Se l'altezza dei locali non è conforme a quanto fissano i regolamenti locali neppure con i condoni edilizi sono sanabili.
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Ed i regolamenti locali si rifanno (come altezze) al decreto ministeriale 5 luglio 1975:Bosetti & Gatti - d.m. sanità 05 luglio 1975Se l'altezza dei locali non è conforme a quanto fissano i regolamenti locali neppure con i condoni edilizi sono sanabili.
Non per essere polemica, ma probabilmente facendo io il tecnico del suono emi amdre una semplice impiegata e trattandosi comunque di una situazione avvenuta circa 30 anni fa quando come mi dicono dei vostri colleghi non c'era ne l'obbligo (come ogPerò sopra @federipani non specifica che si tratta di attico, comunque grazie per la info che mi hai dato sulla vecchia usanza lì a Roma per gli ultimi pianQuando abbiamo acquistato era
Anche questa non la conoscevo e grazie, ora capisco tutti i casini come sono sorti e la difficoltà a distanza di anni di mettere tutti i documenti a posto.
Assolutamente vero e facendo il condono per forza si sarebbe dovuto mettere mano ai documenti esistenti, confrontarli con lo stato di fatto e decidere cosa fare.
Secondo me il problema è stato che chi ha venduto non era minimamente a conoscenza o ha fatto il furbo su ciò (io propendo per la buonafede) ma ha compito un'errore di valutazione. Peggio anche il notaio non se ne è avveduto.
Però @Luigi Criscuolo concedimi di dire che anche il nostro OP, (chi per esso) è stao abbastanza sprovveduto nel non farsi seguire ai tempi da un tecnico, e il fatto anche di non conoscere cosa sia una visura catastale come si evince dalla frase
la dice lunga.
Io dico sempre e sono convinto che quando non si sà e si deve fare un'atto per trasferire un'immobile (in questo caso) bisogna sempre farsi seguire e mai stancarsi di fare domande perchè sai anche tu che se sbagli il colpo (su un'immobile) volano tanti soldi.
Cerchiamo di fare un pò di ordine. A Roma, negli anni '60 ed anche dopo, le case venivano costruite con al piano attico i lavatoi condominiali e vicino a questi c'erano i cassoni dell'acqua potabile e gli stenditoi sul terrazzo piano. Quando il progresso sociale ha messo a disposizione delle famiglie le macchine lavatrici i lavatoi sono andati in disuso. Questi locali di proprietà condominiale sono stati venduti dal condominio a condomini o estranei al condominio, non per lavarci i panni a mano ma per farci delle abitazioni. Ignoro la prassi del 1986, perché mi occupavo di altro, ma so che ci sono stati almeno 2 condoni tombali per sanare tutti gli abusi e le stranezze edilizie: quindi c'è stata la possibilità di cambiare destinazione d'uso dei locali adibiti a lavatoio (oggi C7) e passarli ad abitazione civile (oggi A2). Il problema è che, chi all'epoca ha venduto i locali li ha venduti nelle condizioni in cui si trovavamo oppure li aveva già modificati in modo da apparire una abitazione? Nel primo caso chi ha comprato aveva l'onere di cambiare la destinazione d'uso dei locali; nel secondo caso tale onere spettava al condominio.
Certo, il notaio che ha redatto l'atto originario di compravendita ha peccato di superficialità, credo comunque che il tutto sia sanabile anche alla luce del "piano casa" del comune di Roma.
Io farei una capatina alla Conservatoria dei Registri Immobiliari di Roma per vedere come oggi sono censiti questi locali, perché è quello che risulta in questi uffici è quello che fa testo.
non mi dire che il lavatoio era dotato di gabinetto!!! Qualcuno ce lo deve aver installato per rendere i locali assimiliabili ad un appartamento; altrimenti non potrebbe esserlo. Solo le case di ringhiera di Milano e Torino avevano gli appartamenti sprovvisti di gabinetto: il gabinetto era sul ballatoio comune. Ma erano costruzioni fine '800 principi del '900.quando abbiamo acquistato appariva gia' come abitazione l'unica cosa che abbiamo fatto è portare il gas per la cucina e mettere un impianto di riscaldamento.
Non avendo mai avuto la necessita' di fare lavori di straordinaria manutenzione e non essendo esperti nel campo comeNon per essere polemica, ma probabilmente facendo io il tecnico del suono emi amdre una semplice impiegata e trattandosi comunque di una situazione avvenuta circa 30 anni fa quando come mi dicono dei vostri colleghi non c'era ne l'obbligo (come og
quando abbiamo acquistato appariva gia' come abitazione l'unica cosa che abbiamo fatto è portare il gas per la cucina e mettere un impianto di riscaldamento.
l'altezza del soffitto è di 2,80 minimo 2,70 la veranda che ha uno scalino interno a casa di 10cm
ma certo che c'era il bagno, se parliamo di aspetto esteriore, c'era anche la cucina .non mi dire che il lavatoio era dotato di gabinetto!!! Qualcuno ce lo deve aver installato per rendere i locali assimiliabili ad un appartamento; altrimenti non potrebbe esserlo. Solo le case di ringhiera di Milano e Torino avevano gli appartamenti sprovvisti di gabinetto: il gabinetto era sul ballatoio comune. Ma erano costruzioni fine '800 principi del '900.
Non ti ho dato la colpa di nulla, ho detto semplicemente questo:Non per essere polemica, ma probabilmente facendo io il tecnico del suono emi amdre una semplice impiegata e trattandosi comunque di una situazione avvenuta circa 30 anni fa quando come mi dicono dei vostri colleghi non c'era ne l'obbligo (come og
quando abbiamo acquistato appariva gia' come abitazione l'unica cosa che abbiamo fatto è portare il gas per la cucina e mettere un impianto di riscaldamento.
l'altezza del soffitto è di 2,80 minimo 2,70 la veranda che ha uno scalino interno a casa di 10cm
Quindi ho detto che chi per esso (non potevi certo essere tu) ad aver acquistato nel 86.Secondo me il problema è stato che chi ha venduto non era minimamente a conoscenza o ha fatto il furbo su ciò (io propendo per la buonafede) ma ha compito un'errore di valutazione. Peggio anche il notaio non se ne è avveduto.
Però @Luigi Criscuolo concedimi di dire che anche il nostro OP, (chi per esso) è stao abbastanza sprovveduto nel non farsi seguire ai tempi da un tecnico, e il fatto anche di non conoscere cosa sia una visura catastale come si evince dalla frase
non volevo avere un tono scortese....era per dire che sembrava una casa a tutti gli effettiNon ti ho dato la colpa di nulla, ho detto semplicemente questo:
Quindi ho detto che chi per esso (non potevi certo essere tu) ad aver acquistato nel 86.
In realtà già allora avreste (non tu) dovuto compravendere un'immobile corrispondente ai documenti in possesso, diciamo che è sempre stato sottinteso ma che con il Dlgs.78/10 è diventato non più tanto sottinteso ma effettivo e vincolante tra le parti.
Non sarai ne la prima ne l'ultima a trovarti in quella situazione per vecchi immobili trasferiti (acquistati o venduti) ante 2010, è pieno il nostro Paese di questi episodi.
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