raffaelemaria

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Professionista
Non serve che i comuni dispongano di tecnici per controllare le varie certificazioni (acustica,energetica,strutturale,ecc.), è sufficiente fare verifiche a campione con un tecnico esterno all'ufficio (perizia giurata) e quindi perseguire chi certifica il falso. L'esempio reso pubblico dissuaderà altri professionisti a fare furbizie. Penso che molti comuni neanche guardano i malloppi di carta che si depositano, mi è capitato di trovare una legge 10 di altro comune e relativa a un edificio di due piani invece che per un sopralzo!!!
 

Daniele 78

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Professionista
Però i controlli a campione non funzionano a mio parere è il concetto che non va. Mentre dei controlli a tappeto cancellerebbero ogni porcata! Saresti sicuro anche tu dopo di non trovarle così spesso come adesso.
Però ovviamente sono costi che però andrebbero a ripulire il mercato dalle porcate, pian piano si migliorerebbe di parecchio, con grandi l vantaggi anche per i nostri clienti!
 

Dimaraz

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Attenzione mere congetture no

Non mi riferivo ai dati da inserire ma a come è stato "creato" il programma.

E come per gli orologi. Non ho problemi a dire che su una parete di orologi difficilmente tutti segneranno il "tempo" con la stessa precisione.
Tutto è funzione della precisione che pensi di avere/ottenere.

Disgressione ampiamente fuori tema.
 

Daniele 78

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Professionista
Non mi riferivo ai dati da inserire ma a come è stato "creato" il programma.
Il programma di solito viene creato da tecnici e viene validato dal Comitato termotecnico italiano che ne verifica le corrispondenze ai parametri di legge.
Ovviamente non è casuale la cosa ma tutto parte dalle UNI TS 11300. (tutti i dati di trasmittanza per materiale singolo o tipologie di pareti. Facilitano molto il lavoro e lo rendono più economico.
 

Dimaraz

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Il programma di solito viene creato da tecnici e viene validato dal Comitato termotecnico italiano...Ovviamente non è casuale la cosa ma tutto parte dalle UNI TS 11300

Restando fuori dal caso specifico.
Personalmente diffido di quanto resta "nascosto" dentro a software... o forse dovrei dire confido (nels enso che son convinto) nella fallacità di quanti lo creano.
Quantomeno auspicabile che le operzaioni matematiche basilari siano corrette...molto più arbitrari i criteri con i quali vengono applicate.
Non ho ancora verificato ma per quanto sentito non si ottengono mai gli stessi risultati.

Se poi ci aggiungi che la materia è in continua evoluzione e gli stessi enti preposti modificano questioni che dovevano sembrare banali fin dalle premesse...il gioco è fatto.

da:
Nuovo APE Attestato di Prestazione Energetica

Classe energetica dell'immobile
format-ape-annuncio.gif
La nuova scala di classificazione della prestazione energetica degli immobili è formata da 10 classi: A4, A3, A2, A1, B, C, D, E, F, G (dal più efficiente al meno efficiente) viene determinata tramite l’indice di prestazione energetica globale dell’edificio in termini di energia primaria non rinnovabile. Questo indice tiene conto del fabbisogno di energia primaria non rinnovabile non solo per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria, come era prima del 1 Ottobre 2015, ma anche di altri servizi come la climatizzazione estiva, la ventilazione, l’illuminazione artificiale e il trasporto di persone o cose (gli ultimi due fabbisogni non sono previsti negli edifici con destinazione residenziale).

Questo lo trovo quantomeno "imbarazzante" ...e giustifica le domande che taluni nuovi possessori di abitazioni nella "vecchia" classe A che lamentavano costi per consumi paragonabili alle classi C.

Come al solito un giusta necessità (costruire case energiticamente meno "dispendiose") con una pessima applicazione (normativa) dove si ha la solita sensazione che certe norme vengano introdotte per trovare nuovi modi/voci per applicare "balzelli" nascosti da certificazioni di dubbia validità.

Sull'orlo della provocazione pure un appunto sulla scala scelta.
Prima era fino a classe A...poi si sono aggiunti i +...ora ci aggiungono i numeretti A1/A2 etc. (magari così tanti saranno costretti a rifare Ape per adeguarsi ai nuovi codici).
Quantomeno avrei invertito i valori...A male (alto consumo) Z bene (zero sprechi).
Mi torna in mente il tempo dei cinema con i film ...vietati.
Prima ad luce Rossa...poi a doppia luce Rossa...infine a luce Blu che era = a 3 luce Rossa.
Pur non avendoli mai frequentati dubito che sceneggiature e espressioni recitative avessero sostanziali differenze:innocente:

Mai visto una casa essere migliore solo perchè vi si appone una etichetta.
 

Daniele 78

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Professionista
Attenzione @Dimaraz che dal 2010 si sono ulteriormente ristretti i parametri di trasmittanza minima per cui una classe A prima del 2010 non è quella dopo il 2010:MasterClima | MasterClima - Decreto 26 gennaio 2010: nuovi valori limite di trasmittanza termica

Per fartela in breve dalle miei parti per una classe B fino al 2010 bastavano sui muri 5cm di polistirene, dopo il 2010 in seguito ai nuovi parametri sempre per la classe B dovevi per forza farne 10 cm. Anche i tetti da 10 ormai sono almeno a 15 cm, il tutto a parità di classe.

È abbastanza ovvio che con tutte queste restrizioni due classi A (a parità di metratura, esposizione e coefficiente di forma) non siano paragonabili tra loro. Il motivo te l'ho spiegato e non c'entra nulla con le UNI TS 11300.
 

Dimaraz

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Sulle differenze nei riultati mi riferivo a calcoli fatti nello stesso momento e per la stessa ipotesi.

Per le "lamentele" le ho riportate pari pari e sulla semplice scorta di quanto riferito...quindi nessuna verifica dei motivi.

Di fondo non fai che confermare quanto dicevo...cosa utile resa inutile da solito assurdo bailamme di sigle e parametri.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Sulle differenze nei riultati mi riferivo a calcoli fatti nello stesso momento e per la stessa ipotesi.

Per le "lamentele" le ho riportate pari pari e sulla semplice scorta di quanto riferito...quindi nessuna verifica dei motivi.

Di fondo non fai che confermare quanto dicevo...cosa utile resa inutile da solito assurdo bailamme di sigle e parametri.
Certo dipende anche dalla serietà o meno di chi li fa, non solo del programma.
Ovvio che con una prestazione da 50€ +IVA o poco più non ti puoi neanche aspettare un lavoro fatto a puntino (con tutti i parametri possibili ed immaginabili).

I programmi sicuramente daranno delle differenze (non credo così rilevanti) il problema sono gli operatori dietro ai programmi che devono impararli ad usare come si deve.
Ciò che ti ho detto è semplicemente dovuta al legislatore (più d'ispirazione europea) che non italiana che ha deciso questi cambiamenti e continue restrizioni.

D'altra parte la scienza del costruire è estremamente complicata ed è sempre in continua evoluzione, noi cerchiamo solamente di starci dietro, ma è talmente vasta che è quasi impossibile essere perfettamente in linea con tutto contemporaneamente. Ci si prova.

Infatti se noti bene io spesso parlo di Diagnosi energetica e non di Certificazione energetica. Sono due mondi a se stanti.

P.S= La Certificazione e la Diagnosi energetiche NON sono rese inutile da sigle ecc. sono rese inutili dal copia ed incolla che molti tecnici fanno per stare dentro a quei 50€+IVA, che se veramente ci mettessimo ad analizzare un edificio nei dettagli una giornata non basterebbe. Lascio a te dedurne i conti.

Qui in Piemonte ne hanno sospeso uno che aveva fatto quasi un migliaio di certificazioni, tutte troppo simili, manco avesse certificato solo case a schiera.
 
Ultima modifica:

Luigi Criscuolo

Membro Storico
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Disgressione ampiamente fuori tema.
lungi da me iniziare una discussione sui vari tipi di scappamento degli orologi e della loro precisione sulla misurazione del tempo; volevo solamente sostenere che, come nella creazione delle tebelle mm, anche l'impiego di diversi programmi preconfezionati per calcolare l'APE può portare a valori diversi ma comunque accettabili per lo scopo che si propone la legge. In alternativa, per quanto riguarda l' APE, al professionista, che non vuole impiegarei software dei programmi disponibili, non rimane altro che, dopo aver preso le misure ed aver determinato i coefficienti da impiegare, impiegare il PC per fare i calcoli usando le formule disponibili per la determinazione dei vari paramentri secondo le norme UNI vigenti. Ma il tempo è denaro chi lo paga?
 

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