1giggi1

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Per esperienza.

Puoi chiedere la divisione giudiziale ma non c'è certezza che poi arriverà, infatti potrai portare i beni fino all'asta ma poi nessuno si presenta e si ritorna daccapo.

Intanto il Giudice nominerà un perito che vedrà se è possibile dividere il patrimonio in parti uguali.

Siete 12 cugini, ma quanti erano gli eredi originari, per essere precisi l'eredità da chi deriva? Dai nonni? da un testamento che vi nomina tutti in parti uguali?
Se viene dai nonni., e siete 12 cugini non devono essere fatte 12 parti uguali, ma fare una divisione per il numero degli eredi originari (se esistono . . e penso che siano i vostri genitori). Così sarebbe naturalmente più semplice dividere magari applicando delle compensazioni in denaro.

Puoi magari cercare un accordo con parte degli altri per cercare la divisione di una quota ridotta ma magari più gestibile con gli altri. Si potrebbe cercare di fare due fronti tra chi vuole vendere e chi no e quindi procedere per percentuali con la divisione.

Certo la cosa non è semplice, io, vedendo il tuo non interesse ad ottenere la tua parte, manderei una raccomandata agli altri eredi comunicandogli che hai intenzione di vendere la tua quota ad un prezzo "X" magari anche € 150.000 o 200.000 op 300.000. Se qualcuno (altro erede) vede il guadagno tra il valore ed il costo potrebbe accettare le tue richieste. Tu avresti i fondi per fare beneficienza e i tuoi figli si libererebbero di rogne future.
 

rita dedè

Membro Attivo
Proprietario Casa
no no ,ho capito bene cosa tu intendi! vuoi liberati dalla proprietà della tua quota spettante, prima che tu muoia( scusa che sono cosi diretta, non voglio essere indelicata)!
una persona estranea alla tua famiglia, molto difficicilmente, accetterà una tua donazione, consapevole che tramite la tua donazione, diventerà comproprietario di beni immobili insieme ad 11 estranei! perche la donazione sia possibile il donatario dovrà accettarla! difficile che qualcuno la accetti!
si la donazione o cessione della tua quota, alla interno della tua famiglia, è una strada più sbrigativa, spiccia, ma se tu non vuoi regalare niente ai tuoi coeredi allora bon! vada per lo scioglimento della comunione ereditaria via giudiziaria!
però, è una strada scocciante! lunga e costosa! sicuro che ti conviene? BAH!

stai attento! non è detto che l asta porterà il risultato che tu desideri! in tempi veloci! ce ne sono di immobili all asta nei tribunali da anni! stanno li cosi.............campa cavallo!
intanto durante le beghe legali i possessori dei beni, continuano ad usufruirne, e se un domani qualcuno comprerà poi si vedrà il da farsi!
meglio un atto notarile dove tu cedi, la tua quota spettante,ai tuoi coeredi! e i costi dell atto se li accollano i tuoi coeredi, esci dalla comunione ereditaria senza tante rogne, per te!

che poi, alla asta una quota di beni immobili, mica è cosi interessante da comperare, il compratore si ritroverebbe in comproprietà con 11 estranei, più interessante, sono le comprite di beni, per intero!
 

luca53

Membro Junior
Proprietario Casa
Ho già fatto,quasi due anni fa, questo tentativo, ad una cifra di 150000 come tu hai detto.Non ho avuto alcuna risposta. Sarebbe denaro contante contro comunque l'incertezza infinita di una comunione che non vede la conclusione.
Ma anche a cifre inferiori nessuno me la ritirerebbe.
 

1giggi1

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Siete 12 eredi tutti con la stessa quota?
Con nessuno potresti trovare un accordo di qualsiasi genere?
Da una tua valutazione in quante quote di egual valore si potrebbe dividere la massa?

Se rinunciate così facilmente ad un tale valore potreste forse permettervi (col rischio di non arrivare ad un risultato però . . .) di spendere per una causa. Se il costo del tribunale (spese più CTU) arrivasse ad € 50.000,00 (io per 2 appartamenti attigui ho spese € 3.000) la tua spesa sarebbe di solo di € 4.000,00 più le spese del tuo legale (quindi rispetto al valore della causa la cifra sarebbe "irrisoria").

Quindi io manderei la lettera che intendi cedere ad un prezzo "X" e che, nel caso non trovassi acquirenti, ti rivolgerai al tribunale per una divisione giudiziale.
 

rita dedè

Membro Attivo
Proprietario Casa
se le controparti, non si mettono paura di fronte alla divisione giudiziaria, ma sai quante rogne si vengono a creare? uff che noia! e la soluzione definitiva ? quando arriverà? uff che noia!
 

rita dedè

Membro Attivo
Proprietario Casa
intanto i costi che gli immobili producono devono essere pagati! le perizie, l avvocato, il tribunale, tutti soldi che escono dalle tasche private, e soldi quando entrano in tasca al postante?
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
non hai spiegato a @1giggi1 come i 12 cugini siano arrivati all'eredità e con quali quote.

Volevo farti notare che 600.000 x 12 = 7.200.00
Secondo me la strada della donazione, avendo tu dei figli, non è praticabile a meno che tu non donassi contestualmente ai tuoi figli una cifra analoga all'importo della donazione alla onlus.
Tieni presente che la donazione paga delle imposte che nel caso di non parenti raggiunge 8% del valore della donazione. Inoltre se nella donazione sono presenti degli immobili, come probabilmente è il tuo caso, si pagano l’imposta ipotecaria e catastale sul valore catastale dell’immobile, pari rispettivamente al 2% e all’1%. Il notaio che si occupa della redazione dell’atto di donazione provvede anche al versamento delle imposte eventualmente dovute, cui vanno in ogni caso sommati 200 euro d’imposta di registro necessari alla registrazioni dell’atto di donazione.
Quindi l'uniche strade percorribili sono lo scioglimento della comunione oppure la alienazione della tua quota a favore di coeredi o di terzi.
 

1giggi1

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Rita,
il postante vuole fare delle cose ma non può farle senza "impegnarsi".

Quindi o accetta che tutto rimanga così sia per lui che per chi verrà dopo o prova a modificare la situazione.

Se vuole provare a cambiarla deve spendere, come tutti. Fortunatamente per lui, lascia intendere (almeno io ho inteso questo) che non ha problemi economici, quindi può spendere. Fortunatamente per lui il patrimonio da dividere è alto, fortunatamente per lui sono in 12 a dividere le spese. Non dovrebbe essere una cifra tale da impensierirlo.

intanto i costi che gli immobili producono devono essere pagati!
Quindi deve fare qualcosa se non vuole sopportarli più.

le perizie, l avvocato, il tribunale, tutti soldi che escono dalle tasche private, e soldi quando entrano in tasca al postante?
Non ci sono alternative se vuole ricavare una somma dalla sua quota da devolvere in beneficienza.

Nelle mie risposte c'è sempre "io farei", non tu devi fare . . .

Tu che faresti nella stessa situazione per risolvere questa problematica?
Hai suggerimenti che farebbero comodo a Luca che vuole "u s c i r e" da questa situazione, non lasciare pendenze ai figli e facendo beneficienza con il ricavato?
 

luca53

Membro Junior
Proprietario Casa
Io credo che ad un certo punto,se si deve uscire da una situazione,avendone la possibilità,non ci sia prezzo.

Quindi se ho capito bene, si potrebbe fare:

1) mandare una lettera di cessione della mia quota ai coeredi ad un prezzo molto basso.

2) in caso di mancata risposta positiva, iniziare una divisione giudiziale.

3) nella prima fase di divisione giudiziale ( quella di mediazione) essere collaborativi per arrivare ad una soluzione di divisione e se non si trova la quadra, donare la mia quota agli altri, oppure procedere con la causa fino alla vendita all'asta.Se andrà deserta la vendita all'asta, donare in via definitiva la mia quota agli altri.
 

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