jac0

Membro Senior
Proprietario Casa
chi ha un titolo di credito non perfetto e lo usa in modo sbagliato rischia il ricatto , questo il punto . Capisco ma il problema è cercare di "non prestare il destro" a profittatori


Non è cosi' ; quando la banca chiudo il rapporto (JacO non fare battute) non chiede
il resoconto degli assegni , tanto che se ne stracci una decina nessuno puo' imputarti nulla, né chiedertene ragione . Nel contratto di conto corrente la Banca lascia la responsabilità del doloso o colposo uso degli assegni al correntista.
Sono un correntista Fineco. Questa banca, se non sbaglio, all'atto della chiusura del conto chiede il resoconto degli assegni non usati, ad esempio perché, essendo stati compilati in modo erroneo, sono stati barrati dal correntista. E' una misura a protezione del cliente e della banca stessa.
 

meri56

Membro Assiduo
Proprietario Casa
il conduttore mi ha rilasciato un assegno senza data come deposito cauzionale(l'agenzia immobiliare mi ha detto che x gli affitti è così di prassi).
Se le norme non sono cambiate un assegno bancario senza data o postdatato viene considerato come una evasione alla tassa sulle cambiali e pesantemente sanzionato.
L'agenzia immobiliare evidentemente ha uno strano concetto della "prassi" se considera normale tale procedura.
 

jac0

Membro Senior
Proprietario Casa
Se le norme non sono cambiate un assegno bancario senza data o postdatato viene considerato come una evasione alla tassa sulle cambiali e pesantemente sanzionato.
L'agenzia immobiliare evidentemente ha uno strano concetto della "prassi" se considera normale tale procedura.
Tu chiamale, se vuoi, evasioni...
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Sono un correntista Fineco. Questa banca, se non sbaglio, all'atto della chiusura del conto chiede il resoconto degli assegni non usati,
E' richiesta la dichiarazione di aver annullato e distrutto tutti gli assegni inutilizzati e di non avere in circolazione assegni non ancora addebitati in conto corrente.
 

alberto bianchi

Membro Storico
Proprietario Casa
Sono un correntista Fineco. Questa banca, se non sbaglio, all'atto della chiusura del conto chiede il resoconto degli assegni non usati, ad esempio perché, essendo stati compilati in modo erroneo, sono stati barrati dal correntista. E' una misura a protezione del cliente e della banca stessa.
Vero, lo fanno tutte le banche, e fanno anche un controllo periodico quando risultano dei carnet che a distanza di tempo non sono stati utilizzati o esistono dei buchi nella successione numerica degli assegni presentati all'incasso.
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
Gli assegni s'incassano sempre e subito.
Quando l'importo non pagato supera le due mensilità si procede con lo sfratto.
A meno che il conduttore,avvertitoamichevolmente ,non dia una qualche garanzia sul pagamento.
La regola è inderogabile per i contratti non abitativi,ove il canone viene totalmente dedotto dal conduttore,in quanto comunque lo Stato pretende le imposte anche sul NON percepito.
Ed ha ragione in quanto il conduttore(società)comunque dedurrà anche i canoni non pagati,che possono andare anche in credito d'imposta.
Pertanto non si può essere concilianti con le Società.
Infatti non è raro che l'Agenzia delle Entrate chieda al conduttore prova del pagamento dei canoni,che ovviamente ha dedotto dall'IRES.
Lo stato ha ragione se pretende dal conduttore la prova del pagamento canone...ma ha completamente torto quando non permette lo sgravio delle tasse pagate su canoni non percepiti... Ed è una delle tante storture legislative
che si potrebbero sanare con poco sforzo. Chissà come si comportano nell'osannato mondo dell'unione europea...QPQ.
 

key

Membro Assiduo
Professionista
Spunto interessante.
La norma citata e'nella pratica disattess.
Sta al locatore dimostrare in sede di accertsmento Agenzia delle Entrate che non ha percepito questi soldi.
Dal 2012,se ricordo bene e'illeggittimo da parte dell Agenzia delle Entrate l accertamento sintetico,ossia senza preventiva convocazione del contribuente .
Solo che sti furbacchioni a me e'capitato mandano la letterina per posts prioritaria,non per raccomandata,e pretendono che li contstti entro 30 giorni.
Gia ma da quale data....
Comunque spero sia successo solo a me.
Per quanto riguarda la disattesa pretesa di tasse sul non percepito,valida solo per i contrstti non abitativi,efondamentalmente stupida.
Impone ak locatore lo sfratto per morisita quando l ammontare Dei canoni non percepiti e'pari a due.
Quindi se Il giorno 5 scade Il termine di pagamento contrattuale,ed Il conduttore e'moroso di 1mese,
dal giorno 6,Il conduttore deve due mensilita,quindi e'soggetto morosita,con l opzione fella cristallizzazione in mano al locatore.
In sostsnza e'tutta la legge sulle locazioni non abitative che andrebbe aggiornata.
E poi per li stato perche Il conduttore non deve pagare se l affitto e'totslmente deducibile,anzi puo anche generate credito d imposta?
 

Ennio Alessandro Rossi

Membro dello Staff
Professionista
AGGIORNAMENTO
E' reato porre all'incasso l'assegno in violazione del patto di garanzia concluso con l’emittente

Lunedì 10 Febbraio 2014 10:33

Integra il delitto di cui all’art. 646 c.p. (appropriazione indebita) la condotta del prenditore che ponga all’incasso un assegno bancario, appropriandosi della somma riscossa in violazione del patto di garanzia concluso con l’emittente (Cass. sent. del 5.02.2014., n. 5643/14)

La giurisprudenza ha sempre ritenuto lecito utilizzare gli assegni, anziché nella loro tipica funzione di titoli di credito, come semplici strumenti di garanzia. Ciò quando una parte rilascia al creditore uno o più assegni(in genere, postdatati) a garanzia dell’adempimento dell’obbligazione pattuita

La Corte con la sentenza indicata ha ritenuto che la ritenzionedegli assegni, da parte del creditore, nel caso in cui il debitore sia stato inadempiente, non fa scattare alcun reato. Nessun reato si può configurare se il creditore usa i titoli quale prova scritta del proprio credito ed agisce per richiedere un decreto ingiuntivo nei confronti del debitore. Il fatto di non aver restituito gli assegni, per procurarsi la prova del proprio credito, non costituisce alcun illecito, né di carattere penale, né di carattere civile.

Il reato di appropriazione indebita si consuma invece se il creditore, in assenza di un apposito pattosiglato in anticipo col debitore, porta all’incasso gli assegni con lo scopo (cosciente e volontario) di appropriarsi del denaro altrui, sapendo di agire senza averne diritto, ed al fine di trarre una qualsiasi illegittima utilità.
 

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