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Se per baggianate intendi l'accostamento animali domestici con le donne devo dire che chi per primo ha inserito le donne nei sentimenti sei stato tu.
Se per baggiate intendi i miei interventi ti sbagli di grosso, vatteli a rileggere.
I discorsi da mercato del fieno, mi dispiace, ma li fai tu.
Ricordatevi voi tutti animalisti convinti che parlate di intelligenza del cane che, secondo Mac Lean (1970) il cervello degli animali vertebrati (sottoregno al quale appartiene la razza umana) è trino: archipallio,paleopallio e neopallio.
Nel corso del processo evolutivo dei primati, la componente corticale acquista sempre maggior rilevanza anatomica, fino a costituire, nell’uomo, i due terzi della massa cerebrale nel suo insieme, grazie alla prorompente presenza delle circonvoluzioni e al progressivo espandersi nella porzione frontale. E’ in virtu’ di questo arricchimento che l’uomo possiede il ricco sviluppo delle abilita’ cognitive, ovvero e’ capace di intessere relazioni sociali, costruire ipotesi, piani e programmi, ecc.
La Terza unità funzionale del Neopallio e’ deputata alla FORMULAZIONE delle INTENZIONI, dei PIANI e dei PROGRAMMI attuativi ed alla VERIFICA della loro corretta traduzione effettuale. La definizione stessa dei compiti propri di questa unita’ ne esprime un livello cosi’ elevato che solo e’ compatibile con la massima espressione evolutiva filogenetica; con l’acquisizione, cioe’, del contingente neuronale della porzione prefrontale del lobo frontale, esclusiva dell'uomo.
Questo E' SOLO PRESENTE NELL'UOMO; ecco perché l'intelligenza ( intesa come leggere-tra o leggere oltre) è peculliare dell'uomo e non può sussistere negli altri animali.
Come la Seconda Unita’ Funzionale e’ deputata all’ACCOGLIMENTO ed all’ELABORAZIONE dell’INFORMAZIONE AFFERENTE (che è più sviluppana negli altri animali), cosi’ la Terza Unita’ Funzionale e’ deputata all’ELABORAZIONE di ESPRESSIONI “MENTALI”
E’ in questo contesto che originano le intenzioni e sono formulati i piani ed i programmi. Queste cortecce, infatti, sono in grado di procedere alla sintesi dell’insieme di afferenze d’origine ubiquitaria nel cervello (i nuclei ventrali e mediali del talamo, tutta la corteccia cerebrale, i nuclei della base) sia per la genesi dell’efferenza sia per la sua regolazione nel divenire motorio.
Così mi sono tolto l'ultima pagliuzza di fieno che mi era rimasta accidentalmente tra le chiappe frequentando questo thread?
veroDipende dalla definizione di intelligenza, se per intelligenza, si intende andare sulla Luna, no gli animali non sono intelligenti. Ma allora non lo sono neppure le molte popolazioni primitive che adorano la Luna. Se per intelligenza si intendono capacità cognitive in grado di dare risposte flessibili alle modificazione dell'ambiente, sia naturale che sociale, allora dobbiamo dire che moltissimi altri animali sono dotati di intelligenza.
Ritengo che il concetto dualistico di istinto e di intelligenza per dividere il comportamento umano da quello animale abbia una forte componente creazionistica e teleologica: dobbiamo essere per forza diversi dagli altri animali perché siamo al vertice della natura e siamo stati creati ad immagine e somiglianza di Dio.
Nella foresta si sono progressivamente evoluti e specializzati gli scimpanze e i gorilla che hanno vinto nella competizione ecologica per le risorse nella quale le scimmie attuali si sono rivelate più efficienti. Anche nella savana la competizione ecologica con l'uomo e le sue nascenti forme li ha visti perdenti. Non si creda però che fossero forme primitive. Erano invece specie di grande successo ecologico infatti alcune sono prosperate oltre un milione di anni. Noi, in paragone, come forma moderna siamo qui solo da 300.000 anni: e – secondo alcuni - siamo già stupidamente sull'orlo dell'estinzione proprio a causa di noi stessi!!!
Dipende dalla definizione di intelligenza, se per intelligenza, si intende andare sulla Luna, no gli animali non sono intelligenti. Ma allora non lo sono neppure le molte popolazioni primitive che adorano la Luna.
A parte il taglio razzista di questa affermazione (è come se avessi detto che i Beagle sono più intelligenti dei pastori maremmani), qui si parla in senso lato del termine uomo e non di bianchi che sono di intelligenza superiore rispetto ai neri. Mi dispiace ma la tua affermazione è completamente sbagliata.
Se per intelligenza si intendono capacità cognitive in grado di dare risposte flessibili alle modificazione dell'ambiente, sia naturale che sociale, allora dobbiamo dire che moltissimi altri animali sono dotati di intelligenza.
Infatti è proprio vero quello che tu sostieni che moltissime razze animali stanno scomparendo (lo sostiene il WWF) a causa delle modificazioni ambientali apportate dall' uomo. Mentre leggevo il tuo intervento ho pensato ai trichechi nel Sahara che roteano le loro pinne nella sabbia del deserto o alle renne che trainano i turisti lungo le strade delle Barbados. Mio caro, l'uomo è l'unico animale che si sa adattare, e quindi vivere, alle modificazioni ambientali infatti si trova al polo Nord e all'equatore. Tu, erroneamente, pensi che l'istinto di conservazione della specie sia intelligenza.
Ritengo che il concetto dualistico di istinto e di intelligenza per dividere il comportamento umano da quello animale abbia una forte componente creazionistica e teleologica: dobbiamo essere per forza diversi dagli altri animali perché siamo al vertice della natura e siamo stati creati ad immagine e somiglianza di Dio.
Guarda che ci sono anche atei che sostengono la differenza tra istinto ed intelligenza.
Noi, in paragone, come forma moderna siamo qui solo da 300.000 anni: e – secondo alcuni - siamo già stupidamente sull'orlo dell'estinzione proprio a causa di noi stessi!!!
Questa è l'unica affermazione giusta che hai detto, comunque, anche dal punto paleontologico 300.000 anni non sono pochi.
:-o:-oMio caro, l'uomo è l'unico animale che si sa adattare, e quindi vivere, alle modificazioni ambientali infatti si trova al polo Nord e all'equatore. Tu, erroneamente, pensi che l'istinto di conservazione della specie sia intelligenza.
:-o:-o
l'uomo è un animale troppo giovane, comunque fa di tutto per scomparire presto. L'evoluzione della specie di organismi che ci hanno preceduto è stata quella che ad una sempre maggiore evoluzione si arriva ad un punto in cui questa è massima e contestualmente si assiste alla scomparsa. Sarà un caso o una
caratteristica evolutiva ?
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