- Calcolo dei millesimi di fabbisogno per i consumi involontari
Antefatto: Nel 2014, in un condominio di 14 appartamenti, dopo la prevista certificazione tecnica, avvalendosi di quanto stabilito dall'art. 1118, n. 4 appartamenti si sono distaccati dal riscaldamento centralizzato (a pellet) e da allora utilizzano i propri impianti termoautonomi a gas. Gli altri condomini presero atto del distacco certificato a contribuzione "zero", fatto salvo ovviamente quanto stabilito dal citato articolo in merito alla manutenzione straordinaria e alla conservazione dell'impianto centralizzato.
Ora il tecnico incaricato di redigere il progetto per la contabilizzazioen e ripartizione delle spese, in accordo a quanto disposto dover essere effettuato entro il 31.12.2016, ha presentato la nuova tabella millesimale calcolata secondo la modalità di valutazione A2 (asset rating) tenendo quindi conto della situazione originaria dell'edificio e valutando di conseguenza il fabbisogno energetico di tutti gli appartamenti (inclusi i distaccati) senza tenere in alcun conto che oltre alla caldaia centrale ci sono dei generatori di calore autonomi. La conseguenza è che i distaccati, particolarmente i due dell'ultimo piano, si sono ritrovati con dei millesimi molto più alti di quelli che usano l'impianto centralizzato. Pertanto, secondo il tecnico, i distaccati dovrebbero contribuire ai consumi involontari, alla conduzione e manutenzione ordinaria dell'impianto termico ed alla spesa totale per la gestione del servizio di contabilizzazione dell'energia termica utile con questi millesimi che, anche a chi non è distaccato, sono sembrati un po' assurdi! Peraltro non sarebbe preso in alcuna considerazione quanto convenuto al momento del distacco in merito alla contribuzione "zero"...
E' possibile stabilire se effettivamente una simile contabilizzazione sia corretta visto che i millesimi di fabbisogno dovrebbero scaturire da- Uso dei fabbisogni ideali al netto delle perdite (al fine di semplificare il calcolo).
- Calcolo secondo la modalità di valutazione A2 (dati climatici, utenza e conduzione dell’impianto standard).
- Fabbisogni riferiti all’edificio originario, così come progettato e costruito senza tenere conto di interventi successivi che non siano modifiche alla rete di distribuzione.