Risultati della ricerca

perché ci sono opinioni supportate dalla lettura del codice ed opinione non suffragate. la cosa diventa ancora più grave quando inventi tu stesso (non c'è altra spiegazione) un parere del notaio conforme alla tua tesi: è una cosa che non sta né in cielo né in terra.

hai raccontato che hai il notaio in studio vero? :hi: allunga la mano e posta la scansione di un suo atto di donazione che riporti questa clausola, grazie.... (ovviamente cancellando il nome delle parti! oppure una scansione della corrispondente pagina del suo formulario)

falso: la quota disponibile si calcola solo ed esclusivamente sull'asse ereditario, all'aprtura della successione.

invece sì: il codice non fa distinzioni in base all'epoca della donazione

non esiste

ok tutto vero, ma che ne sappiamo noi di queste condizioni che elenchi? in particolare sulla n° 2: dipende dal debito. se fosse importante non mollerebbero certo l'osso tanto facilmente, e giustificherebbe una loro indagine...

mi spiace, ma non è così, come ben sa conto chiunque possegga anche solo un'infarinatura di diritto. e dal momento che è evidente che un notaio non potrebbe fare affermazioni tanto comiche il problema devi per forza essere tu. del resto il fatto che a più riprese usi senza alcuna cognizione di...

mi spiace ma non sei credibile: non c'è notaio d'Italia che a leggere simili errori non scoppierebbe a ridere. :mrgreen::mrgreen::mrgreen: (ma non si può nemmeno escludere che un notaio ti abbia provato a spiegarti un principio e tu non l'abbia compreso)

dal che si deduce che tu non abbia chiesto spiegazioni al notaio con cui dividi lo studio... sì, finiamola pure qui. :daccordo:

aahh, ok.. :lol:

infatti il notaio lo informa sempre bene sulle possibili conseguenze!

l'acquirente conosce la provenienza del bene e quindi il rischio di riduzione: perciò la casa può benissimo essergli "levata"...

ma non solo: potrebbe saltare fuori un figlio di cui nessuno, neppure la persona deceduta, sapeva nulla, o aversi revoca per ingratitudine... perciò le banche solitamente non si fidano ad iscrivere garanzia su beni con questa provenienza e non concedono mutui ipotecari.

discorso valido, ma non per i fratelli (non hanno quote di legittima... ;-)

giusta precisazione! avevo saltato un passaggio dandolo per scontato quand'è solo eventuale; nel nostro caso può essere utile anche ricordare che un figlio non deve conferire in collazione le donazioni fatte ai propri discendenti

possono. quando tra (spero) 100 anni si aprirà la successione, non prima, si calcoleranno le quote di riserva; dopodiché si parlerà di riduzione (e la rinuncia non c'entra niente). se non ti fidi: con la professione che fai da così tanto tempo devi di certo conoscere bene molti notai...

NO! e il motivo non lo rispiego. (ho capito che hai l'umiltà di informarii quando qualche dubbio ti assale: il problema è che tu di dubbi sembri non averne!

pietà basta! :wall: sbagliato: al momento della donazione la quota disponibile non esiste ancora. sbagliato. l'atto di rinunzia può esseere fatto anche in tribunale; atto di riduzione è un'espressione che non esiste: l'azione, che come tutti sanno si fa in tribunale, serve a chi la legittima...

ancora sbagliato! confondi l'atto formale di rinuncia all'eredità con la rinuncia di fatto ad azionare la riduzione! del compendio fanno parte anche le donazioni fatte in vita

e adesso perché ci metti i legatari? :roll: arianna ha parlato non di rinuncia all'eredità, ma di rinuncia ad esercitare azione di riduzione, argomento che all'Agenzia delle Entrate non interessa. stai confondendo i due piani...