo verso il superamento della crisi causata dal Covid.