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Si perché una delle precondizioni per accedere a tutti i bonus (non solo il 110%) è la conformità urbanistica allo stato legittimo (che è quello eventualmente assentito con concessioni e o autorizzazioni varie)! Far lo stesso l’intervento vi esporrebbe al rischio del recupero del credito da parte delle Entrate!
In realtà il tecnico non dà il termine lavori, il problema non si pone. Nessun professionista dichiara il falso per fare il favore ad un cliente
 
In realtà il tecnico non dà il termine lavori, il problema non si pone. Nessun professionista dichiara il falso per fare il favore ad un cliente
Ci sono dei casi in cui gli abusi edilizi sono più che sanabili con accertamento di conformità: tipico caso è il muro che separava cucina da soggiorno che è andato giù per fare un locale unico o in generale per tutti gli interventi interni che vanno a redistribuire gli spazi senza comunque aumentare volumetrie e/o cambi di destinazione d’uso.
Con la Cila in sanatoria te la cavi.

il problema è quando gli abusi riguardano parti strutturali (ad esempio presenza di più piani oppure edificio più largo o lungo rispetto alla concessione), lo devi vedere se rimani in tolleranza del 2% rispetto alle misure o vai oltre. In caso di sforo può solo “fiscalizzare l’abuso” ma non avrai comunque accesso al 110%!

Ovviamente lo puoi fare una volta che hai comunque acquisito tutta la documentazione esistente e confrontata con lo stato di fatto dell’immobile!
 
Non potrò usufruire del bonus nemmeno per i lavori condominiali sulle parti comuni?
E questo mio abuso privato può compromettere il bonus anche agli altri 2 proprietari?
 
Non potrò usufruire del bonus nemmeno per i lavori condominiali sulle parti comuni?
E questo mio abuso privato può compromettere il bonus anche agli altri 2 proprietari?
Il tecnico che hai consultato che dice? Perché è lui che conosce l'abuso, decide e assevera i lavori. Qui le risposte che ti vengono date non valgono niente
 
A prescindere dalla mia situazione, chiedevo solo se ci fosse una norma di legge per cui un abuso riscontrato in una unità privata potesse compromettere o meno il diritto al suberbonus da parte delle altre proprietà e il diritto a poterlo avere sulle parti comuni. Può essere un tema che interessa anche altri utenti del forum, l'utilità di un forum penso che sia anche questa.
 
chiedevo solo se ci fosse una norma di legge per cui un abuso riscontrato in una unità privata potesse compromettere o meno il diritto al suberbonus da parte delle altre proprietà e il diritto a poterlo avere sulle parti comuni
Sì. Art. 119, comma 13-ter del D.L. n. 34/2020, convertito con modificazioni dalla legge n. 77/2020:
Al fine di semplificare la presentazione dei titoli abilitativi relativi agli interventi sulle parti comuni che beneficiano degli incentivi disciplinati dal presente articolo, le asseverazioni dei tecnici abilitati in merito allo stato legittimo degli immobili plurifamiliari, di cui all'articolo 9-bis del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, e i relativi accertamenti dello sportello unico per l'edilizia sono riferiti esclusivamente alle parti comuni degli edifici interessati dai medesimi interventi.
Pertanto, anche se più unità immobiliari presentassero delle irregolarità, sanabili o no, ma che non riguardano le parti comuni dell’edificio, non è precluso il diritto alla detrazione.
Nel caso specifico, gli eventuali problemi sarebbero del singolo proprietario dell’unità immobiliare, che non potrà beneficiare del Superbonus per interventi da trainare al 110% se sono presenti abusi edilizi non sanabili.
 

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