nicolabot

Nuovo Iscritto
Buongiorno, nonostante abbia cercato informazioni al riguardo non ho trovato nessun dettaglio su un aspetto secondo me molto importante della nuova norma relativa alla cedolare secca.
Nel caso si opti per la cedolare secca è chiaro che il canone dovrà rimanere bloccato finché si sceglie di aderire all'opzione (quindi per i contratti 4+4 potrebbe rimanere bloccato anche per 8 anni).
Se ad un certo punto (supponiamo dopo 6 anni) il proprietario decide di non aderire più all'opzione della cedolare fissa potrà rivalutare l'affitto tenendo conto dell'ISTAT dei 6 anni trascorsi (con aumenti quindi molto consistenti per l'inquilino)?
Un ringraziamento a chiunque mi risolva questo dubbio
 

Tapinaz

Membro Attivo
Proprietario Casa
Inserisci una clausola del tipo:
Il canone cosi’ come contrattualmente stabilito sara’ annualmente aggiornato, automaticamente e senza bisogno di richiesta scritta da parte del locatore, nella misura della variazione assoluta accertata dall’ISTAT dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati verificatasi nell’anno precedente.
Ai sensi e nei termini dell'art.3 comma 11 DL 23/2011 l'adeguamento non sarà applicato per l'intero periodo di esercizio da parte del Locatore dell'opzione di tassazione del reddito della presente locazione con il regime della cedolare secca previsto dalla stessa normativa .


In questo modo se torni sui tuoi passi e recedi dall'opzione di tassazione agevolata potra riapplicare l'Istat per il periodo residuo della locazione, naturalmente ;)senza recuperare gli anni nei quali hai usufruito del predetto regime
 

nicogia

Membro Attivo
Buongiorno a tutti... quello della cedolare secca applicata solo per una parte della durata del contratto di locazione potrebbe essere un ulteriore motivo di discussione tra locatore e conduttore.

Supponiamo che in un contratto 4+4 anni il locatore opti per i primi 3 anni per il regime di cedolare secca, e quindi non applichi l'aggiornamento ISTAT al canone.
Al quarto anno decide di non optare piu' per la cedolare secca, e sceglie il regime normale. Applica percio' l'aggiornamento ISTAT ( supponiamo l'1% , giusto per dare un numero ) al canone. Il conduttore si ritrovera' il canone aumentato, e chiedera' giustamente spiegazioni. Se e' una persona ragionevole, si fidera' della parola del locatore.. ..

e se invece vuole una dimostrazione della volonta' del locatore di optare per il regime normale ?
Sara' sufficiente mostrare copia della lettera con cui si comunica all'autorita' il cambio di regime fiscale ?
 

Tapinaz

Membro Attivo
Proprietario Casa
Grazie, faccio un copia e incolla per un mio contratto.:daccordo:
a tuo rischio e pericolo:sorrisone:


@Nicogia
Per quanto ha detto Nicogia, il Locatore ha questa facoltà.
Non so se il conduttore potrà chiedere copia dell'UNICO o del 730 per verificare se nelle annualità successive il proprietario non ha fatto il furbo.
Eh si, ci sarà da discutere....:fico:
 

mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
Inserisci una clausola del tipo:
Il canone cosi’ come contrattualmente stabilito sara’ annualmente aggiornato, automaticamente e senza bisogno di richiesta scritta da parte del locatore, nella misura della variazione assoluta accertata dall’ISTAT dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati verificatasi nell’anno precedente.
Ai sensi e nei termini dell'art.3 comma 11 DL 23/2011 l'adeguamento non sarà applicato per l'intero periodo di esercizio da parte del Locatore dell'opzione di tassazione del reddito della presente locazione con il regime della cedolare secca previsto dalla stessa normativa .


In questo modo se torni sui tuoi passi e recedi dall'opzione di tassazione agevolata potra riapplicare l'Istat per il periodo residuo della locazione, naturalmente ;)senza recuperare gli anni nei quali hai usufruito del predetto regime

Concordo pienamente ma.... sei hai esercitato l'opzione per un contratto già in corso ove non c'è la clausola ? :^^::^^::^^:
Secondo me, in caso di recesso, bisognarebbe inviare una seconda raccomandata al conduttore, comunicando la rinuncia al regime di cedolare secca ed allegando copia della ricevuta del pagamento dell'imposta annuale di registro. Anche perché a quel punto il locatore ha diritto a farsene rimborsare la metà.
:occhi_al_cielo:
 

Tapinaz

Membro Attivo
Proprietario Casa
La clausola che io ho postato, diciamo che è solo un'idea per i contratti nuovi.
I precedenti contratti avevano e conservano tuttora la normale clausola Istat. La raccomandata che prevede la nuova normativa è proprio perchè devi rinunciare ad un diritto concordato ed acquisito.

Se fra qualche tempo vorrai recedere ad una precedente opzione di cedolare, sarà consigliabile fare un'altra raccomandata come tu hai giustamente detto.:ok:

Se il contratto precedente non aveva clausole Istat...beh...ma le vai proprio a cercare:sorrisone:
 

Tapinaz

Membro Attivo
Proprietario Casa
Può andare bene come raccomandata?


La presente per comunicarle che intendo esercitare l’opzione di tassazione del reddito derivante dalla locazione con lei in corso con il regime fiscale della cedolare secca previsto dall’articolo 3 della Dlgs.23/2011.
Ai sensi del comma 11 dell’art.3 del Dlgs 23/2011 dichiaro espressamente di rinunciare a partire dal 2011, per il periodo corrispondente alla durata dell’opzione, alla facoltà di chiedere l'aggiornamento del canone, anche se prevista nel contratto a qualsiasi titolo, inclusa la variazione accertata dall'Istat dell'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati verificatasi nell'anno precedente.



Io mi sono buttato per primo, però sono graditi consigli e correzioni, non fate subito un copia/incolla.:sorrisone:
 

pelizzoli

Membro Ordinario
Proprietario Casa
Scusate se esco dal tema cedolare secca , a proposito di ISTAT (nel contratto c'è la variazione dell'Istat annuale) : se non volessi farla pagare x un anno (per evitare l'aumento dell'affitto all'inquilino) come funziona , sul F23 da pagare in banca devo calcolare lo stesso l'aumento Istat ? poi l'anno dopo posso (se volessi) posso farlo pagare ancora?. Ringrazio anticipatamente chi mi vorrà rispondere
 

Tapinaz

Membro Attivo
Proprietario Casa
La tassa di registro la paghi sul canone concordato, se non applichi l'Istat la tassa la calcoli su quello che effettivamente richiedi.
Per farti un esempio. Mi è capitato di non pagare una tassa registro per un contratto. L'Ufficio del Registro ne ha reclamato il pagamento in seguito calcolando il 2% sul canone iniziale del contratto, senza fare conti del canone rivalutato.
 

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