Gli amministratori sono sempre lo stessi, si tengono buoni solo coloro che gli assicurano la pagnotta facendoli rieleggere...nonostante tutto !
Mi sembra un tantino un luogo comune...
E' universalmente accettato che nella categoria si contino numerosi personaggi dalla condotta discutibile, ma bisognerebbe innanzitutto chiedersi perché ciò sia possibile.
Uno degli elementi scatenanti del fenomeno è il fatto che l'amministratore ideale per il condominio (dal punto di vista dei condomini) è quello che paga di tasca sua per poter lavorare.
A parte pochi casi illuminati, viene invariabilmente scelto l'amministratore che costa meno; meglio se lavora gratis...
Difficile far capire ai condomini che ogni amministratore svolge il suo lavoro partendo dal principio che gli dovrà essere retribuito un tot, e che quindi, se i soldini non glie li da il condominio, li deve andare a prendere da qualche altra parte.
La corsa al ribasso nei preventivi e la mancata richiesta da parte dei condomini di un minimo di qualificazione professionale (sempre in nome di un aleatorio risparmio) apre le porte a gente che non dovrebbe amministrare nemmeno la casetta delle bambole delle figlie...
Un amministratore serio e preparato non chiederà mai (a meno che non si tratti di casi particolari) meno di quanto ritiene gli sia dovuto per fare un determinato lavoro con scrupolo e coscienza e manterrà sempre una condotta conforme alle norme vigenti per il semplice fatto che in questo modo sarà inattaccabile dal punto di vista giuridico e vivrà molto più sereno...
Anche l'amministratore più irreprensibile, tuttavia, troverà nel condominio degli oppositori. E questo semplicemente perché nella stragrande maggioranza dei casi i condomini non sanno nulla di amministrazione condominiale e accampano pretese assurde quando non irrealizzabili o illegali.
Poi, come giustamente diceva Condobip, un amministratore si può cambiare in qualsiasi momento e, se non si raggiungono le maggioranze necessarie e si dispone delle prove di una sua mala gestione previste dalla legge, nulla impedisce anche al singolo condomino di ricorrere all'autorità giudiziaria per la sua rimozione.