jerrySM

Membro Attivo
Proprietario Casa
Una dichiarazione che non citi una norma (conforme quindi) è carta straccia. A mio parere.
DICHIARAZIONE DI RISPONDENZA DELL’IMPIANTO
ai sensi del decreto 22 gennaio 2008 n. 37, art. 7

se non risponde nanche alle norme elementari contenute in quel decreto allora significa che l'impianto non è idoneo per abitarci.

in particolare per gli impianti elettrici riporta:
"Gli impianti elettrici nelle unita' immobiliari ad uso abitativo
realizzati prima del 13 marzo 1990 si considerano adeguati se dotati
di sezionamento e protezione contro le sovracorrenti posti
all'origine dell'impianto, di protezione contro i contatti diretti,
di protezione contro i contatti indiretti o protezione con
interruttore differenziale avente corrente differenziale nominale non
superiore a 30 mA.
"
 

pimol

Membro Attivo
Proprietario Casa
Non è una norma è una indicazione: se la protezione c'è non ti serve la dichiarazione; la protezione è fisicamente presente; la norma impone procedimenti costruttivi che non possono essere controllati alla semplice presenza. Per questo ci vuole una dichiarazione (e relativa assunzione di responsabilità).
Intendiamoci: la dichiarazione non fa male... ma non mi impunterei sulla presenza o meno.
Ciao
P.
 

mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
L’ufficio legislativo del Ministero dello Sviluppo Economico ha precisato che il D.M. 37/2008 (che ha abrogato e sostituito quasi tutta la Legge 46/90) disciplina la realizzazione e/o la modifica in condizioni di piena sicurezza degli impianti negli edifici, senza prevedere alcun obbligo di adeguamento degli impianti preesistenti.
Gli impianti realizzati prima dell’entrata in vigore del D.M. (27 marzo 2008) si considerano quindi a norma qualora realizzati o modificati in conformità alle disposizioni applicabili a quell’epoca.
Nello specifico, ai sensi dell’art. 6, comma 3 D.M. 37/2008 gli impianti elettrici nelle unità immobiliari ad uso abitativo realizzati prima del 13 marzo 1990 si considerano adeguati se dotati di sezionamento e protezione contro le sovracorrenti posti all'origine dell'impianto, di protezione contro i contatti diretti, di protezione contro i contatti indiretti o protezione con interruttore differenziale avente corrente differenziale nominale non superiore a 30 mA.
Almeno questo è quello che risulta a me.
Fermo restando che la responsabilità per danni causati da un impianto elettrico difettoso ricade sul proprietario dell'immobile a meno che l'impianto non sia stato "manipolato" da chi vi abita.
 

Riccardo72

Oggi è il mio Compleanno!
Ciao a tutti e grazie per aver condiviso le vostre conoscenze ed esperienze.

In particolare quindi [cito mapeit che ringrazio :daccordo:] un impianto antecedente al 1990 e quindi alla 46/90 si considera adeguato (ai sensi dell’art. 6, comma 3 D.M. 37/2008) se dotato di
* sezionamento e protezione contro le sovracorrenti posti all'origine dell'impianto;
* protezione contro i contatti diretti;
* protezione contro i contatti indiretti o protezione con interruttore differenziale avente corrente differenziale nominale non superiore a 30 mA.

Chiederei un approfondimento tecnico (a chi è così gentile) per capire bene che cosa deve essere installato:
* come sezionatore per protezione contro le sovracorrenti: l'interruttore generale che è già normalmente presente nell'impianto può andar bene o necessita di essere sostituito/integrato?
* per protezione contro contatti diretti/indiretti: è sufficiente la sostituzione delle prese, degli interruttori e dei punti luci?
 

Riccardo72

Oggi è il mio Compleanno!
Credo che sia interessante in casi come questo la dichiarazione di rispondenza dell'impianto (di cui parlva jerrySM), come dichiarazione che confermi (ad opera di un tecnico) che l'impianto risulta adeguato alle indicazioni di legge.

Chi può effettuarlo? E' richiesto che l'elettricista che ha fatto i lavoretti abbia una particolare abilitazione per poter fare questa dichiarazione?
 

mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
Di solito tutte le ditte serie che fanno impianti elettrici hanno un'abilitazione che permetta di rilasciare tale dichiarazione.
In quanto alle apparecchiature da installare penso sia indispensabile un sopralluogo di un elettricista, è azzardato dare consigli a distanza.
 

adimecasa

Membro Storico
Professionista
Jerry48 ho mandato la pagina del giornale che mi hai inviato a Flumini< e a Buggerru, hanno ricevuto solo lo scritto ma non la foto dello squalo, che era veramente interessante, mi sai dire il motivo che non ricevono la foto ciao, P.S. guarda che habbiamo un altro Jerry S.M. è un tuo omonimo?:daccordo::fiore:
 

jerrySM

Membro Attivo
Proprietario Casa
Chi può effettuarlo? E' richiesto che l'elettricista che ha fatto i lavoretti abbia una particolare abilitazione per poter fare questa dichiarazione?
Cito:
"LE IMPRESE ABILITATE (art. 3)
Sono coloro che possono intervenire, modificare o installare gli impianti. Per ottenere l'abilitazione è necessario essere iscritti nel registro delle imprese o nell’albo delle imprese artigiane ed essere in possesso dei requisiti tecnico-professionali. L'importanza dell' iscrizione è dovuta al fatto che colui che commissiona l'intervento sull'impianto è direttamente responsabile della scelta dell'impresa.

Per ottenere l'abilitazione ed il relativo "certificato di riconoscimento" è necessario che il responsabile tecnico o l'imprenditore individuale possegga specifici requisiti tecnico professionali (art. 4) che consistono in studi specifici o in esperienza pluriennale nel settore.
"

A me l'ha rilasciato l'elettricista che mi ha installato i salvavita e sostituito le prese di corrente e interruttori.
 

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