BJMAKER

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Lo Studio Cataldi però, nel affrontare la questione, dice che "I supremi giudici ravvisano nella condotta del comproprietario-locatore la gestione di affari altrui: infatti, se non v'è espresso divieto da parte degli altri, il contratto concluso è volto all'arricchimento del patrimonio di tutti i comproprietari. ".

Per cui, vietare di farlo pare abbia un senso.
Già il fatto che citi pareri di professionisti che non riguardano la tua situazione, la dice lunga su dove andrai a finire.
Della serie,
Cliente :Buongiorno 2 etti cotto per favore
Risposta : domani piove
 
U

User_53181

Ospite
Già il fatto che citi pareri di professionisti che non riguardano la tua situazione, la dice lunga su dove andrai a finire.
Della serie,
Cliente :Buongiorno 2 etti cotto per favore
Risposta : domani piove

Prego? (e comunque non sono sua sorella...)

la citazione è stata estrapolata da un testo avente come titolo "Il contratto di locazione concluso tra uno solo dei comproprietari del bene ed il conduttore".
Evidentemente a lei sono sfuggiti un paio di interventi precedenti. Delle serie, riprovi sarà più fortunato.

Brutta cosa la saccenza.
Saluti
 

Dimaraz

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Se si arriva davanti ad un giudice hai più tu da perdere che lui perché verresti liquidato con 2 spicci e perderesti la casa

Sulla base di quale "norma" o presupposto?

Se arrivano davanti ad un Giudice che consta l'impossibilità di dividere "fisicamente" la proprietà rispettando le quote chi ne ha la maggioranza potrà rilevare il restante secondo perizia o partecipa all'asta.
 

BJMAKER

Membro Attivo
Professionista
Qualora l'immobile non sia divisibile, cosa molto probabile, l'attivazione di una divisione giudiziale andrà a erodere di molto il valore dell'immobile stesso. Se chi ha la quota di minoranza non teme questa eventualità, chi vorrebbe abitarci o acquisire la quota di minoranza ci perderebbe moltissimo. Una divisione giudiziale di 5 anni o meno, costa 20000 euro, dimmi un po' che vantaggio possa mai portare. È una situazione da cui si esce comunque con le ossa rotte. Tanto vale cercare un accordo e cercare una mediazione prima.
 

Dimaraz

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Proprietario Casa
La matematica non è opinabile.
Chi ha solo 1/3 della proprietà sarà costretto a cederla. a chi ha i 2/3..e sosterrà la metà delle spese giudiziarie.
Gli conviene?
 

BJMAKER

Membro Attivo
Professionista
La matematica non è opinabile.
Chi ha solo 1/3 della proprietà sarà costretto a cederla. a chi ha i 2/3..e sosterrà la metà delle spese giudiziarie.
Gli conviene?
No
Chi ha 1/3 fa semplicemente ostruzione, chi ha 2/3 vorrebbe avere l'intera proprietà ma non può obbligare chi è in minoranza. Di fatto tutto nelle mani di chi ha la minoranza. Tempo fa ho conosciuto un tale che molti anni fa acquistava parti di immobili ipotecate dai creditori all'asta (una volta era possibile) , le rivendeva ai rimanenti comproprietari a 10 volte il prezzo pagato. Rendeva bene, anzi benissimo
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
le rivendeva ai rimanenti comproprietari a 10 volte il prezzo pagato

Una storia che non fa testo.
Per prima cosa se non è possibile la divisione "fisica" sarà il Giudice a disporre l'acquisto.
La messa all'asta avviene solo quando nessuna delle parti vuole acquistare.
Datti una ripassata all'art. 720 CC.

Solo degli sprovveduti pagano 10 volte un bene che potevano acquistare in asta.
E comunque parli di beni ipotecati...questione un "filo" diversa da quella in oggetto.
 
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