Qui è un disastro in tanti che conoscevo anche quelli con 40/50 di esperienza alle spalle hanno chiuso, per mancanza lavoro...io sto cercando di resistere, spero di farcela.Aggiungo, non so come funziona il mercato dell'edilizia a Biella e provincia,
Qui a Biella è dalla fine del 2006 che c'è caduta libera, ma si lavorava ancora, dalla fine de 2011 in molti hanno iniziato a chiudere gli ultimi 2 anni sono stati un'Incubo da cui si fatica a vedere la luce...ma che possiamo fare specialmente quando hai un bel fido bancario sull'attività?? Devi continuare altrimenti ti pappano tutto il lavoro di una vita (dei miei) e non lo accetterei MAI.parliamo di 3/4 anni fa, chiunque indipendentemente dalle proprie competenze, si è messo a fare il costruttore, bastava avere un pò di soldi da investire o amicizie politiche
Il modo migliore per fare una brutta, bruttissima fine, ne ho visti fare così e TUTTI (prima o dopo anche a distanza di decenni) hanno fatto capitombolo, trascinando nella cacca tutti i loro fornitori, i clienti attuali e quelli che danno le caparre per l'acquisto del nuovo. Sono MOLTO ARRABBIATO con queste persone perchè anche a causa loro che c'è tutto sta difficoltà nell'edile, e per tutelare gli acquirenti da questi "soggetti" alla fine si sovraccarica tutta l'edilizia di burocrazia che alla fine paghiamo anche noi (come costi e tempistiche) ed il cliente finale (idem).Nel mio caso ad esempio, questa è una società costituita da un paio di albergatori e uno che ha una ditta di movimento terra, ogni problema che hanno lo scanzano,
Tutto si spiega molto molto facilmente, e non vedo vie d'uscita facili.
Tempo fa le amministrazioni pubbliche volevano fare un casellario (anche giudiziario) dove di un'azienda avresti trovato di tutto (personale e mansioni, imprenditore con le sue capacità ed esperienza) i lavori pubblici fatti nelle varie amministrazioni pubbliche (con una sorta di rating dato dal responsabile del procedimento)...però anche per la crisi non si è fatto più nulla (troppo costoso) come sistema.
Infatti per vincere un'appalto pubblico basta fare l'offerta più bassa (anche con taglio ali) però poi in cantiere trovi imprese sul filo del fallimento, per l'ospedale nuovo della mia città sono state scelte imprese (non biellesi) che facevano si il prezzo più basso ma la qualità è stata anche molto bassa...2 sono fallite e la sicurezza sul cantiere (ho visto le foto fatte dall'ASL durante il Corso da Coordinatore che ho fatto ormai più di 5 anni fa) era da "galera" e molta manodopera (a detta della stessa ASL fu trovata in nero), eppure sui grossi appalti pubblici funzionava ( e penso che funzioni ancora) così. Morale della favola l'ospedale che doveva (già dopo proroga) essere attivo nel 2008, inizierà se va bene ad essere operativo dall'anno prossimo; (per gennaio) è previsto lo spostamento di parte dell'attrezzatura e dei malati dal vecchio ospedale (in mezzo alla città) ma l'operazione durerà ,per forza di cose, qualche settimana forse di più.
Il problema più strano ed assurdo e ridicolo è che il nuovo ospedale non sorge sul territorio di Biella ma di un Comune limitrofo (Ponderano) ,anni fa era stato fatto un'accordo tra i sindaci dei due Comuni per rivedere i confini dei 2 Comuni e far ricadere l'ospedale nuovo in Biella, ci fu un accordo per spostare i confini dei Comuni (non son sicuro ma pare anche alla presenza dell'ex prefetto) ora Ponderano non vuole rinnovare l'accordo con Biella (il capoluogo di provincia) e lasciare l'ospedale alla città per cui ad oggi non si sa se l'ospedale è di Biella o Ponderano (farà sorridere ma è così). L'altro problema è che Ponderano non è strutturato (come ufficio anagrafe ma anche altri uffici) per gestire un'ospedale (quello è molto grande) per cui dovrà per forza assumere per garantire il servizio dell'anagrafe e spendere per le manutenzioni dello stesso.
Nella mia città per sveltire le pratiche fu inaugurata una procedura informatica chiamata "PRATICO" dove tu presentavi i Permessi di Costruire on line con firma digitale, riprende l'idea della presentazione online del Catasto, (ho partecipato all'incontro di presentazione dedicato ai professionisti) e finalmente pensi "era ora siamo a cavallo" poi durante il dibattito scopri che il portale online del Comune (appunto il PRATICO) NON ti permette di:
1) sapere quali permessi ci sono su un'edificio esistente (tu però stai usando un PORTALE del Comune, non un qualcosa di privato) com'è possibile non poter pescare i vecchi permessi?? Come puoi fare un aggiornamento per ristrutturazione, ampliamento o restauro se non hai la base di partenza??
2) Non riuscivi ad utilizzare le piantine create anche sul DOCFA (catasto fabbricati) perchè non compatibili, ma dico non potevano sentire l'ex Agenzia del Territorio prima e prendere informazioni prima di fare una P.....a simile no, perchè ogni amministrazione fa come gli pare e dopo chi se la deve grattare è il privato...bella roba
3) PRATICO faticava ad utilizzare il file di alcuni CAD (gli piaceva la compatibilità solo dei file di Autocad (Autodesk) mentre visti i costi alti di Autodesk molti professionisti non lo usano e prendono CAD meno cari...ma i loro file non sempre sono compatibili...per cui altro problema.
Il tutto per una modica cifra di €1.000.000 speso dal Comune (c'era un bando regionale per l'informatica) per sta caz..ta, ecco cosa non va. Tuttora il sistema è in sperimentazione ma ai colleghi che progettano in città a cui chiedo se usano sta cosa...cadono dalle nubi, ho chiesto anche ad un Architetto consigliere in Comune ma la risposta è stata uguale...
Queste sono le cose che non vanno in Italia questi sono gli sprechi per cose che NON funzionano per come sono state pensate,e le cifre sono sempre consistenti.
Mi sono dilungato un pochino nel post, ma è anche per sfogo personale di ciò che vedo intorno a me che NON PIACE ASSOLUTAMENTE.