pieroce

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buongiorno,
io e mia moglie ci prendiamo cura di una zia (non so di quale grado) di mia moglie che,vedova e senza figli, vorrebbe lasciare a mia moglie le sue proprietà.
Mia moglie è sua nipote in quanto figlia di un fratello del defunto marito della signora che ad oggi ha come suoi parenti più prossimi solo alcuni cugini (figli di fratello e sorella) e relativi figli.
Per il momento la zia ha fatto di suo pugno una scrittura privata nella quale dichiara di voler lasciare tutti i suoi beni (casa nella quale vive+risparmi) a mia moglie che è l'unica persona che si prende cura di lei.
Cosa succede alla morte della zia?
Come dovrà comportarsi mia moglie?
Nel caso in cui riceva tutta l'eredità a quali atti amministrativi (notaio?)dovrà fare ricorso e quali saranno i costi?
Converrebbe forse dal punto di vista economico fare ora una vendita della casa a mia moglie adesso o aspettare la successione?
Si era parlato anche di cose tipo nuda proprietà o simili, che consigli ci date?
Grazie a quanti vorranno aiutarci
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Per il momento la zia ha fatto di suo pugno una scrittura privata nella quale dichiara di voler lasciare tutti i suoi beni (casa nella quale vive+risparmi) a mia moglie che è l'unica persona che si prende cura di lei.
Se quella scrittura è:http://www.testamentoolografo.it/testamento-olografo/autografia.asp
- scritta in tutte le sue parti dalla zia, senza l’intervento di altri, né di mezzi meccanici;http://www.testamentoolografo.it/testamento-olografo/indicazione-della-data.asp
- è datata (giorno-mese-anno, non è necessaria l’indicazione del luogo);http://www.testamentoolografo.it/testamento-olografo/firma.asp
- sottoscritta, cioè è firmata dalla zia in calce alle disposizioni
ha i requisiti previsti per essere un valido testamento olografo.
Come dovrà comportarsi mia moglie?
Dovrà consegnare il testamento a un notaio per la pubblicazione, in modo che possa avere esecuzione. Dovrà quindi presentare la dichiarazione di successione entro dodici mesi dalla morte della zia.
 
O

Ollj

Ospite
Consiglio alla zia di recarsi da un notaio per un testamento pubblico; dovrà pagare la parcella del professionista ma avrà la certezza che le sue volontà saranno fedelmente eseguite (= nessuna impugnazione del testamento)
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Il notaio saprà anche meglio valutare la questioni costi (tasse) e le eventuali possibii contestazioni (parenti) consigliando quale sia preferibile fra eredità o compravendita o nuda proprietà.
 

1giggi1

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Consiglio alla zia di recarsi da un notaio per un testamento pubblico; dovrà pagare la parcella del professionista ma avrà la certezza che le sue volontà saranno fedelmente eseguite (= nessuna impugnazione del testamento)
Dissento un poco, da questa affermazione, una signora di 94 anni dichiarata interdetta dopo il testamento (diciamo 1,5 anni dopo cioè a 96 anni) con perizia del CTU del tribunale che dichiarava che la signora era in tali condizioni già da tempo, non danno (a mio parere non di avvocato però) tali certezze in caso si ricorresse davanti al giudice per impugnare il testamento stesso.
 

raffaelemaria

Membro Assiduo
Professionista
Quando il notaio redige il testamento o l'atto di vendita della proprietà di una persona molto vecchia fà le opportune verifiche per accertare se sana di mente, per esperienza personale ha preteso la presenza di tre testimoni che conoscevano la centenaria.
 

1giggi1

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Nel caso che riporto:
  • i testimoni erano le segretarie del notaio che non conoscevano la signora,
  • era stata ricoverata per demenza e aterosclerosi un anno prima
  • il beneficiario era un nipote interdetto,
  • chi ha accompagnato la signora era il genero e padre del nipote,
  • nessun altro parente sapeva della cosa (figli e nipoti)
  • La signora non ha mai capito come funzionava l'€uro (domanda del giudice durante l'udienza per l'interdizione)
  • nel testamento è stato scritto: "Desidero anche che tra i miei figli non sorgano contestazioni di sorta, ma continuino rapporti fraterni" (i figli non si parlavano tra loro da svariati anni)
  • il genero aveva cercato di vendere la comunione tramite divisione giudiziale facendo la signora parte attrice
Parecchie cose non sono coerenti con il quadro, poi può essere che la signora quel giorno parlava di politica, faceva ragionamenti sui suoi averi e era intenzionata, appena uscita di lì, ad andare a prenotare una crociera crociera. . . . .
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
quando è morto il marito della zia di cui si sta parlando, se non ha fatto testamento e non avendo figli o genitori viventi, 2/3 dei suoi beni andavano alla moglie (oltre al diritto di abitazione della casa coniugale e dell'uso di mobili) ed 1/3 dei suoi beni andavano divisi in parti uguali tra i fratelli di lui. Se il fratello era uno solo gli spettava 1/3 dei beni.
Quando morirà la zia, i figli dei suoi fratelli posso chiedere di succedere in tutto il patrimonio della loro parente e dividerlo in parti uguali; la moglie del postante, che non è consaguinea, no.
Pertanto la zia della moglie del postante, che non ha figli, e si presume genitori, che sono eredi legittimari, cioè protetti da quota legittima, può lasciare, tramite testamento, i propri beni a chi vuole, e quindi escludere ogni rivalsa da parte dei propri consanguinei.
 

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