alberto bianchi

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Proprietario Casa
In che senso inverosimile? E se l'assegno fosse stato regolarmente versato?
Stai dicendo che se due persone hanno un conto corrente cointestato non possono fare tra di loro delle operazioni di compravendita usando quel conto?
In pratica gli stessi soldi escono e subito dopo rientrano nello stesso conto ? Mi sembra un vera e propria simulazione. L'unica vera uscita è quella richiesta dal notaio per imposte/tasse ed il suo onorario.
 

alberto bianchi

Membro Storico
Proprietario Casa
Io sono l'unica erede della famiglia. Ho una zia( sorella di mia mamma)ma lei non ha figli. Mio nonno e mia mamma mi vogliono intestare la casa come la mia prima casa e i soldi vengono forniti gran parte da mio nonno, la restante, invece, da mia mamma.
Non dovresti avere problemi acquistando l'appartamento da un terzo. L'unica persona che potrebbe (teoricamente) avere qualcosa da recriminare potrebbe essere tua zia, però l'hai escluso nella pratica.
 

Carlo27

Membro Attivo
Proprietario Casa
In pratica gli stessi soldi escono e subito dopo rientrano nello stesso conto ? Mi sembra un vera e propria simulazione. L'unica vera uscita è quella richiesta dal notaio per imposte/tasse ed il suo onorario.
Non capisco perchè si tratterebbe di simulazione.
Il mondo è pieno di persone che hanno il conto corrente cointestato. Non c'è niente di male a farlo. Lo si fa tra parenti anche non in linea diretta, tra coppie sposate o solo conviventi.
Se questi volessero fare una compravendita tra di loro, emettono e ricevono un assegno nello stesso conto. In tutta legalità.
Come gestire tecnicamente l'operazione è un problema della banca.
L'importante, come tu hai detto, è che esca dal conto l'assegno per imposte/tasse e onorario del notaio.
 

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