Luky

Membro Ordinario
Proprietario Casa
All'avv. antistatario spettano le spese legali che il giudice in sentenza liquida in aggiunta all'ammontare del risarcimento danni alla parte vincente. Le due voci - risarcimento e spese legali - confluiscono in un unico assegno intestato alla parte vincente, la quale dovrà scorporare quanto spettante all'avv. antistatario e versarlo allo stesso. Per quanto riguarda il "palmatico" probabilmente il termine si riferisce al Patto quota lite (che prima era illegale - ora permesso), che è un istituto convenzionale tra il legale e il suo assistito e la percentuale non può superare il 10% della somma risarcita, ma ciò è solo una condizione di accordo, diversamente nulla è dovuto oltre quanto liquidato dal giudice. Per quanto riguarda le eventuali parcelle riscosse e versate dalla controparte (come trascritto da Monia74) se ciò risultasse veritiero l'avv. avrebbe riscosso somme non dovute. Consiglio un chiarimento con l'avv. antistatario ed un eventuale ripetizione di quanto versato indebitamente dalla parte vincente, diversamente si potrà comunicare l'accaduto (documentandolo) all'Ordine forense dove è iscritto l'avv. antistatario e, in caso limite, attivare un'azione giudiziale per il recupero delle somme non dovute. Cercate un accordo bonario, conviene a tutti e due.
 

raflomb

Membro Assiduo
emessa la decisione, il vincitore che aveva in tutto o in parte remunerato o rimborsato l'Avvocato ha, innanzitutto, il rimedio di cui all'art. 93 II comma c.p.c.: può fare revocare l'attribuzione, chiedendo la correzione della decisione fino a quando essa non abbia avuto sul punto esecuzione, dimostrando di avere pagato ( o già prima o dopo la statuizione) e dimostrandolo, ovviamente, nel contraddittorio tanto del soccombente quanto dell'Avvocato. Qui vi è qualche perplessità. Cosa deve dimostrare il vincitore? Di avere pagato tutta e solo la soccombenza giudiziale (salvo a dovere un dippiù all'Avvocato)? Di avere pagato tutto il dovuto all'Avvocato (e cioè anche quell'eventuale dippiù)? O anche solo( cfr. punto terzo) di avere erogato delle anticipazioni parziali tanto da far uscire il procuratore dall'alveo dell'art. 93 c.p.c.? Io rispondo così : se si deve rimanere nell'ambito di una mera correzione e della letteralità della disposizione, il tetto massimo non può che essere il liquidato e il vincitore deve averlo pagato tutto, in una o più tranches. Se una di esse è anteriore alla richiesta di attribuzione, l'avvocato ha dichiarato il falso. Se l'avvocato ha taciuto dell'anticipazione ma il cliente non ha poi pagato tutto, forse solo in questo caso vi è luogo ad una attribuzione ridotta ed è aperta la strada tanto al procedimento disciplinare quanto alla liquidazione dell'intero eventualmente maggior compenso.
 

monia74

Nuovo Iscritto
grazie mille a coloro che mi hanno risposto......siete stati proprio e gentili ho già sottoscritto una lettera all'ordine degli avvocati che hanno assegnato la pratica ad un legale ora vedremo cosa accade anche perchè il secondo legale mi ha confermato che la società perdente ha pagato le parcelle e che nulla dovevo al mio legale insomma su 150.000 euro percepiti esclusi gli interessi maturati dal 2002 al 2009 anno di riscossione danni il mio legale ha percepito secondo i vari versamenti piu' di 53000 euro, tra l'altro ho saputo da un legale che non è consentito per legge che un avvocato si trattenga assegni destinati al cliente e si tratteneva anche la meta' degli alimenti che il mio ex marito portava in studio tutto questo prima ancora di ricevere l'indennizzo grazie mille a tutti
 

monia74

Nuovo Iscritto
ha ragione manolis sono certa pero' che le verita' vengono sempre a galla ma a livello burocratico devo dirle che non mi ha aiutata molto pero' MI HA FATTO SORRIDERE ALMENO:risata:
 

raflomb

Membro Assiduo
secondo legale mi ha confermato che la società perdente ha pagato le parcelle e che nulla dovevo al mio legale insomma su 150.000 euro percepiti esclusi gli interessi maturati dal 2002 al 2009 anno di riscossione danni il mio legale ha percepito
Giusto, avendo il legale già ottenuto separatamente il pagamento della parcella direttamente dalla società, con assegno separato dal tuo in quanto antistatario, dovrà restituire tutto quanto ha percepito direttamente da te.
 

Gatta

Membro Attivo
Da tutte queste argomentazioni mi sembra che cantaudero s'esprima correttamente(come del resto anche gli altri) indicando la strada migliore:leggere la sentenza con le sue motivazioni ed in particolare il dispostitivo per quanto concerne le spese legali.
Il concetto di procuratore "antistatario" (dal lat.ante e stat) e,quindi,anticipatario ex art.93cpc (come ben dice raflomb) si riferisce (prassi piuttosto insolita) al difensore che chiede al giudice di "distrarre" le spese a suo favore; con tale clausola inserita nell'atto introduttivo del giudizio il legale dichiara di non aver percepito acconti o anticipi per le spese (ctu,perizie etc) dagli attori. Spese che per l'appunto chiede vengano "distratte" a suo favore. Talchè la sentenza costituisce titolo anche per l'avvocato limitatamente a questi costi.
Ciò premesso appare quanto meno strano che la compagnia francese (Axa Assicurazioni?) abbia liquidato 150.000 euro omnia (?) di cui siano stati distratti oltre 53.000 euro.
In sintesi senza fare elucubrazioni inutili,si suggerisce di esaminare la sentenza (copia integrale conforme) allo scopo di meglio far luce sul caso.Rilevo comunque che opportunamente è stato segnalato il caso all'Ordine e già designato un legale che potrà pronunciarsi meglio e soprattutto documentato sulla fatttispecie.
Rimaniamo in attesa per nostra curiosità di conoscere gli sviluppi.
Gatta
 

Sherlock

Nuovo Iscritto
Utente Espulso
Proprietario Casa
Mi ricollego a questa discussione, anche se vecchia, ma che presenta molti elementi in comune con la mia situazione attuale.
Premessa
causa civile vinta con sentenza di condanna della parte soccombente al risarcimento danni e al pagamento delle spese legali quantificate in circa 8.000 euro + x + y+z

Il difensore della parte vittoriosa (io) si è dichiarato antistatario ed ha regolarmente ricevuto il compenso stabilito dal giudice.

Sta di fatto che all'avvocato ingordo quel compenso non gli basta e da circa sei mesi mi sta pressando chiedendomi ulteriori circa 11-12.000 euro totali.
Dopo telefonate e mail ieri mi ha inviato una raccomandata per aderire alla negoziazione assistita di cui alla legge 132/2014 (un istituto giudiziale nuovo) minacciando in caso contrario l'azione giudiziaria.

In sintesi questa è la situazione. Io mi sono documentato in rete e la questione si presta a molte interpretzioni, in particolar modo se uno dei soggetti è uno squalo degli ambienti giudiziari contro un semplice cliente-consumatore.

Voi mi direte..rivolgiti ad un avvocato e difenditi.

Questo è proprio quello che vuole l'avvocato Ingordo. Trattare direttamente con un suo collega che riuscirà a convincere con una certa facilità...casomai accordantosi su una somma inferiore ma comunque non dovuta.

Se qualcuno ha esperienze dirette è gradito il suo contributo.

Ciao
 

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