E le reazioni dei leghisti cominciano ad affluire.
Lasciando stare il solito Borghezio, ecco l'affabile Calderoli che commentando l'invito del Presidente della Repubblica ad abbassare i toni, dice (cito) :
"«Passo indietro, abbassare i toni? Sembra che tutti a parole concordino ma poi nessuno sembra disposto ad abbassare i toni davvero. Sembra di stare davanti alla torre di Babele che sta per sgretolarsi»"
Come non dargli torto ?
Peccato pero' quel riferimento (anche giusto, devo dire, se non venisse da lui e proprio in questi giorni delle polemiche sui festeggiamenti) alla torre di Babele ...
E i picconatori d'Italia si danno un gran da fare dispensando la lega di mettersi ancor più in prima linea :
Italia 150, Bolzano non vuole festeggiare ma strapagato e coccolato da Roma - Il Messaggero
Per fortuna pero', si puo' anche leggere la bella lettera (sono italiano e voglio essere italiano) di un certo Andrea di Parma, pubblicata nei giorni scorsi dal Messaggero (e di cui non riporto il link perché un po' troppo politico in alcune parti) che dice tra l'altro queste bellissime parole (cito) :
"Io sono Un ITALIANO, e vorrei che si chiarisse l'importanza della parola stessa e di cosa vorrebbe dire essere un Italiano, in Italia e nel mondo Perchè essere Italiano non vuol dire nascere solo in Italia, ma vuol dire Essere Italiani dentro, e vedere il bene del nostro paese. Dare prosperità alla nostra patria e non doversi vergognare in un contesto europeo ed internazionale di quello che siamo. Un grande Paese. Partiamo dal rinnovo della politica, della classe dirigente, criminalizziamo il nepotismo, seme della corruzione che denigra l' ugualianza, più meritocrazia, incentivare il valore delle persone più capaci, abbattere la diffusione del credo che chi con disonestà o troppa facilità faccia i soldi a palate sia il modello giusto di vita, perchè spesso questo porta alla malavita, al malaffare. Diamo un insegnamento ai nostri giovani che
l'Italia si fonda su una unione forte, anche quando i pareri sono diversi, perchè è il rispetto delle diversità di idee a fare di due proposte una più convincente, principio fondamentale del rispetto e della comunicazione