Se è così, allora tanto vale scriverlo beneSecondo me questo accordo "fermo trattative" in concreto è un preliminare firmato dalle parti. Magari scritto male;
Segui il video qui sotto per vedere come installare il nostro sito come web app sulla tua schermata principale.
Nota: Questa funzionalità potrebbe non essere disponibile in alcuni browser.
Registrarsi è gratis ed elimina la pubblicità
Se è così, allora tanto vale scriverlo beneSecondo me questo accordo "fermo trattative" in concreto è un preliminare firmato dalle parti. Magari scritto male;
EhSe è così, allora tanto vale scriverlo bene![]()
Per scriverlo bene è opportuno rivolgersi ad un consulente. Il più indicato è il notaio, dal quale si dovrà comunque andare se le parti non cambiano idea facendo naufragare l'accordo informale di "fermo trattative".tanto vale scriverlo bene
Chiarisco, il fermo trattative mette al riparo entrambe le parti, in quanto non è un vero e proprio preliminare, ma ha tutte le info di base per l'acquisto dell'immobile. Se non si vende per qualsiasi motivo l'immobile, si ha il nulla di fatto perchè si restituiscono i 3000 o 2000 euro. Poi non credo che l'Agenzia delle Entrate abbia mai fatto mai un accertamento per un bonifico tra privati se tu paghi tutto quello che c'è da pagare sull'intera somma a rogito dopo un mesetto circa.Si, @pedra lo ha detto:
significa senza impegno reciproco sancito da un preliminare nel momento in cui lei incassa l'acconto prezzo.
Però @pedra dovrebbe chiarire cosa intende per
Il potenziale acquirente, se non è proprio ingenuo, pretenderà da parte della venditrice un accordo scritto e firmato. Col quale lei si impegna a non vendere l'immobile a terzi prima della data fissata per il rogito, e a restituirgli i 2.000 euro incassati a titolo di acconto prezzo (pare non si tratti di caparra confirmatoria) se la compravendita tra loro due non andrà a buon fine per qualsiasi motivo.
Secondo me questo accordo "fermo trattative" in concreto è un preliminare firmato dalle parti. Magari scritto male; non registrato all'Agenzia delle Entrate per "risparmiare" le imposte che sono a carico dell'acquirente, ma il venditore è coobbligato in solido in caso di accertamento.
Se si vuole fare così, malgrado la procedura anomala e l'evasione fiscale, si abbia l'accortezza di non lasciare tracce: pagamento di 2.000 euro in contanti, no bonifico. E subito dopo il rogito si straccino tutte le copie dell'accordo.
Tutto ciò ovviamente è ipotizzabile se l'acquirente non necessita di mutuo.
Non ho capito. Mi impegno o non mi impegno?è come se l'acquirente dicesse procediamo mi impegno in qualche modo
Io non faccio come dici tu.quando affitti una cosa, ti fai dare cauzione, primo mese e poi intanto mandi avanti il contratto che si registra a 30 gg dalla firma
Se fossi l'acquirente farei il bonifico soltanto se il venditore si impegna per scritto fissando almeno i dati essenziali della compravendita: prezzo, termine max del rogito, se l'immobile sarà libero entro il rogito (nel tuo caso pare ci possano essere difficoltà per il rilascio da parte degli inquilini), regolarità urbanistica e catastale dell'immobile.il bonifico in qualche modo è una garanzia.
Si devono impegnare entrambi, venditore e potenziale acquirente, con un accordo scritto (il preliminare) e il versamento di una caparra che regolerà eventuali inadempienze. Oppure stabilendo delle clausole sospensive (per l'ottenimento del mutuo, per la verifica della regolarità dell'immobile, ecc).se l'acquirente dicesse procediamo mi impegno
Una gran superca**olail fermo trattative è un semplice bonifico in cui è come se l'acquirente dicesse procediamo mi impegno in qualche modo e il venditore si ferma un attimo con le visite.
Si ma i dati essenziali a fronte del fermo trattative sono messi per iscritto, quello certamente. Gli inquilini in genere sono studenti e a fine locazione escono. Il fatto che possano nn uscire era un timore dell'acquirente. E l'immobile è regolare dal punto di vista catastale e urbanistico. Chiaro che se il rogito si fa fra 6 mesi il fermo trattative nn è sufficiente e si fa il preliminare. Il fermo trattative lo farei solo se dopo un mese si arriva a rogito.Io non faccio come dici tu.
Quando affitto una casa il conduttore mi versa la caparra confirmatoria (io chiedo 1 mensilità del canone) che serve a regolare eventuali inadempienze: se il locatore cambia idea deve restituire il doppio; se il potenziale conduttore cambia idea il locatore trattiene la caparra.
La cauzione (max 3 mensilità del canone) viene versata alla firma del
contratto di locazione, che si registra entro 30 giorni, e la caparra viene scalata dalla prima mensilità.
Se fossi l'acquirente farei il bonifico soltanto se il venditore si impegna per scritto fissando almeno i dati essenziali della compravendita: prezzo, termine max del rogito, se l'immobile sarà libero entro il rogito (nel tuo caso pare ci possano essere difficoltà per il rilascio da parte degli inquilini), regolarità urbanistica e catastale dell'immobile.
Si devono impegnare entrambi, venditore e potenziale acquirente, con un accordo scritto (il preliminare) e il versamento di una caparra che regolerà eventuali inadempienze. Oppure stabilendo delle clausole sospensive (per l'ottenimento del mutuo, per la verifica della regolarità dell'immobile, ecc).
E' la prima volta che sento parlare del "fermo trattative" gestito come dici tu, e sinceramente non mi sembra un buon metodo.
Comunque ti auguro che la tua vendita vada a buon fine.
Gratis per sempre!