In una palazzina anni '60, piccolo condominio di tre proprietari della stessa famiglia, due appartamenti al piano terra erano accatastati A/3 e locati ad uso abitativo.
Circa 12 anni fa se ne liberò uno e il proprietario fece il cambio da A/3 a A/10 per affittarlo uso ufficio. Venne affittato prima come ufficio amministrativo e attualmente come studio medico.
Ora quel proprietario, in previsione della futura vendita in quanto pare che i conduttori andranno via, vuole fare l'operazione inversa: da A/10 a A/3. Per proporlo in vendita come appartamento ad uso abitativo.
Io gli ho detto che siccome è in essere un contratto commerciale 6 + 6 per lo studio medico nel quale sono scritti i dati catastali inclusa la cat. A/10, anche riportati sul mod.RLIWeb, sarebbe sbagliato ritornare adesso alla cat. A/3 o A/2. Occorre aspettare la disdetta della società conduttrice (che non è neppure certa perché pare che i medici non si siano ancora accordati tra loro), il rilascio dell'u.i. e la risoluzione del contratto.
Invece il geometra del proprietario incaricato di svolgere le pratiche dice che si può fare.
Secondo lui basta che la cat. catastale sia coerente all'uso effettivo (studio medico) e alla tipologia contrattuale (commerciale 6 + 6) alla stipula del contratto.
Sostiene che nel corso della locazione il proprietario può cambiare da A/10 a A/3 senza avvisare il conduttore né comunicare la variazione all'Ufficio dell'Agenzia delle Entrate dove venne registrato il contratto.
Secondo voi chi ha ragione?
Grazie.
Circa 12 anni fa se ne liberò uno e il proprietario fece il cambio da A/3 a A/10 per affittarlo uso ufficio. Venne affittato prima come ufficio amministrativo e attualmente come studio medico.
Ora quel proprietario, in previsione della futura vendita in quanto pare che i conduttori andranno via, vuole fare l'operazione inversa: da A/10 a A/3. Per proporlo in vendita come appartamento ad uso abitativo.
Io gli ho detto che siccome è in essere un contratto commerciale 6 + 6 per lo studio medico nel quale sono scritti i dati catastali inclusa la cat. A/10, anche riportati sul mod.RLIWeb, sarebbe sbagliato ritornare adesso alla cat. A/3 o A/2. Occorre aspettare la disdetta della società conduttrice (che non è neppure certa perché pare che i medici non si siano ancora accordati tra loro), il rilascio dell'u.i. e la risoluzione del contratto.
Invece il geometra del proprietario incaricato di svolgere le pratiche dice che si può fare.
Secondo lui basta che la cat. catastale sia coerente all'uso effettivo (studio medico) e alla tipologia contrattuale (commerciale 6 + 6) alla stipula del contratto.
Sostiene che nel corso della locazione il proprietario può cambiare da A/10 a A/3 senza avvisare il conduttore né comunicare la variazione all'Ufficio dell'Agenzia delle Entrate dove venne registrato il contratto.
Secondo voi chi ha ragione?
Grazie.