Yopy

Membro Attivo
Proprietario Casa
Intanto grazie, Chiacchia. E' chiaro che l'eventuale reato di "APPROPRIAZIONE INDEBITA" contro cui sporgere querela, è forse l'unico strumento per indurre l'altra coerede a procedere - tramite inventario - allo scioglimento della comunione ereditaria, anche per mettere possibilmente in vendita la casa di cui adesso sono entrambe comproprietarie al 50%. Purtroppo l'altra coerede si ostina a non fare l'inventario, sapendo che ogni tanto può sottrarre di nascosto qualche oggetto nella casa ancora ammobiliata, cosa che per onestà mia moglie non si sentirebbe mai di fare. E' tutto qui! Ecco perché chiedevo, tramite questo forum, se l'ostinazione di chi si comporta uti dominus su cose di cui è comproprietaria solo al 50% possa configurare il reato di cui sopra. C'è però chi capisce e chi non vuole o non è in grado di capire! C'est la vie!!!
Devi sentire un legale perché citare leggi non serve a niente. Per sentire intendo fare un consulto di persona e pagarlo
 

uva

Oggi è il mio Compleanno!
Proprietario Casa
se l'ostinazione di chi si comporta uti dominus su cose di cui è comproprietaria solo al 50% possa configurare il reato di cui sopra
L'argomento è interessante, e può riguardare anche altri eredi che purtroppo si trovino in situazioni sgradevoli simili alla tua.
Per cui se chiedi il parere ad un avvocato o procedi comunque con la querela, potresti scrivere qui l'evolversi della vicenda.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
l'eventuale reato di "APPROPRIAZIONE INDEBITA" contro cui sporgere querela
Il reato di appropriazione indebita è (oggi) procedibile solamente a querela di parte. Ex art. 124 c.p., il diritto di proporre querela non può più essere esercitato, se sono decorsi tre mesi dal giorno della notizia del fatto che costituisce il reato (ossia dal momento in cui la persona offesa ha avuto chiara conoscenza della definitiva volontà del soggetto attivo di invertire il possesso del bene).
Salvo per i fatti di cui all'art. 646 c.p., secondo comma, o aggravati dalle circostanze di cui all'art. 61, primo comma c.p., num. 11, si procede d’ufficio, ex art. 649-bis c.p., qualora ricorrano circostanze aggravanti a effetto speciale ovvero se la persona offesa è incapace per età o per infermità o se il danno arrecato alla persona offesa è di rilevante gravità.
 

Poch

Membro Attivo
L'argomento è interessante, e può riguardare anche altri eredi che purtroppo si trovino in situazioni sgradevoli simili alla tua.
Per cui se chiedi il parere ad un avvocato o procedi comunque con la querela, potresti scrivere qui l'evolversi della vicenda.
Mi hai letto nel pensiero, caro Uva. Mi ero ripromesso di farlo. Per rispetto verso il forum che mi ha ospitato e per chi mi ha espresso il suo parere. Anche perché - come ricordo sempre a me stesso - se apro una parentesi prima o poi la devo chiudere. Comunque, grazie.
 

Poch

Membro Attivo
Il reato di appropriazione indebita è (oggi) proponibile solamente a querela di parte. Ex art. 124 c.p., il diritto di proporre querela non può più essere esercitato, se sono decorsi tre mesi dal giorno della notizia del fatto che costituisce il reato (ossia dal momento in cui la persona offesa ha avuto chiara conoscenza della definitiva volontà del soggetto attivo di invertire il possesso del bene).
Salvo per i fatti di cui all'art. 646 c.p., secondo comma, o aggravati dalle circostanze di cui all'art. 61, primo comma c.p., num. 11, si procede d’ufficio, ex art. 649-bis c.p., qualora ricorrano circostanze aggravanti a effetto speciale ovvero se la persona offesa è incapace per età o per infermità o se il danno arrecato alla persona offesa è di rilevante gravità.
Come avrai letto, caro Nemesis, nei miei precedenti post, i quadri "vennero presi in custodia per sicurezza " come scritto dall'altra coerede su un foglietto ancora appeso alla parete della casa in questione. Quindi, mia moglie aveva anche comprensibilmente creduto alla sua buona fede. So ovviamente che la querela va presentata entro tre mesi; penso però che la "consumazione" dell'eventuale reato con tutto quello che ne consegue decorra in questi giorni dopo aver constatato, tramite anche recente sollecitazione formale al suo avvocato che non ha neanche risposto, da parte dell'altra coerede la volontà di persistere dopo quasi quattro anni nel voler trasformare la presunta " CUSTODIA" in APPROPRIAZIONE VERA E PROPRIA. Grazie, Nemesis.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
C'è però chi capisce e chi non vuole o non è in grado di capire

Ecco...questa è una cosa che devi ripetere 100 volte difronte ad uno specchio (visto che ti piacciono i maestri con la penna rossa)...se già con una decina di ripetizioni sei arrivato a questo:


che l'eventuale reato di "APPROPRIAZIONE INDEBITA" c

forse con 100 ci arrivi...ma certi S.Tommaso abbisognano di ustionarsi la mani per credere che il fuoco "scotta".


Ecco perché chiedevo, tramite questo forum, se l'ostinazione di chi si comporta uti dominus su cose di cui è comproprietaria solo al 50% p
Forse se fossi meno "ottusangolo" capiresti che in quel modo si potrebbe cancellare l'Usucapione.
penso però che la "consumazione" dell'eventuale reato con tutto quello che ne consegue decorra in questi giorni dopo aver constatato

Il tempo decorre sempre dal momento in cui si ha notizia della "sottrazione".
Nessun reato.

Quanto alla "divisione" ...volete è potere...ma ho il sospetto che si voglia moblie ubriaca e botte piena.
 

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