Pagata anche quella, e non solo.
Dopo lo sfratto per morosità ho tentato di riaffittarlo, trascorrono due anni a vuoto ed a quel punto, sfinita, continuando a pagare IRPEF sulla RC/IMU/condominio, l'ho messo in vendita...............meglio dire super svendita, pur di liberarmene.
Bene naturalmente l'Agenzia delle Entrate dopo un anno ha bussato alla porta invitando le controparti ad un contradittorio in quanto il valore di vendita è risultato a loro non congruo.
E' risaputo che quando le imposte di registro vengono pagate su un importo inferiore al valore catastale, l'accertamento parte di default.
Contradittorio con deposito di memorie e perizia, ampiamente motivanti l'impossibilità di vendere quel negozio ad una cifra superiore a quella indicata in rogito ed i loro conteggi basati sulla media dei valori OMI/Borsino Immobiliare etcc.
non hanno, in questo caso, alcun riscontro sulla realtà commerciale storica, del luogo, logistica e dello stato di fatto del locale.
Naturalmente quale venditore sono a livello tributario obbligata in solido con l'acquirente, per cui l'Agenzia delle Entrate pretende comunque il differenziale di imposte, che sia l'acquirente o il venditore a pagarle con tanto di sanzioni ed interessi non importa, salvo la possibilità poi di rivalermi sull'acquirente se fuggitivo.
A breve avremo il responso di quanto deciso dall'Agenzia delle Entrate........