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jac1.0

Ospite
Salve. Un quesito sulla equa ripartizione dell'acqua quando l'ACEA (parlo di Roma) la addebita al condominio. Nel caso in ispecie (il 'mio' condominio) le u.i. sono 18. In ogni fattura dell'ACEA è scritto che il minimo impegnato è 3.312 metri cubi/anno. Questo significa che qualora un'u.i. consumi nell'anno meno di 3.312/18 = 184 metri cubi (ad esempio 50 metri cubi) a quell'u.i. viene addebitato un consumo di 184 metri cubi?
Grazie per le risposte.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Salve. Un quesito sulla equa ripartizione dell'acqua quando l'ACEA (parlo di Roma) la addebita al condominio. Nel caso in ispecie (il 'mio' condominio) le u.i. sono 18. In ogni fattura dell'ACEA è scritto che il minimo impegnato è 3.312 metri cubi/anno. Questo significa che qualora un'u.i. consumi nell'anno meno di 3.312/18 = 184 metri cubi (ad esempio 50 metri cubi) a quell'u.i. viene addebitato un consumo di 184 metri cubi?
Grazie per le risposte.
Se non esistono sistemi alternativi (sottocontatori) rispetto al contatore unico e se tutti gli appartamenti sono uguali, allora anche i millesimi saranno uguali e puoi dividere per 18,
Se i millesimi dei 18 differiscono e se mancano i sottocontatori per forza dividi con le tabelle millesimali.
Se esistono i sottocontatori che misurano a valle della presa principale, puoi ripartire l'effettiva bolletta unica in base al consumo del singolo con un'ottima precisione, proprio perchè viene misurato.
 
J

jac1.0

Ospite
Penso che la cosa equa è far pagare a chi consuma poco la differenza (=integrazione) tra 3.312 metri cubi e il consumo annuo, laddove il primo sia superiore al secondo. In effetti il ripianamento è a carico di chi consuma meno di 184 metri cubi l'anno.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Penso che la cosa equa è far pagare a chi consuma poco la differenza (=integrazione) tra 3.312 metri cubi e il consumo annuo, laddove il primo sia superiore al secondo. In effetti il ripianamento è a carico di chi consuma meno di 184 metri cubi l'anno.
Si ma come fai se non hai lo strumento (il sottocontatore)che ti permette di misurare queste differenze di consumo ?? Se non ce li avete poco potete fare, ed intervenire su un'impianto esistente privo di tale sistema (sottocontatori) è molto molto oneroso. Ecco perché alla fine non è possibile fare diversamente e non ci si può inventare altra misura che quella delle tabelle millesimali.
 
J

jac1.0

Ospite
Si ma come fai se non hai lo strumento (il sottocontatore)
I 18 contatori esistono da sempre e vengono letti ogni anno per risalire ai consumi idrici di ogni u.i.
In allegato la prima pagina della fattura.
 

Allegati

  • fattura.pdf
    205,1 KB · Visite: 63
Ultima modifica di un moderatore:
J

jac1.0

Ospite
E' vero: 18 u.i. E 18 x 184 fa 3.312 metri cubi, quantità d'acqua che rappresenta, nella modalità creativa della nostra ACEA (altrove non esiste) il minimo fatturabile per il condominio.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Se avete i contatori vi è facile conoscere il consumo pro capite. E' anche evidente che il minor consumo rispetto a quello garantito si riversa proporzionalmente o equamente, dipende dagli accordi condominiali, sugli altri utenti.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Se tu consumi di meno e visto che comunque il minimo previsto lo devi pagare il vantaggio va al condominio che se lo ripartirà o in rapporto al numero di quelli che consumano oltre o proporzionalmente. Ci sarebbe anche l'opportunità che chi consuma meno della quota di competenza pagasse l'effettivo consumato con la tariffa minima ed il ognuno a seconda dello scaglione di consumo raggiunto singolarmente. Di certo tu al massimo pagheresti il minimo previsto, poi dipende da come decide il condominio.
 

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