Albatros tu prima
Il problema è che ci sono anche delle cose non conformi al regolamento edilizio,quali altezze,luminosita' etc. per cui sono costretto a farla.In particolare c'e' un soppalco sopra il bagno che rende l'altezza utile di 2.20 mt.Oggi ho scritto un altro messaggio sulla richiesta eccessiva di documentazione, nello spazio certificazioni.,. sarei grato se ti volessi esprimere a riguardo.Non posso postare link.E' un po' il seguito del discorso.
Il problema non è che la banca non vuol fare il mutuo perchè gli gira così ma perchè (da quello che hai scritto tu) ci sono delle difformità quindi di solito non fanno però se è un fabbrivcato del 39 e dove non si trova la concessione comunale, però il catasto almeno dovrebbe corrispondere corrispondere.
Due mesi fa compravendita di un alloggio in stabile anni 40 di cui non si trovava la concessione (e non avevo neppure gli estremi per eventualmente indagare in Comune), (di proprietà dei miei) ho dovuto fargli la variazione catastale per compravendita anche perchè il notaio (che è anche responsabile per gli atti che firma) ti chiede almeno che il catasto corrisponda con lo stato di fatto. Se non lo fai comunque devi essere d'accordo con l'acquirente in sede notarile che la planimetria catastale esistente corrisponde con lo stato di fatto, e la futura responsabilità ricadrà sul futuro proprietario. Il problema grande grande è che 9 volte su 10 ,come nel tuo caso, chi compra chiede un prestito alla banca ed il perito nell'eseguire la sua valutazione è tenuto a controllare la corrispondenza dello stato di fatto con i documenti (in questo caso almeno quelli catastali) e se non corrispondono deve segnalarlo al notaio, a quel punto la palla passa al notaio per la responsabilità che deve segnalarlo negli atti quindi poi finisce sul futuro proprietario (in quanto è informato)....ma non è detto che il proprietario accetti queste cose...
La banca, che fino a prova contraria, ha come garanzia del pagamento del mutuo la casa e quindi almeno per 20-30 anni è proprietaria effettiva lei, ti richiede che gli atti siano a posto.
Quando c'è un mutuo di mezzo l'atto notarile (mi è capitato più di una volta con me presente) lo si fa in Banca, anche se non c'è una prassi precisa per ciò. Prima si cede tra venditore e compratore un rappresentante della Banca dell'acquirente è presente oltre al notaio, successivamente esce dalla sala il venditore, il compratore stipula l'atto di mutuo sempre con notaio, finita la trafila del mutuo chi vende rientra in sala e ritira l'assegno direttamente dalla Banca.
Spero di non averti confuso troppo, sto solo cercando di spiegarti cosa ho trovato io e cosa potresti (presumo viste le similitudini) trovare tu...
Daniele