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Lo zio non aveva legittimari e quindi per la casa non avrai nessun problema, ma se la donazione non sarà considerata come donazione di modico valore dovrai versare la somma nell'asse ereditario.

Lo zio non ha alcun diritto sul testamento, a meno che non venga annullato per incapacità d'intendere e volere. Sulla donazione, invece, se non di modico valore, è nulla a prescindere ma in ogni caso va restituita anche per la presenza della collazione.

Sì.

In questo caso, se le parti sono proprio inconciliabili, è auspicabile l'intervento di un mediatore esterno alla famiglia che supporti tutti nel piano divisionale al fine di evitare liti e future contestazioni.

Trattandosi, a quanto capisco, di un appartamento presumibilmente in una città come Napoli, penso che una divisione in 5 parti identiche sia poco realistica.

Allora ti posso assicurare che non hanno alcun diritto particolare sull'immobile, ma qualora essi si dovessero trovare in grave stato di bisogno, sareste costretti a versare gli alimenti (non il mantenimento).

Ma tu fai parte dei fratelli residenti nella casa familiare? Per il resto, per non arrivare a quel punto, bisognerebbe trovare un accordo con le controparti.

Potrebbero però venderle agli abitanti della casa, affinché dispongano in proprietà dell'immobile intero.

Ovviamente i fratelli conviventi potranno prendere le loro due quote in liquidi ed acquistare un immobile.

Se i tuoi fratelli vorranno, dovrete pagare loro la quota di affitto per la quota di loro proprietà. Inoltre da coeredi avete il diritto di prelazione. IN caso di vendita, otterrete la quota in liquidi pari alla quota di rproprietà.

Gli interessi dovuti si prescrivono dopo 5 anni.

Ormai tu sei la piena ed indisturbata proprietaria e puoi disporne come vuoi? Volendo affrontare un simile investimento, tu lo consiglieresti?

L'hanno comprato i miei figli, perché prima utilizzavo Simbian. Comunque non mi arriva nessuna notifica riguardante gli aggiornamenti del covid.

Io utilizzo Apple iPhone 10.

Basta fare il documento richiesto dal notaio!!!

Il preliminare presenta in ogni caso la sua validità contrattuale e per l'ottenimento della dichiarazione di causa di forza maggiore bisogna rivolgersi al giudice.

Tua figlia è piuttosto fortunata!!! A parte gli scherzi, la risposta è no, ma dovrà ovviamente pagare l'IMU.

Se sono passati più di dieci anni vi è stata accettazione tacita, ma ormai senza un documento in grado di fornire la cosiddetta continuità storica non si rogita...

Ma nella fattispecie, a quanto pare, l'unico reddito assoggettato all'IRPEF è quello derivante da locazione.

Concordo, se con reddito assoggettato ad IRPEF ti riferisci al reddito proveniente da locazione.