arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
semplicemente non si può fare. Il notaio non può rogitare perchè deve far pagare lui le tasse. e le ricava dalla visura dove è iscritta la rendita catastale
 

Daniele 78

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Forse ho capito cosa intende l'op ;ma riguarda la differenza tra valore catastale quello dichiarato e valore di mercato. La rendita catastale invece è il prodotto del Docfa. Per ottenere il valore catastale prendete qualunque calcolatore IMU di qualunque Comune, inserite i dati di rendita e tipo d'iimobile e automaticamente (il programma avendo le aliquote comunali preimpostate in base all'uso dell'immobile) vi da oltre al calcolo dell'IMU anche il valore catastale dello stesso. Per non essere soggetti a controlli non si deve dichiarare un valore catastale non inferiore a quello ottenuto con la rendita.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Da quel poco che so su quest'argomento specifico quando in caso di compravendita tu dichiari in atto un valore che si discosta troppo dal prezzo pattuito (non vorrei errare ma mi sembra intorno all'80%) del prezzo di mercato e o comunque inferiore al valore catastale ti rischi un controllo dell'agenzia delle Entrate per valori non congrui. Questo poi va aldilà delle quote di proprietà e non dell'immobile.
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
@DanteM vuole vendere ad un prezzo maggiore. Lo può fare. Il valore di un immobile e' anche dato dal bisogno. Non c'è dubbio che il bisogno della nipote sia sufficiente per un aumento di prezzo perché la sua parte ora è inutilizzabile. Quelli che non può fare e che ancora a noi risulta incomprensibile, e' aumentare il valore catastale, cosa davvero inutile. Azzardo una ipotesi: il nostro amico vuole vendere semplicemente ad un prezzo maggiore del valore catastale. Questo avviene sempre in ogni compravendita. Anche se i prezzi sono talmente scesi che non c' e' neanche questa certezza. Puoi vendere quindi ad un prezzo maggiore, ma tutt'ora il tuo ragionamento riguardo rendite catastali non sono state comprese.
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
Potrebbe darsi che il nostro amico non sa che è possibile dichiarare sul rogito una cifra più alta e le tasse si pagano invece sul valore catastale?
 

fausto manca

Membro Attivo
Proprietario Casa
Determinare il valore di un immobile, partendo dalle rendita catastale fa si che la facoltà dell'Agenzia delle Entrate di accertare il reale valore venga inibita; DanteM, con i numeri, ha dato la soluzione contabilmente perfetta, quella che avrebbero prospettato anche molti notai. Nel caso di specie, poi, non c'é neppure passaggio di denaro. L'ufficio, in sede di valutazione, troverebbe soltanto che il valore attribuito ad uno degli immobili é superiore a quello che si otterrebbe con l'applicazione dei coefficienti.
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
certamente, nessuno lo ha messo in dubbio. Il problema nasce quando alzando il valore decresce la percentuale di proprietà della nipote, la quale a parer mio rimane sempre con la sua percentuale
 

alberto bianchi

Membro Storico
Proprietario Casa
certamente, nessuno lo ha messo in dubbio. Il problema nasce quando alzando il valore decresce la percentuale di proprietà della nipote, la quale a parer mio rimane sempre con la sua percentuale
Una volta effettuata la divisione ed il rogito diventano 2 unità autonome e distinte, alle quali molto probabilmente verrà anche variata la rendita catastale, e spariranno le quote in quanto ognuno sarà proprietario del 100 % della propria unità. Una volta divise chi mai andrà a sindacare sull'operato ?
 

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