Ugo rossi

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Proprietario Casa
la planimetria in catasto dell'appartamento che vorrei acquistare non riporta un balcone che invece è riportato nella planimetria allegata al titolo di proprietà così come nella descrizione nel rogito. Anche gli appartamenti sottostanti sono nella medesima condizione:balcone esistente ma nn in planimetria catastale. L'immobile è stato realizzato nel 1962. Ho chiesto il progetto al dipartimento urbanistica di Roma ma i tempi di visione sono biblici ed io vorrei rogitare al più presto. Tale situazione necessità di sanatoria, e in tal caso quali costi si dovrebbero sostenere, oppure essendo l' immobile realizzato prima del 1967 è sufficiente la sola variazione della planimetria in catasto?
Grazie
 

GIUSEPPE DI MASSA

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la planimetria in catasto dell'appartamento che vorrei acquistare non riporta un balcone che invece è riportato nella planimetria allegata al titolo di proprietà così come nella descrizione nel rogito. Anche gli appartamenti sottostanti sono nella medesima condizione:balcone esistente ma nn in planimetria catastale. L'immobile è stato realizzato nel 1962. Ho chiesto il progetto al dipartimento urbanistica di Roma ma i tempi di visione sono biblici ed io vorrei rogitare al più presto. Tale situazione necessità di sanatoria, e in tal caso quali costi si dovrebbero sostenere, oppure essendo l' immobile realizzato prima del 1967 è sufficiente la sola variazione della planimetria in catasto?
Grazie
Ciao, primo consiglio non fare alcun rogito, non versare neppure caparre prima di aver capito cosa c'è in Comune. Talvolta quelle pratiche di sanatoria si possono fare solo se le fa l'intero condominio, pertanto spessissimo non si fanno mai. Tecnicamente, in oltre, essendoci una difformità dovreste mentire al notaio, altrimenti non farà il rogito, perchè sarebbe nullo, ma occhio se la cosa emergesse in futuro il rogito sarebbe nullo lo stesso (quando potrebbe emergere? Qaundo farete l'eventuale sanatoria), io aspetterei i tempi biblici del Comune, è la cosa più prudente.
 

marcanto

Membro Senior
Professionista
Lo andiamo sempre ripetendo che quello che afferisce al catasto NON è comprovante, ne legittima in termini edilizi ed urbanistici quello che viene rappresentato.

Il riferimento che ha pieno valore è il titolo edilizio depositato in comune,
Quindi bene si è fatto (e si farà) a chiedere di visionare il progetto del titolo edilizio in comune. Sarebbe opportuno consultare un tecnico

Talvolta quelle pratiche di sanatoria si possono fare solo se le fa l'intero condominio, pertanto spessissimo non si fanno mai.
perchè mai "si possono fare solo se le fa l'intero condominio" ?
supponendo che si tratti di una vera difformità, le stesse insistono sulle proprietà individuali, quindi nulla toglie al singolo di sanare individualmente.
Ovviamente, ed è sottinteso, che devono esserci i presupposti di natura edilizia ed urbanistica affinchè si possa procedere.
 

Ugo rossi

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Proprietario Casa
Ringrazio per le puntuali risposte che mi confortano nella scelta di visionare il progetto. Ma nel caso in cui il progetto in comune non ci fosse, perché introvabile, cosa accaduta, che si fa? Vale la planimetria catastale?
 

Ugo rossi

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Proprietario Casa
Indubbiamente la mancata risultanza catastale non significa abuso. Ma se nn si trova il progetto, unico strumento che possa attestare l’amore liceità dell’immobile, il valore della prima planimetria catastale depositata che valenza ha?
 

plutarco

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Indubbiamente la mancata risultanza catastale non significa abuso. Ma se nn si trova il progetto, unico strumento che possa attestare l’amore liceità dell’immobile, il valore della prima planimetria catastale depositata che valenza ha?
Ai fini urbanistici non ha nessuna valenza. Fai un accesso agli atti...
 

Ugo rossi

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Proprietario Casa
È quello che ho fatto La dipartimento urbanistica di Roma.
Tuttavia la cosa strana è che l’accatastamento è del dicembre 1963, il progetto del 1957 e la variante del 1961 mentre il primo acquisto è del 1962 direttamente dal costruttore, dove nel relativo rogito è allegata la planimetria con il balcone e nella descrizione sono indicati due balconi. Peraltro il balcone in questione è quello asservito alla cucina e sullo stesso si trova il vecchio contatore del gas. Ora a me sembra strano che il balcone in questione non sia nel progetto atteso anche che la casa è di 130 mq con un altro balcone/verandina asservito al salone. Occorre considerare che il balcone in questione non dà sulla pubblica via ma all’interno del condominio è che l’appartamento accanto di circa 80mq è dotato di due balconi (cucina e saloncino) è che trattasi di una palazzina di soli quattro piani considerata per l’epoca quasi di “lusso”. Perdonate le mie reiterate domande ma come potete comprendere la questione mi preoccupa. Ringrazio ancora chi risponderà alle mie domande.
 

Ugo rossi

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Proprietario Casa
Dimenticavo di aggiungere che l'edificio è in possesso del certificato di abitabilità rilasciato nel 1965. Significa qualcosa?
 

Ugo rossi

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Aggiungo che i venditori mi hanno detto che il tecnico, che cmq deve fare una variazione causa spostamento di un tramezzo interno, poiché ritiene assurda l'ipotesi che il balcone nn ci sia anche perché conoscitore della zona è disposto ad inserire nella planimetria allegata allo stato di fatto il balcone in questione. Se al catasto accettano tale variazione il problema può ritenersi risolto oppure no?
 

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