Per la cronaca i miei suggerimenti li ho tratti dalla circolare 3/2016: ma anche le tue conclusioni mi pare ne facciano riferimento.
Circa il 770 non mi ero pronunciato: ma se stiamo alle istruzioni del modello, questo indica tra gli obbligati i "condomìni" e non gli "amministratori di condominio": stessa dicitura anche nelle istruzioni sulla compilazione dei dati identificativi.
Quanto al Quadro AC: le istruzioni parlano invece di "amministratori di condominio"
p.s.: non è corretto ritenere che la costituzione in condominio origini con la richiesta di CF: il condominio esiste di per sè dal momento che esistono almeno due proprietà distinte sulla medesima particella.
Con risoluzione n. 74/E del 27 agosto 2015 sono stati indicati gli adempimenti da adottare nel caso di interventi sulle parti comuni di un condominio minimo, effettuati nel 2014 senza aver richiesto il codice fiscale del condominio. La risoluzione ha ribadito la necessità di chiedere il codice fiscale del condominio ma è stato nel contempo evidenziato che il condominio, sui pagamenti effettuati per avvalersi della agevolazioni fiscali in esame, non deve effettuare le ritenute ordinariamente previste dal DPR 600 del 1973. Su tali pagamenti, infatti, si applica la sola ritenuta prevista dal decreto legge n. 78 del 2010, effettuata da banche e Poste italiane Spa all’atto dell’accredito del pagamento.
Circa il 770 non mi ero pronunciato: ma se stiamo alle istruzioni del modello, questo indica tra gli obbligati i "condomìni" e non gli "amministratori di condominio": stessa dicitura anche nelle istruzioni sulla compilazione dei dati identificativi.
Quanto al Quadro AC: le istruzioni parlano invece di "amministratori di condominio"
p.s.: non è corretto ritenere che la costituzione in condominio origini con la richiesta di CF: il condominio esiste di per sè dal momento che esistono almeno due proprietà distinte sulla medesima particella.