romrub

Membro Ordinario
JO MARCH:

In un caso del genere mi iscriverei ad una associazione di piccoli proprietari (c'è una quota da pagare) e chiederei una consulenza (di solito gratuita) ai loro legali, che oltre ad essere esperti nel caso di intervento privato, praticano tariffe più ... umane: Ciao.
 

salves

Membro Assiduo
Professionista
Delle sentenze Cass., 17 maggio 1994, n. 4816; Cass. 14 giugno 1976, n. 2219; ma v. anche Cass., 20 agosto 1993, n. 8804)” (Cass. 16 ottobre 2008 n. 25251) specie quest'ultima sancisce che “ In tal caso (ossia nel caso d’appalto n.d.A.) il controllo dei beni comuni nell'interesse del condominio deve infatti considerarsi attribuito all'amministratore quante volte, da un lato, l'appaltatore non è posto in una condizione di esclusivo custode delle cose sulle quali si effettuano i lavori e dall'altro l'assemblea non affida l'anzidetto compito ad una figura professionale diversa dallo stesso amministratore. Questi allora deve curare che i beni comuni non arrechino danni agli stessi condomini od a terzi, come del resto ha già riconosciuto la giurisprudenza allorché ha considerato l'amministratore del condominio responsabile dei danni cagionati dalla sua negligenza, dal cattivo uso dei suoi poteri e, in genere, di qualsiasi inadempimento degli suoi obblighi legali o regolamentari: si pensi in specie ai danni derivanti dalla negligente omissione delle necessarie riparazioni al lastrico solare od al tetto, decise da una delibera assembleare e non attuate dall'amministratore.
In poche parole è responsabile l'amministratore qualora non ottempera alla propria mansione di salvaguardia dei beni comuni.
Ovviamente incaricando un tecnico per le mansioni attribuitogli che controlli, l'andamento dei lavori, la regolare esecuzione e la salvaguardia di eventuali danni cagionati a terzi, per come dire si dispensa di alcune sue responsabilità per le quali è sempre perseguibile per come dalle sentenze sopra menzionate ma può sempre dimostrare di aver adempiuto bene al mandato coferitogli vista la nomina di un tecnico molto più edotto alla mansione di quanto concerne la realizzazione e regolare andamento dei lavori.
Ciao salves
 

Giovanni de Matteis

Nuovo Iscritto
E' una questione di lana caprina! I lavori approvati in assemblea vanno pagati, piaccia o non piaccia. Se ci fossero state delle irregolarità andavano impugnati i verbali relativi nei termini di legge. Ora credo sia inutile rivolgersi ad un legale , spenderesti invano .
 

salves

Membro Assiduo
Professionista
Giovanni, JO MARCH contesta il fatto della non buona fattura dei lavori e danni causati a cose o proprietà di terzi da parte della ditta esecutrice, non contesta i lavori approvati in assemblea.
Ciao salves
 

raffaelemaria

Membro Assiduo
Professionista
Lo so che sono obbligatori una volta approvati e purtroppo sono stati approvati ma i contrari erano poco meno dei favorevoli. Il fatto è che in corso d'opera sono state rotte delle cose, tipo le tubazioni sul balcone, i marmi dei balconi e varie altre cose. Ora vorrei fare una lettera "seria" all'amministratore per denunciare i danni e anche per evidenziare che il direttore dei lavori che dovrebbe sovraintendere ai lavori e verificare caso per caso il da farsi è pressochè inesistente, magari perchè già è stato pagato. Poichè so di altri condomini che hanno scritto e che ora, pur essendo tra i promotori di questi lavori, vogliono essere risarciti pure loro per danni, non vorrei che io che ero pure contraria adesso mi dovrei sobbarcare pure i danni degli altri, quando io per prima ne sto avendo di notevoli. Il problema è che mi serve un avvocato per tutelarmi e non ne ho tra i miei amici o almeno non ne conosco qualcuno che ha pratica in cose condominiali.

se ci sono dei condomini che hanno avuto danni e non volevano i lavori perchè non vi unite e fate un'azione comune?
 

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