Non accettate caramelle dalla Fornero
Gli è stato detto "Ti diamo uno scivolo per la pensione". "Ti paghiamo due anni di stipendio se firmi l'esodo volontario dall'azienda". "Non devi avere preoccupazioni per il tuo futuro perché dopo ti aspetta la pensione". 350.000 persone vicine ai sessant'anni hanno creduto, hanno accettato e ora si trovano "esodate" dopo la riforma della pensione del Governate di Varese. L'esodato non lavora e non è pensionato. L'azienda che se ne è liberata non lo vuole indietro neppure con il lifting. E' un aspirante barbone che deve fare una marcia nel deserto senza reddito per 5/6/8 anni senza un euro in tasca. Gli esodati tengono di solito una famiglia da mantenere. Il numero di chi è finito nel limbo della miseria va almeno moltiplicato per due. Quindi 700.000. Le dimensioni di una grande città italiana. Come farà a sopravvivere questa gente? Si venderà la casa se ne ha una o vivrà di carità? L'esodato è un vuoto a perdere, non è riciclabile. Non può neppure emigrare in cerca di fortuna, troppo vecchio. L'esodato è spesso un ex dipendente pubblico che non sospettava che lo Stato, il suo datore di lavoro, il convitato di pietra all'atto della sua firma di uscita, cambiasse le regole del gioco. La Frignero pensava che gli esodati fossero un po' di meno, "solo" 50.0000 e ha dichiarato "Siamo stati chiamati a fare un lavoro sgradevole non a distribuire caramelle". Esodati: occhio! Non accettate caramelle dagli sconosciuti, ma soprattutto dalla Frignero, producono ilrigor montis. La Frignero si è accorta che i conti non tornano e che gli esodati potrebbero scatenare per la prima volta in Italia la rivoluzione delle Pantere Grigie. Ha detto con grande tempestività "Non ho dimenticato gli esodati. Ma nessuna di queste persone quest'anno sarà costretta a cambiare qualcosa". La dichiarazione non dice nulla, anzi preoccupa ancora di più. La Fornero ha aggiunto rassicurante come un addetto stampa delle pompe funebri "L'ultima cosa che vogliamo fare è spaccare il Paese". Gli esodati potranno dormire sonni tranquilli
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Gli è stato detto "Ti diamo uno scivolo per la pensione". "Ti paghiamo due anni di stipendio se firmi l'esodo volontario dall'azienda". "Non devi avere preoccupazioni per il tuo futuro perché dopo ti aspetta la pensione". 350.000 persone vicine ai sessant'anni hanno creduto, hanno accettato e ora si trovano "esodate" dopo la riforma della pensione del Governate di Varese. L'esodato non lavora e non è pensionato. L'azienda che se ne è liberata non lo vuole indietro neppure con il lifting. E' un aspirante barbone che deve fare una marcia nel deserto senza reddito per 5/6/8 anni senza un euro in tasca. Gli esodati tengono di solito una famiglia da mantenere. Il numero di chi è finito nel limbo della miseria va almeno moltiplicato per due. Quindi 700.000. Le dimensioni di una grande città italiana. Come farà a sopravvivere questa gente? Si venderà la casa se ne ha una o vivrà di carità? L'esodato è un vuoto a perdere, non è riciclabile. Non può neppure emigrare in cerca di fortuna, troppo vecchio. L'esodato è spesso un ex dipendente pubblico che non sospettava che lo Stato, il suo datore di lavoro, il convitato di pietra all'atto della sua firma di uscita, cambiasse le regole del gioco. La Frignero pensava che gli esodati fossero un po' di meno, "solo" 50.0000 e ha dichiarato "Siamo stati chiamati a fare un lavoro sgradevole non a distribuire caramelle". Esodati: occhio! Non accettate caramelle dagli sconosciuti, ma soprattutto dalla Frignero, producono ilrigor montis. La Frignero si è accorta che i conti non tornano e che gli esodati potrebbero scatenare per la prima volta in Italia la rivoluzione delle Pantere Grigie. Ha detto con grande tempestività "Non ho dimenticato gli esodati. Ma nessuna di queste persone quest'anno sarà costretta a cambiare qualcosa". La dichiarazione non dice nulla, anzi preoccupa ancora di più. La Fornero ha aggiunto rassicurante come un addetto stampa delle pompe funebri "L'ultima cosa che vogliamo fare è spaccare il Paese". Gli esodati potranno dormire sonni tranquilli
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