Se un immobile non presenta più corrispondenza catastale con lo stato di fatto già è una condizione che di per se inficia pesantemente l'atto (salvo accordi diversi tra le parti), ma la non corrispondenza deve essere segnalata dal notaio (e sinceramente non so quanti si prendono in carico un immobile con abusi...). Detto questo se la clausola è libero da pesi o ipoteche e tu mi vai a ledere queste clausole be il contratto è nullo o comunque annullabile (stai palesemente violando una clausola del contratto) e a casa mia una violazione di clausola contrattuale comporta la rescissione del contratto. Ma scusa se i contratti non avessero un certo peso coercitivo tra gli stipulanti perché ci si dovrebbe tanto "sbattere" nel dover andare da un notaio e firmarli??. Non so se lo sai ma OGNI compravendita comporta Visure, planimetrie e concessioni e l'abuso edilizio viene fuori dalla comparazione di concessioni comunali e planimetrie catastali con lo stato di fatto. Se manca qualcosa: un balcone, un terrazzo o peggio parte di volumetria residenziale d'immobile hai già scoperto l'abuso edilizio.La corrispondenza catastale non garantisce da abusi edilizi e comunque l' O.P. ha chiesto altra cosa e neppure consigli su come stendere il preliminare.... infine qualora firmasse anche preliminare con la clausola: libero da pesi ed ipoteche e consegnasse lauta caparra o acconto, però di fatto l' immobile fosse gravato da cospicue ipoteche e il venditore non solvibile, il promissario acquirente rimarebbe con il cerino in mano.... la teoria va bene, ma bisogna condirla anche con la praticità..... le visure, prima di firmare un pezzo di carta, sono l' abc di una compravendita immobiliare.... fidarsi è bene, non fidarsi è meglio....
Smoker
A quel punto per sbrogliare la matassa hai 2 strade:
- sanatoria quando l'abuso edilizio non lede le norme previste dal PRG comunale
- Condono edilizio quando l'abuso lede le norme del PRG