non sto mettendo in discussione questo. Sto dicendo che prima non era richiesto. Oggi? farò le mie ricerche[DOUBLEPOST=1392674959,1392674794][/DOUBLEPOST]"Altra novità riguarda il comodato gratuito a parenti in linea retta entro il primo grado, a condizione che il comodatario adibisca il fabbricato ad abitazione principale."
Non si parla di contratto scritto e registrato[DOUBLEPOST=1392675082][/DOUBLEPOST]"I Comuni potranno esentare dal pagamento della seconda rata dell’IMU le case date in in comodato gratuito dai proprietari ai figli: lo prevede un emendamento al decreto legge sull’IMU approvato dell’Aula della Camera e passato con il «sì» della Commissione e il parere contrario del governo che è stato battuto durante le votazioni sugli emendamenti. Nell’emendamento presentato dalle Commissioni , approvato con 342 sì, 2 no (i leghisti Giorgetti e Pini) e 93 astenuti (i deputati dell’M5S), è previsto che questa agevolazione - l’esenzione del pagamento per le abitazioni «concesse in comodato dal soggetto passivo dell’imposta ai parenti in linea retta entro il primo grado» - possa essere data su una sola casa. E determina anche che «ciascun Comune definisce i criteri e le modalità per l’applicazione dell’agevolazione» compreso «il limite dell’indicatore della situazione economica equivalente (Isee)». (fonte corriere della sera)[DOUBLEPOST=1392675329][/DOUBLEPOST]"Tra i pochi Comuni calabresi che lo hanno fatto c’è Altomonte. Merito – fa sapere il circolo “Michele Presta” – dell’impegno di Sinistra Ecologia Libertà. Accogliendo e adattando alle condizioni economico-sociali locali, il Consiglio Comunale di Altomonte del 24 novembre scorso ha infatti accolto la richiesta di Sel e ha disposto «limitatamente alla seconda rata dell’imposta municipale, l’equiparazione all’abitazione municipale, ai fini dell’applicazione della suddetta imposta, delle unità immobiliari e relative pertinenze, concesse in comodato dal soggetto passivo dell’imposta a parenti in linea diretta entro il primo grado che le utilizzano come abitazione principale, purché questi ultimi non siano proprietari di altri immobili di qualsiasi tipo. In caso di più unità immobiliari concesse in comodato dal medesimo soggetto passivo dell’imposta (il parente-proprietario), l’agevolazione di cui sopra si applica ad una sola unità immobiliare».
L’agevolazione si applica secondo i seguenti criteri: che il comodante (il parente che risiede nell’abitazione) sia in possesso di un indicatore della situazione economica equivalente (Isee) non superiore a 30.000 euro riferita all’anno precedente all’imposizione; e che il comodatario abbia stabilito la residenza nell’unità immobiliare oggetto dell’agevolazione la quale sarà rapportata al periodo di residenza dell’anno di imposizione. Naturalmente il parente-proprietario deve presentare - a pena di decadenza dal beneficio - una dichiarazione sostitutiva di atto notorio ai sensi dell'articolo 47 del DPR. 445/2000, con la quale dichiara il possesso dei requisiti previsti dalla legge."
Non si richiede il contratto registrato.
Non si parla di contratto scritto e registrato[DOUBLEPOST=1392675082][/DOUBLEPOST]"I Comuni potranno esentare dal pagamento della seconda rata dell’IMU le case date in in comodato gratuito dai proprietari ai figli: lo prevede un emendamento al decreto legge sull’IMU approvato dell’Aula della Camera e passato con il «sì» della Commissione e il parere contrario del governo che è stato battuto durante le votazioni sugli emendamenti. Nell’emendamento presentato dalle Commissioni , approvato con 342 sì, 2 no (i leghisti Giorgetti e Pini) e 93 astenuti (i deputati dell’M5S), è previsto che questa agevolazione - l’esenzione del pagamento per le abitazioni «concesse in comodato dal soggetto passivo dell’imposta ai parenti in linea retta entro il primo grado» - possa essere data su una sola casa. E determina anche che «ciascun Comune definisce i criteri e le modalità per l’applicazione dell’agevolazione» compreso «il limite dell’indicatore della situazione economica equivalente (Isee)». (fonte corriere della sera)[DOUBLEPOST=1392675329][/DOUBLEPOST]"Tra i pochi Comuni calabresi che lo hanno fatto c’è Altomonte. Merito – fa sapere il circolo “Michele Presta” – dell’impegno di Sinistra Ecologia Libertà. Accogliendo e adattando alle condizioni economico-sociali locali, il Consiglio Comunale di Altomonte del 24 novembre scorso ha infatti accolto la richiesta di Sel e ha disposto «limitatamente alla seconda rata dell’imposta municipale, l’equiparazione all’abitazione municipale, ai fini dell’applicazione della suddetta imposta, delle unità immobiliari e relative pertinenze, concesse in comodato dal soggetto passivo dell’imposta a parenti in linea diretta entro il primo grado che le utilizzano come abitazione principale, purché questi ultimi non siano proprietari di altri immobili di qualsiasi tipo. In caso di più unità immobiliari concesse in comodato dal medesimo soggetto passivo dell’imposta (il parente-proprietario), l’agevolazione di cui sopra si applica ad una sola unità immobiliare».
L’agevolazione si applica secondo i seguenti criteri: che il comodante (il parente che risiede nell’abitazione) sia in possesso di un indicatore della situazione economica equivalente (Isee) non superiore a 30.000 euro riferita all’anno precedente all’imposizione; e che il comodatario abbia stabilito la residenza nell’unità immobiliare oggetto dell’agevolazione la quale sarà rapportata al periodo di residenza dell’anno di imposizione. Naturalmente il parente-proprietario deve presentare - a pena di decadenza dal beneficio - una dichiarazione sostitutiva di atto notorio ai sensi dell'articolo 47 del DPR. 445/2000, con la quale dichiara il possesso dei requisiti previsti dalla legge."
Non si richiede il contratto registrato.