proid

Membro Attivo
Salve a tutti oggi credo inserirò tre discussioni parallele inerenti questo nuovo vano box perchè affrontano tre argomenti distinti.

Un condominio è stato edificato con un vano box originario avente un vano di manovra originario al quale si affacciano alcuni box originari e un grande magazzino privato originario.

Dopo molti anni il proprietario del grande magazzino, senza informare preventivamente il condominio, ha frazionato il suo magazzino ricavando alcuni nuovi box che si affacciano su un nuovo vano manovra (parte del magazzino originario) il quale si affaccia sul vano di manovra originario attraverso l'originario varco ora aperto essendosi rimosso il portellone originario del magazzino

Ora quindi il vano box ha un vano manovra quasi doppio e garage quasi doppi.

Il nuovo vano manovra però, essendo stato ricavato da un magazzino privato non è condominiale ma rimane sempre una proprietà privata o al massimo è diventato un condominio parziale tra i soli nuovi box (non si sa ancora se sia rimasto privato o in comunione).

Ora dobbiamo richiedere il CPI.

Considerando che sono due sezioni distinte con diversa comproprietà, possiamo chiedere due CPI distinti o siccome sono due vani ora intercomunicanti, siamo obbligati a richiedere un unico CPI su aree miste condominiali a tutti (vano originario) e condominiali a solo alcuni (il nuovo vano)?

Tecnicamente sia i box originari che i nuovi possono deliberare per le spese del vano originario essendo i nuovi box ugualmente comproprietari del vano originario per il fatto che lo era il grande magazzino originario dal quale si sono ricavati i nuovi box.

I box originari invece non possono deliberare per il nuovo vano perchè non ne sono comproprietari. Decisioni su quell'area possono essere prese solo dai comproprietari del nuovo vano

Io credo che non si possa fare una delibera unica tra box originari e nuovi box per un unico cpi perchè sarebbe una delibera nulla dato che si sono prese decisioni su una proprietà (il nuovo vano) da soggetti che non ne sono comproprietari (i box originari).

Per contro però qualora i VVFF imponessero un unico CPI perchè i vani sono comunicanti ci troveremo a dover gioco forza prendere una decisione unitaria sue due aree di diversa comproprietà e quindi non deliberabili con un unica delibera da tutti i soggetti. In questo caso non saprei come impostare la delibera.

Si potrebbe dividere il prezzo tra nuovo e vecchio vano e far deliberare separatamente ma se per assurdo una parte non raggiungesse il quorum o peggio voglia affidare l'incarico ad altro tecnico???
 
Ultima modifica:

proid

Membro Attivo
grazie. in effwtri e' vero. i locali frazionati erano gli stessi dei sub originari e il cpi era sempre unico.
quindi delibera unica solo che per queli locali vota invece che un proprietario, x proprietari con ui piu poccole
grazie
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Dopo molti anni il proprietario del grande magazzino, senza informare preventivamente il condominio, ha frazionato il suo magazzino ricavando alcuni nuovi box che si affacciano su un nuovo vano manovra (parte del magazzino originario) il quale si affaccia sul vano di manovra originario
Vi è una differenza con quanto hai spiegato nell'altra discussione (questo il rischio di aprirne diverse in contemporanea):

Infatti il proprietario originario comunicando le quote di m/m da assegnare ad ogni nuovo box fa emergere che un box del vano originario pagherebbe il doppio di uno dei nuovi box a parità di superficie.
Pergiunta metà del magazzino è stata convertita in appartamento (ancora di proprietà del proprietario originario) al quale i coefficienti millesimali sono assolutamente da rivalutare.
Il proprietario originario però si rifiuta di rivalutare i millesimi dei nuovi locali che ha ricavato.

1)dall'originario unico magazzino sono stati ricavati 2 box ... ma anche 1 appartamento.

2)Se dividendo i millesimi sui 2 nuovi box gli stessi risultano valere metà di quanto attribuito (a parità di superficie) agli altri bix ... è evidente che la valutazione dell'intero magazzino era sbagliata tanto più che si è ricavata una abitazione ed un'area di manovra.

Data la ritrosia del proprietario date mandato ad un tecnico per la redazione di nuova Tabella Millesimale che potete certamente approvare "a maggioranza" e addebitarne costo.
Se tale proprietario la nega dovrà lui a portare la questione dal Giudice.
 

vittorievic

Membro Senior
Proprietario Casa
Sostanzialmente il proprietario di un magazzino C2 ha ricavato un appartamento A2 e due/tre box auto C6.
E' innegabile che i millesimi di proprietà siano cambiati per via della diversa destinazione d'uso dei locali facenti parte della proprietà originaria.
L'aggiornamento della tabella millesimale potrà essere fatta a spese di chi ha creato il nuovo assetto proprietario, oppure, se altri condomini hanno qualcosa da sistemare, a spesse di tutti i condomini.
Il problema comunque rimane se queste trasformazioni hanno ottenuto PRIMA la conformità urbanistica e POI quella catastale. La registrazione catastale senza la conformità urbanistica non vale nulla.
Quando si chiederà il CPI il problema della conformità urbanistica emergerà.
 

proid

Membro Attivo
Vi ingrazio per i chiarimenti.
Il venditore non intende revisionare i millesimi quindi o delibererà in merito l'assemblea addebitandogli la spesa o su ricorso del singolo.

ora unisco le discussioni come richiesto
 

proid

Membro Attivo
Ho un dubbio sul nuovo vano manovra.
Riepilogando : dal magazzino originario privato di 250mq ha ricavato N box e un vano manovra interno facente parte del sub originario del magazzino.

Il venditore ora dice che questa nuova area manovra nata dalla divisione del sub privato non ha una attribuzione di sub come a detta sua (che è anche il costruttore del palazzo) non aveva un sub autonomo neanche l'originario vano manovra condominiale al quale si affaccia il magazzino frazionato.

E' possibile che un privato con un sub di 250mq, ricava X sub dei box e non debba accatastare come sub a se stante il vano di manovra creato dentro questo stesso sub di 250mq?

Se fosse possibile allora spero che negli atti dei nuovi box ci sia scritto che sono comproprietari di questo vano manovra senza sub perchè in caso di spese su questo vano senza sub non si saprebbe a chi competono le spese. cioè considerando che quell'area ha sopra una copertura, in caso di infiltrazioni sul nuovo vano manovra che non avrebbe sub e quindi non avrebbe un proprietario assegnato, chi paga le spese?

Se invece il venditore sbaglia come ha fatto a ottenere il frazionamento senza dover assegnare un sub al nuovo vano manovra parte già di un sub di 250mq?
 

proid

Membro Attivo
Leggo che il vano manovra dovrebbe essere censito come BENE COMUNE NON CENSIBILE (BCNC) che per sua natura deve essere di comproprietà di due o piu unità immobiliari, cioè i nuovi box in questo caso
Il BCNC leggo però che anche se non accatastato ha una sua pratica DOCFA, una planimetria e un suo sub.
Quindi da ignorante immagino deve avere una sua documentazione che specifica anche quali sub ne sono comproprietari
Quindi il venditore oltre agli atti di vendita dei nuovi box dovrebbe consegnare la documentazione del frazionamento che includa la costituzione del nuovo BCNC appartenente ai nuovi box e la comproprietà dovrebbe apparire anche negli atti di vendita dei box e immagino anche la misura di comproprietà di ogni box sul BCNC
 

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