S P I R I T O S O !Sorteggio da fare in 2 anni diversi, pari e dispari e da 2 latitudini diverse per evitare problematiche legate alla luna calante.
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S P I R I T O S O !Sorteggio da fare in 2 anni diversi, pari e dispari e da 2 latitudini diverse per evitare problematiche legate alla luna calante.
Solo però che - sentenza Cassazione n.32155/2012 dixit - ".. non è indispensabile, però, che il profitto sia effettivamente conseguito".Non c’è appropriazione indebita senza ingiusto profitto economico.
E tu andresti da un avvocato per fare tutto sto casino? Solo di consulto sono 300 euroSolo però che - sentenza Cassazione n.32155/2012 dixit - ".. non è indispensabile, però, che il profitto sia effettivamente conseguito".
Si, ma deve essere potenzialmente conseguibile.Solo però che - sentenza Cassazione n.32155/2012 dixit - ".. non è indispensabile, però, che il profitto sia effettivamente conseguito".
Se non volessero appoggiarsi ad un notaio, il cui costo sarebbe in qualche modo legato al basso valore dell'oggetto (i quadri), potrebbero rivolgersi ad un conoscente comune, magari con la presenza di due testimoni, davanti ai quali, formate le quote, si potrebbe sorteggiare e redigere una scrittura privata, sottoscritta dalle parti e sigillata dai presenti. Questa operazione si potrebbe concludere con un pranzo, liberatorio!Siccome le sorelle discutono di quadri che non hanno valore economico, è poco probabile siano disposte a pagare un notaio per dirimere la questione!
La sentenza è interessante, hai fatto bene a postarla.Quanto al possibile autore del reato, può essere chiunque abbia il possesso del denaro o della cosa mobile altrui: vi rientrano pertanto i COMPROPRIETARI, i compossessori, i COEREDI, ecc.
Rispondo volentieri a Lei perchè, a differenza dei maestrini dalla penna rossa e degli spiritosi da quattro soldi, è uno dei pochi che entra nel merito. Dunque. E' stata l'altra coerede ad ammetterlo, quando di sua iniziativa e quindi arbitrariamente, ha affisso ad una parete della casa ereditata un foglietto in cui scriveva di "prendere per sicurezza in custodia i quadri". Solo che questa presunta "custodia "che si protrae ormai da quasi quattro anni, si è trasformata in approprapriazione vera e propria da parte di chi si comporta de facto uti dominus. E nell'attesa dell'inventario richiesto invano da mia moglie, anche per procedere alla stima del valore economico dei tre quadri, di tanto di tanto "sparisce" qualcosa nella casa che, seppure disabitata, è ancora ammobiliata.La sentenza è interessante, hai fatto bene a postarla.
Però io non capisco una cosa.
La coerede potrebbe negare di essersi appropriata indebitamente dei quadri sostenendo che le furono regalati dalla madre quand'era ancora in vita?
Oppure potrebbe dire che alcuni di essi furono regalati/venduti dalla madre a terze persone?
Se si verificasse tutto ciò, tua moglie sarebbe in grado di sostenere le proprie ragioni con prove concrete dell'appropriazione indebita?
Se voi avete conservato il foglietto, ed è dimostrabile che è stato scritto da tua cognata, esso è una prova concreta che supporta la vostra tesi.ha affisso ad una parete della casa ereditata un foglietto in cui scriveva di "prendere per sicurezza in custodia i quadri".
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