Grazie a tutti per l'aiuto,
a breve dovrò effettuare un atto di divisione immobile derivante da successione. Io posseggo il 67% mentre mia nipote ha il restante 33%. La suddetta divisione rende la porzione di mia nipote, non vivibile. Per questo motivo ho deciso di cedere a titolo gratuito una porzione della mia quota che corrisponde ad un 8% e quindi si è proceduto al frazionamento catastale dell'immobile con la nuova divisione. Adesso, a me rimarrà il 59% con valore catastale pari ad € 950 ed a mia nipote il 41% pari a € 650.
Mi è stato chiesto di dichiarare, in fase di divisione con atto notarile, un valore catastale pari al doppio di quello di mia nipote, € 171.000 che così facendo, non supererebbe la quota del 5% e non pagherebbe la rispettiva aliquota.
Il mio quesito è:
l'atto di divisione,
è un atto pubblico? E se Si, a cosa vado incontro dichiarando un valore inesatto?
a breve dovrò effettuare un atto di divisione immobile derivante da successione. Io posseggo il 67% mentre mia nipote ha il restante 33%. La suddetta divisione rende la porzione di mia nipote, non vivibile. Per questo motivo ho deciso di cedere a titolo gratuito una porzione della mia quota che corrisponde ad un 8% e quindi si è proceduto al frazionamento catastale dell'immobile con la nuova divisione. Adesso, a me rimarrà il 59% con valore catastale pari ad € 950 ed a mia nipote il 41% pari a € 650.
Mi è stato chiesto di dichiarare, in fase di divisione con atto notarile, un valore catastale pari al doppio di quello di mia nipote, € 171.000 che così facendo, non supererebbe la quota del 5% e non pagherebbe la rispettiva aliquota.
Il mio quesito è:
l'atto di divisione,
è un atto pubblico? E se Si, a cosa vado incontro dichiarando un valore inesatto?