Potresti provare a sottoporre al notaio e all'acquirente la seguente soluzione:
Visto che siamo prossimi alla fine dell'anno, fare due rogiti, oppure un solo rogito per due passaggi di proprietà in tempi diversi: uno a fine 2020 per una quota del 50%, e uno a inizio 2021 per l'altro 50%. In questo modo suddivideresti la plusvalenza su due anni fiscali, col vantaggio di avere un'aliquota media più bassa.
La cosa probabilmente costerà qualcosa di più a livello di notaio, registrazioni e bolli, e in più sarebbe una scocciatura per l'acquirente, per cui magari dovrai riconoscergli uno sconticino.
Ma a conti fatti il vantaggio fiscale potrebbe essere tale da assorbire largamente i maggiori costi. Cifre alla mano, i calcoli dovresti farli tu o il tuo commercialista.
Suddividere la proprietà in più di due quote divise su più anni sarebbe preferibile a livello fiscale, ma porterebbe a una serie di inconvenienti dovuti ai tempi lunghi (se l'acquirente fallisce nel mentre non saresti tutelata, idem l'acquirente se venissi a mancare tu, giusto per citarne un paio).
Un'altra soluzione sarebbe l'affitto a riscatto: ti fai pagare un tot per anno, e quel tot misurato in funzione dei tuoi redditi in modo da pagare il minimo o al limite nulla di tasse. Alla fine dei pagamenti, l'immobile diventa suo. Non so però se avendo dichiarato ogni anno il reddito da plusvalenza, alla fine dei pagamenti ti verrà chiesto un conguaglio per gli anni passati. Questo te lo dirà il commercialista.
Ovviamente anche questa soluzione avrebbe degli inconvenienti: trattandosi di un'area fabbricabile, è verosimile che ci costruiranno sopra, per cui l'acquirente dovrebbe costruire su un'area non ancora sua; inoltre se l'acquirente fallisce l'area sarebbe ancora tua, ma con sopra una costruzione non tua.
Insomma le idee si possono anche tirar fuori, ma deve essere il commercialista a valutare i pro e i contro.