Luigi Criscuolo

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Devi verificare i documenti in Comune, vedere come puoi fare per adeguarli al tuo immobili e rifare il catasto fabbricati (Docfa) per il tuo immobile
Non solo deve fare la registrazione della modifica della planimetia secondo lo stato di fatto attuale presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari.
Insomma ci vuole un professionista che svolga tutte le pratiche per regolarizzare l'appartamento.
 

Luigi Criscuolo

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Proprietario Casa
@federipani non puoi postare la scannerizzazione della planimetria e della sezione del tuo appartamento? Così si può capire il motivo sia del buco nel soffitto della condomina del piano di sotto al tuo e sia della situazione precaria in cui versa oggi.
Non puoi recuperare i progetti dell' edificio? I progetti dell'edificio dovrebbero far parte del patrimonio cartaceo del condominio, insieme alla domanda di concessione edilizia, alla copia dell'atto costitutivo del condominio con la copia del regolamento contrattuale del medesimo. Lo so che è passato del tempo ma questi sono documenti di grandissima importanza per la vita del condominio e gli amministratori, nel loro succedersi, dovrebbero costudirli con il riguardo con il quale si conserva una reliqua. In comune facendo domanda di accesso agli atti dovrebbero darti alcuni documenti, tipo il progetto, la domanda di concessione per costruire. Se non li trovi in Comune prova presso la Conservatoria dei Registri immobiliari. Presso questo istituto, avendo gli identificativi catastali, dovresti trovare la storia dell'appartamento che ha comprato tua madre.
 

Daniele 78

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Professionista
Non solo deve fare la registrazione della modifica della planimetia secondo lo stato di fatto attuale presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari.
Insomma ci vuole un professionista che svolga tutte le pratiche per regolarizzare l'appartamento.
Il Docfa è la pratica con cui vari la planimetria e anche altre informazioni legate a quell'immobile: mq catastali e vani, superfici accessorie e superfici dei vani principali, anche se il risultato nelle tue mani alla fine rimane un nuovo identificativi catastale (molto spesso una categoria più elevata) e una consistenza differente espressa in vani per le unità immobiliari abitative e in m2 per le unità immobiliari accessorie.
Il Docfa viene presentato dal professionista e controfirmato dal Commitente.
Ora la consegna dei Docfa avviene solo per via telematica per cui devi essere abilitato al casellario delle Entrate, non firma più direttamente il Cliente ma come Professionista ti prendi duraturamente la responsabilità per esso (prevista già da anni in caso d'invio telematico). Almeno qui a Biella gli aggiornamenti ormai si fanno obbligatoriamente per via telematico.
 

Daniele 78

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Se non si trovano i documenti della Concessione edilizia causa vetusta dell'immobile l'alternativa è l'archivio di Stato, la filiale più vicina ovviamente.
 

francescaambrosio

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Buonasera a tutti, sto aiutando @federipani nella ricerca di documentazione tecnica e vi ringrazio per le preziose indicazioni.
Vi aggiorno sullo stato della documentazione in ns possesso così da rendere, spero, più chiara la situazione.
Abbiamo due problematiche da risolvere: la prima è capire se effettivamente l'abitazione è tale o è un lavatoio.
Progetto dell'immobile anno 1966, ultimo progetto risultante, stato abitazione: lavatoio (documentazione ottenuta da sez. urbanistica archivio progetti, comune di Roma)
Nota di Trascrizione atto di compravendita tra 1° proprietario e 2° proprietario anno 1981, stato abitazione: A2.
Atto di compravendita tra 2° proprietario e mamma di @federipani, anno 1987, stato abitazione A2. In allegato sanatoria per abuso edilizio relativo ad una veranda.
Nell'atto di compravendita viene specificato " il fabbricato di cui la porzione venduta fa parte è stato costruito in forza di licenza di costruzione n.xxx rilasciata al comune di Roma in data 12 giugno 1964 e successiva voltura e variante in data 20 aprile 1967 n.xxx e dichiarato abitabile con licenza del Comune di Roma in data 14 luglio 1978 n.xxx".
Nella mia non conoscenza della materia lego la data del 14 Luglio 1978 ad un altro evento/modifica a noi sconosciuta ma effettuata dal 1° proprietario.
Sullo storico delle Visure di agibilità dell'immobile risulta un primo progetto del 1963 e un ultimo progetto del 1966.
Chiedo lumi.
Grazie
 

Daniele 78

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Professionista
Buonasera a tutti, sto aiutando @federipani nella ricerca di documentazione tecnica e vi ringrazio per le preziose indicazioni.
Vi aggiorno sullo stato della documentazione in ns possesso così da rendere, spero, più chiara la situazione.
Abbiamo due problematiche da risolvere: la prima è capire se effettivamente l'abitazione è tale o è un lavatoio.
Progetto dell'immobile anno 1966, ultimo progetto risultante, stato abitazione: lavatoio (documentazione ottenuta da sez. urbanistica archivio progetti, comune di Roma)
Nota di Trascrizione atto di compravendita tra 1° proprietario e 2° proprietario anno 1981, stato abitazione: A2.
Atto di compravendita tra 2° proprietario e mamma di @federipani, anno 1987, stato abitazione A2. In allegato sanatoria per abuso edilizio relativo ad una veranda.
Nell'atto di compravendita viene specificato " il fabbricato di cui la porzione venduta fa parte è stato costruito in forza di licenza di costruzione n.xxx rilasciata al comune di Roma in data 12 giugno 1964 e successiva voltura e variante in data 20 aprile 1967 n.xxx e dichiarato abitabile con licenza del Comune di Roma in data 14 luglio 1978 n.xxx".
Nella mia non conoscenza della materia lego la data del 14 Luglio 1978 ad un altro evento/modifica a noi sconosciuta ma effettuata dal 1° proprietario.
Sullo storico delle Visure di agibilità dell'immobile risulta un primo progetto del 1963 e un ultimo progetto del 1966.
Chiedo lumi.
Grazie
Nel 14 luglio 78 hanno chiuso immagino hanno chiuso le due concessioni precedenti con l'Agibilità. Però tu aggiungi che c'è stato un intervento il giorno in cui hanno ricevuto l'Agibilità, sicuramente ciò che non è riportato sulla licenza di costruzione del 64 e della variante del 67 (di solito si prende come riferimento l'ultimo documento) è in abuso edilizio, per cui dovrà essere sanato prima in Comune e poi censito a Catasto.
 

Luigi Criscuolo

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@Daniele 78 riprendendo il discorso dei lavatoi condominiali nelle costruzioni romane ti mando una immagine da Google Maps, che purtroppo non riesco a riceve più in 3D perché ho ancora Xp, di un pezzo di quartiere costruito agli inizi degli anni '80 dove tutti gli edifici hanno il tetto piano e puoi notare delle H o delle C più scure. Quelle sono le costruzioni dove ci sono i vani ascensori, i cassoni dell'acqua potabile ed i locali lavatoi. L'acqua dai cassoni entrava a getto continuo, il troppo pieno andava nelle vasche dei lavatoi e il troppo pieno di questi andava in fognatura. Pensa che spreco di acqua. Oggi la ACEA, l'ex municipalizzata dell'acqua, ha trasformato moltissimi contratti con fornitura a bocca tarata (cassoni) in fornitura con contatore ma ci sono ancora molti condomini, sopratutto nel centro storico, che hanno i cassoni attivi.
VAlle aurelia.JPG
 

Daniele 78

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L'idea non era sbagliata oggi l'hanno ripresa con le cisterne interrate per il recupero dell'acqua (l'uso ora è diverso). Non è potabile ma ci puoi bagnare almeno il giardino e l'orto quando non piove.
Ho visto delle vasche per il recupero dell'acqua meteorica da nia nonna ma c'era una vecchia vasca in amianto...costruzione inizio anni 60. Non chiedermi come venisse usata perché non te lo so dire.
 

Luigi Criscuolo

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Atto di compravendita tra 2° proprietario e mamma di @federipani, anno 1987, stato abitazione A2. In allegato sanatoria per abuso edilizio relativo ad una veranda.
Nell'atto di compravendita viene specificato " il fabbricato di cui la porzione venduta fa parte è stato costruito in forza di licenza di costruzione n.xxx rilasciata al comune di Roma in data 12 giugno 1964 e successiva voltura e variante in data 20 aprile 1967 n.xxx e dichiarato abitabile con licenza del Comune di Roma in data 14 luglio 1978 n.xxx".
L'abitabilità è stata concessa per gli appartamenti non certo ai locali lavatoi che, insieme agli stenditoi ed alla terrazza di copertura piana, se non esiste titolo diverso, sono bcnc: beni comuni non censiti.
Nota di Trascrizione atto di compravendita tra 1° proprietario e 2° proprietario anno 1981, stato abitazione: A2.
ma il primo proprietario doveva essere per forza il condominio
 

federipani

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@federipani non puoi postare la scannerizzazione della planimetria e della sezione del tuo appartamento? Così si può capire il motivo sia del buco nel soffitto della condomina del piano di sotto al tuo e sia della situazione precaria in cui versa oggi.
Non puoi recuperare i progetti dell' edificio? I progetti dell'edificio dovrebbero far parte del patrimonio cartaceo del condominio, insieme alla domanda di concessione edilizia, alla copia dell'atto costitutivo del condominio con la copia del regolamento contrattuale del medesimo. Lo so che è passato del tempo ma questi sono documenti di grandissima importanza per la vita del condominio e gli amministratori, nel loro succedersi, dovrebbero costudirli con il riguardo con il quale si conserva una reliqua. In comune facendo domanda di accesso agli atti dovrebbero darti alcuni documenti, tipo il progetto, la domanda di concessione per costruire. Se non li trovi in Comune prova presso la Conservatoria dei Registri immobiliari. Presso questo istituto, avendo gli identificativi catastali, dovresti trovare la storia dell'appartamento che ha comprato tua madre.
 

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