paoloemme

Nuovo Iscritto
Buongiorno a tutti.
Essendo incappato nel pignoramento della mia abitazione sto cercando ogni buon metodo per allungare i tempi per sperare di poter concordare un ripiano del debito con la banca.
A ottobre 2010 ho ricevuto dal tribunale la comunicazione della nomina del perito che doveva periziare l'immobile e, contestualmente, ho ricevuto l'informazione della data della prima udienza (inizio aprile 2011) nella quale il giudice mi chiederà se sono in grado di ripianare il debito in 18 mesi, o, in caso contrario, sulla base della perizia, fissare la data dell'udienza per la messa all'asta dell'immobile. Il perito doveva far pervenire alle parti entro un minimo di 45 giorni prima dell'udienza la copia della perizia, ma entro questo termine io non ho ricevuto nulla, ma non ho mai neanche visto il perito che, immagino, doveva fare un sopralluogo per la valutazione dell'immobile (ne deduco che non ha fatto ancora la perizia)
Cosa succede a questo punto? Posso reclamare il rinvio dell'udienza per non avere ricevuto nei tempi dovuti (e, al momento, per non aver ricevuto per niente) copia della perizia? Devo aspettare il giorno dell'udienza per avanzare questa istanza di rinvio, o posso farlo anche prima, e cosa mi conviene di più? Ci sono altre azioni che posso fare per utilizzare a mio favore questa mancanza formale?
Grazie per le risposte
 

raflomb

Membro Assiduo
Ritengo sia irrilevante il non rispetto dei termini per il deposito della perizia nei 45 gg. in quanto questi non sono termini perentori, il rinvio sarà automatico solo ove il perito (CTU) non depositi la relazione di stima alla prima udienza, e mancano ancora 2 mesi. Sicuramente il perito starà facendo tutte le visure del caso: catastali, ipotecarie ecc.
Si rende necessario che vengano presi accordi ben precisi, con eventuale acconto sul credito vantato, con la Banca procedente (salvo non ci siano creditori intervenuti nella procedra) affinchè sia essa stessa a richiedere i rinvii del caso.
Non rientra nella tua facoltà fare istanza di rinvio.
 

paoloemme

Nuovo Iscritto
Grazie per la risposta puntuale e dettagliata (è la più precisa che abbia avuto fin'ora rispetto alla questione posta.)
Nella mia situazione credo che la perizia sia un elemento chiave, perchè è molto probabile che la valutazione dell'immobile sarà più bassa (secondo me anche MOLTO più bassa) del debito (...lo so che può sembrare strano, ma i valori degli immobili in questa zona sono più bassi dei costi di costruzione. Inoltre la casa si trova in aperta campagna, in una posizione isolata e, con la brutta stagione, anche difficlmente raggiungibile nell'ultimo km... solo a piedi o con un fuoristrada).
Non so bene però cosa può comportare questo, se sia un vantaggio o uno svantaggio per me. Posso pensare di poter contrattare il rientro del bene con una cifra vicina alla valutazione della perizia e non al debito reale? (...tanto dalla vendita all'asta non si otterrebbe di più!). Il debito è di 130.000,00 euro e la valutazione dell'immobile potrebbe essere dai 60 agli 80 mila euro (ma questo è un dato non ancora acquisito)... Siccome però la mia situazione economica è crollata negli ultimi anni (è per questo che non sono riuscito a pagare il mutuo) ho bisogno di tempo, anche per trovare una cifra di questa entità...
 

raflomb

Membro Assiduo
Un consiglio che non ti dovrei dare: visto e considerato che il debito è molto più elevato (il doppio) rispetto al valore che pensi sia da attribuire all'immobile, tenta, in primis, di fare un accordo a saldo e stralcio con la Banca su questa misura, anche se ritengo che essa difficilmente accetterà di chiudere al 50 - 40% il tuo debito, avendo già iniziato una procedura esecutiva che inevitabilmente gli ha comportato delle spese legali, oltre a queste devi mettere in conto anche le competenze che il CTU richiederà (circa € 2.000).
Nell'ipotesi in cui non raggiungi un accordo con la Banca, anche per assenza o carenza della disponibilità della somma che offri, circa 60.000 €, se tieni all'immobile e che visti i disagi che hai indicato potrebbe subire ulteriori abbattimenti durante le varie fasi d'asta, cerca di riacquistrlo per interposta persona (moglie, figli, purchè non coinvolti nella procedura), così la Banca percepirà il prezzo d'asta e tu indirettamente continuerai a godere dell'immobile.
 

raflomb

Membro Assiduo
Ed io invece penso che questo consiglio lo dovevi proprio dare perchè Paoloemme chiaramente non è un truffatore, ma una persona in difficoltà economica....Hai steso una mano a chi aveva bisogno e questo è un gesto bello che mi ha allargato il cuore. Ti ringrazio

Maya tuplaudi alla massima citata da maidealista, ma vorrei farti notare che contrasta con quanto tu sopra affermi, ed è inerente, invece, alla mia premessa.
La locuzione indica che una applicazione acritica del diritto - che non tenga conto delle circostanze a cui le sue norme devono essere applicate nel singolo caso e delle finalità a cui esse dovrebbero tendere - ne uccide lo spirito e può facilmente portare a commettere ingiustizie o addirittura costituire strumento per perpetrare l'ingiustizia.
 

sasisilu

Membro Attivo
Proprietario Casa
Scusa Raflomb, ma non vedo perchè il mio plauso a Maidealista contrasta con quanto affermato.
Secondo legge Paoloemme dovrebbe perdere la casa.E in questo caso la legge non tiene conto delle sue momentanee difficoltà economiche da lui non volute tant'è che chiedeva come
allungare i tempi per sperare di poter concordare un ripiano del debito con la banca
Quindi, "umanamente" parlando, tu stesso gli hai suggerito di aggirare la legge per interposta persona....

E con questo chiedo scusa al Guardiano per essere uscita fuori argomento :triste:
 

raflomb

Membro Assiduo
Vedi Maya, tutte le procedure da me indicate sono perfettame lecite e leggite, a tal punto che la legge lo autorizza.
Non dobbiamo dimenticare che poloemme in seguito a questa procedura (non essendo un saldo e stralcio) rimane pur sempre debitore nei confronti della Banca della differenza tra quanto ha ricavato dalla vendita e il suo debito originario. Ciò, conseguentemente richiede un sacrificio, una limitazione, a paoloemme, quello di non reintstarsi per il futuro di un bene immobile.
Ergo, nessuna ingiustizia deriva dall'applicazione della legge come da me indicata. Ho ecceduto io quando ho detto "non te lo dovrei dire."
Aggirare le legge in senso stretto, ritengo sia un'altra cosa, un esempio ci viene da chi non si vuol far processare.
Ciao Maya.
 

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