se avvio la pratica di sfratto
Se avvii subito la pratica il tuo avvocato notifica all'inquilino l'atto di intimazione di sfratto per morosità e citazione in Tribunale
Non so i tempi nella tua città (vedo che scrivi da Ancona), ma l'udienza dovrebbe essere abbastanza veloce: a Torino entro un mese, massimo 45 giorni dalla citazione.
A quel punto i casi sono due.
1) L'inquilino non si presenta in Tribunale (ad esempio perché non ha ritirato la notifica, che comunque è valida anche se lui non ritira la comunicazione): il Giudice convalida lo sfratto.
Nella mia esperienza, è l'ipotesi migliore per il proprietario, perché non si perde tempo con successive udienze, altri costi, ecc.
2) L'inquilino si presenta, e può:
a) sanare la morosità davanti al giudice. Quindi la locazione prosegue.
b) non pagare, e ottenere dal Giudice il termine di grazia (generalmente di 90 giorni).
Nel caso b), ci sarà una seconda udienza, durante la quale lo sfratto viene convalidato se la morosità non viene sanata.
Capisco che il proprietario deve sostenere dei costi per la pratica di sfratto, e i tempi per il rilascio non sono brevi. Perché se l'inquilino non se ne va spontaneamente entro la scadenza fissata dal Giudice, lo sfratto deve essere eseguito dall'Ufficiale Giudiziario, che può concedere dei rinvii se la famiglia dello sfrattato si trova in situazione di disagio che comporta l'intervento dei servizi sociali.
Però io come proprietaria ritengo che la priorità sia di rientrare in possesso dell'immobile, senza tollerare che un conduttore non affidabile o in reale stato di necessità continui ad occuparlo per mesi o anni non pagando il dovuto.
C'è anche da dire che solo con lo sfratto convalidato dal giudice il locatore può evitare di pagare le imposte sui canoni non percepiti. In mancanza, deve pagare le tasse anche sugli affitti che non riesce ad incassare.