Buongiorno, sempre nell'ambito della infinita questione della divisione. Una ipotesi è che uno degli eredi ceda completamente le proprie quota agli altri a fronte di un pagamento in denaro.
Ora mi nascono i seguenti dubbi:
1) se il corrispettivo in denaro è inferiore al proquota del solo valore catastale, la agenzia delle entrate penserà un giro di "nero" ed avvierà un accertamento, come si può tutelare il cedente la quota di non avere poi multe e tasse? può chiedere un interpello prima ? o non viene concesso ? ricordo che non c'è nessuna perizia
2) il cedente non vuole essere responsabile delle imposte (ad esempio IMU) maturate nel periodo antecedente la cessione delle quota ma SUCCESSIVO alla marte del de cuius ? possibile? o rimarrà sempre responsabile agli occhi di chi ha il credito ?
Grazie
Ora mi nascono i seguenti dubbi:
1) se il corrispettivo in denaro è inferiore al proquota del solo valore catastale, la agenzia delle entrate penserà un giro di "nero" ed avvierà un accertamento, come si può tutelare il cedente la quota di non avere poi multe e tasse? può chiedere un interpello prima ? o non viene concesso ? ricordo che non c'è nessuna perizia
2) il cedente non vuole essere responsabile delle imposte (ad esempio IMU) maturate nel periodo antecedente la cessione delle quota ma SUCCESSIVO alla marte del de cuius ? possibile? o rimarrà sempre responsabile agli occhi di chi ha il credito ?
Grazie