alex4515

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buonasera a tutti,
ho letto le vostre risposte e ho notato che parlate di: regolamento di condominio, consuntivo e preventivo, spese fisse condominiali e quant'altro, chiedo venia, forse non ho postato corretamante il caso.
Cerco di spiegarmi meglio. ovviamente tutte le varie voci di spesa come acsensore, pulizia scale, compenso all'amministatore, ecceterea, eccetera, vanno suddivise per dodicesimi e se un alloggio rimane sfitto, le quote le paga il proprietario ci mancherebbe altro!
Concetriamoci ivece solo sulla voce " riscaldamento".
Per esempio, fino a quando non avavamo le termovalvole, la ripartizine spese si facava in base ai millesimi di riscaldamento di ogni unità immobiliare dello stabile.
Ora, se un immobile rimanava sfitto 2 o 3 mesi invernali, il proprietario doveva pagare le quote che gli competevano al raggingimento del 100% della spesa di riscaldamento,
ma se lo stesso immobile rimaneva sfitto nei mesi estivi, quindi da inizio maggio a tutto settembre, quello stesso proprietario non avrebbe speso nemmeno un centesimo dl riscaldamento, inquanto l'impianto era spento, spero che fin'quà non ci sia nulla da obbiettare. Almeno da noi gli amministratori adottavano questo metodo.
Con l'entrata in vigore della contabilizzazione del calore invece, i millesimi non servono piu ma si fa riferimento alla superfice radiante di ogni termosifone, e si è introdotta la suddivisione della quota spettante ad ogni immobile in due parti, una "fissa" e l'altra a consumo. Cio detto (e questo è il mio modo di vedere e ragionare) se lo stesso proprietario dell'esempio di prima gli rimane l'alloggio sfitto nei mesi estivi, e quindi a impianto fermo, perchè gli viene addebitato una parte di "quota fissa"? A mè non sembra affatto corretto , e voi che ne dite?
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Ma allora a te sta bene che la quota fissa del riscaldamento sia suddivisa per 12 mesi!!! Non ti sta bene pagarla quando hai l'appartamento sfitto oppure non abitato!!!!! E allora mi dispiace ma la quota fissa la devi pagare proprio perché rappresenta un contributo minimo a carico di ciascun condòmino relativo alla spesa di gestione dell' impianto di riscaldamento.
 

alex4515

Membro Attivo
Proprietario Casa
questa mattina ho avuto un chiarimento sull'argomento da un amministratore di condomìni, il quale amministra oltre 40 stàbili dei quali circa 35 sono a contabilizzazione di calore, all'incirca 1000 unità immobiliari.
Mi ha subito fatto presente che non è corretto (anche se sono in moti farlo) chiamarla "quota fissa" in quanto è di fatto una "quota minima", di consomo.
Pertanto, lui applica la regola che il servizio di riscaldamento lo paga chi in pratica lo gode, quindi chi abita l'immobile da Ottobre ad Aprile, indipedentemente dal numero delle rate che l'assemblea delibera di adottare.
Ora vedrò il da farsi, una "dritta" ce lo, Ringrazio tutti del forum e chiudo la discussione, Ciao a tutti.
 

condobip

Membro Storico
Proprietario Casa
questa mattina ho avuto un chiarimento sull'argomento da un amministratore di condomìni, il quale amministra oltre 40 stàbili dei quali circa 35 sono a contabilizzazione di calore, all'incirca 1000 unità immobiliari.
Mi ha subito fatto presente che non è corretto (anche se sono in moti farlo) chiamarla "quota fissa" in quanto è di fatto una "quota minima", di consomo.
Pertanto, lui applica la regola che il servizio di riscaldamento lo paga chi in pratica lo gode, quindi chi abita l'immobile da Ottobre ad Aprile, indipedentemente dal numero delle rate che l'assemblea delibera di adottare.
Ora vedrò il da farsi, una "dritta" ce lo, Ringrazio tutti del forum e chiudo la discussione, Ciao a tutti.
Secondo il mio parere il tuo amministratore sbaglia, la quota fissa o minima come desidera chiamarla lui, devono pagarla tutti indistintamente e non solo nel caso di chi abita per un certo periodo, perchè possono usufruire del servizio sempre e comunque.
 

jac0

Membro Senior
Proprietario Casa
Secondo il mio parere il tuo amministratore sbaglia, la quota fissa o minima come desidera chiamarla lui, devono pagarla tutti indistintamente e non solo nel caso di chi abita per un certo periodo, perchè possono usufruire del servizio sempre e comunque.

Infatti, devono pagarla tutti i condòmini che hanno la possibilità di usufruirne. Per la ripartizione della spesa esiste apposita tabella.
 

freeride

Membro Junior
questa mattina ho avuto un chiarimento sull'argomento da un amministratore di condomìni, il quale amministra oltre 40 stàbili dei quali circa 35 sono a contabilizzazione di calore, all'incirca 1000 unità immobiliari.
Mi ha subito fatto presente che non è corretto (anche se sono in moti farlo) chiamarla "quota fissa" in quanto è di fatto una "quota minima", di consomo.
Pertanto, lui applica la regola che il servizio di riscaldamento lo paga chi in pratica lo gode, quindi chi abita l'immobile da Ottobre ad Aprile, indipedentemente dal numero delle rate che l'assemblea delibera di adottare.
Ora vedrò il da farsi, una "dritta" ce lo, Ringrazio tutti del forum e chiudo la discussione, Ciao a tutti.
Dove l'hai trovato 'sto amministratore? Al circo?

Le spese fisse non sono il consumo, le spese fisse sono i costi di gestione e manutenzione.
Le spese a consumo (luce e combustibile) poi si dividono in volontarie ed involontarie.
Quelle involontarie sono per pagare il calore calcolato che va dalla caldaia fino al confine del tuo appartamento, sia che lo usi e sia che non lo usi.
Quelle volontarie sono quelle conteggiate dai ripartitori/contacalorie dentro al tuo appartamento.
Perciò le spese fisse le spalmi su 12 mesi e fai pagare per il periodo di affitto.
Le spese involontarie le spalmi sul periodo di funzionamento del riscaldamento e fai pagare il periodo di affitto.
Le spese volontarie, ti segni i numeri dei contatori e fai pagare il consumato a chi ha consumato.
 

Elisabetta48

Membro Senior
Proprietario Casa
Quelle involontarie sono per pagare il calore calcolato che va dalla caldaia fino al confine del tuo appartamento, sia che lo usi e sia che non lo usi.
Erano le spese che ad agosto indicavo come quelle per il "calore di dispersione", almeno così le chiama l'amministratore, e anche secondo me vanno caricate solo
sui mesi di effettiva accensione.
 

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