Ringtrazio tutti per la partecipazione. Non immaginavo che con una domanda avrei aperto questa lunga discussione. Però adesso vorrei riassumere quello che ho capito. Dunque io ho un certificato del SUNIA di due anni fa che mi dice entro quali margini posso affittare la casa. Adesso io rientro in questi margini però posso considerare "concordato" questo contratto per questo motivo? e quindi posso avvalermi del 19% di tassazione se faccio la cedolare secca oppure per essere "concordato" il contratto va fatto presso un sindacato? Ricordo che il contratto è per uso transitorio e dura sei mesi. La mia aliquata se inserissi il reddito nel 730 è del 27%. Poi un'altra domanda: poichè quest'estate ho affittato la stessa casa per uso turistico una volta per dieci giorni, un'altra volta per 25 giorni e ho fatto solo un contratto scritto tra le parti senza registrarlo perchè inferiore a 30 giorni, vorrei sapere come mi devo comportare fiscalmente per questi due contratti, cioè:
1) innanzi tutto se potevo affittare per uso turistico
2) se adesso a distanza di uno due mesi posso pagare quanto dovuto con la cedolare secca
3) se si con quale aliquota
4) se no in quale voce devo inserire questo introito nel 730
Poichè vedo che siete così bene più informati di me, vi ringrazio fin da ora.
Non è obbligatorio farsi assistere un sindacato. Questa è solo una possibilità.
I canoni da applicare li puoi rivalutare come sopra detto.
Perché il contratto sia di tipo concordato deve inoltre rispettare gli schemi contrattuali di legge, facilmente reperibili anche su internet (ad esempio: Esempi di contratti di locazione).
Il contratto transitorio non sconta l'aliquota agevolata del 19%, ma quella del 21%, come già evidenziato sopra.
Per sapere se ti conviene, devi farti i calcoli che ti ho già suggerito (mio post #9).
L'affitto per uso turistico è consentito ed il relativo canone va dichiarato in sede di dichiarazione dei redditi. In quella stessa sede puoi optare per la cedolare secca e pagare l'imposta del 21%.
Saluti