Io continuo a ripetere che arrovellarsi su quello che dice la legge va bene, benissimo per l'Accademia e per l'astrazione ascetica...poi a noi poveri tapini interessa praticamente quel che il notaio pretende, pena il rifiuto al rogito
(questo è solo teorico, non credo che si rifiuterebbe se mancasse la seconda dichiarazione parte acquirente..). Visto che le mie vicissitudini in materia di
rinuncia usufrutto non hanno avuto la considerazione che m'aspettavo...
me ne vengo con un esempio musicale: se sullo spartito pianistico il compositore
ha indicato un accordo di due o più note da suonare in automatico e il pianista solista in un concerto per pianoforte e orchestra, invece, lo esegue arpeggiandolo
ne può nascere una discussione di questo tipo durante le prove: Direttore al pianista: "non è scritto così"...Il pianista: si, va bene...ma io lo eseguo così...
sono io che eseguo...Il direttore: Sì ma io dirigo ed ho il diritto dovere di assicurarmi che tutte le parti siano fedeli al segno indicato dal compositore...
la parte solistica non è fine a se stessa ma fa parte di un insieme che sta al direttore assicurare nella sua integrità interpretativa...Il pianista: l'accordo
secco o arpeggiato è un infimo particolare che non toglie nulla alla sostanza
compositiva...e anche l'ascoltatore più colto non se ne potrà mai accorgere...
Il Direttore: Questo lo dice lei...Se fosse presente il compositore??? Il pianista:
Neanche lui se ne accorgerebbe...Il direttore: me ne accorgo io!!! Il pianista:
Anch'io me ne accorgo...ma la mano va in quel modo lì e non ci saranno
pulsioni al contrario...Il Direttore: il grande suo collega "......." eseguiva rispettando il segno!!! Il Pianista: Chiami lui se non le vado bene io...
A questo punto con gli orchestrali che cominciavano ad agitarsi (quasi tutti in favore del Direttore...) interviene il sovraintendente del Teatro, presente alla diatriba, e, preoccupato per le conseguenze ( posti esauriti...) e dice: Il direttore
ha la sua ragione...mi faccia vedere perchè non può farlo..Il pianista: è un accordo di decima ( dieci tasti fra il pollice e il mignolo) e la mia estensione
è carente (.fino alla nona..)...Interviene il direttore: non lo poteva dire prima???
Il pianista: Il compositore non l'ha scritto...Qui mi fermo perchè se dovessi
continuare sul modello Ollj-Nemesis non basterebbe una intera partitura
generale. Vi chierete come sia andata a finire col pianista ribelle...La soluzione
c'è stata ma non so se posso dirla. Devo precisare che la Cosa è avvenuta ma non
proprio con i particolari diversi che ho inserito per comodità espositiva.
L'amico Frad...che se ne intende anche di musica sarà capace di indicarci
i due famosi protagonisti della inconsueta storia. Ritornando sul topic, ripeto
l'invito a chiedere il parere di qualche notaio. Buone feste a tutti.qpq.