Inizialmente erano due unità, comunicanti tramite la porta in azzurro, che poi ho fuso in unica unità sopprimendo la porta per svariati motivi.
Ho paura che sia tu a non leggere o a non fare attenzione a quello che leggi.
Una cosa è avere gli immobili accatastati separatamente, un'altra è fonderli.
Ammetto che la descrizione iniziale di Sil57 è piuttosto ambigua: ma mi sembra che i casi plausibili siano riconducibili ad una unica ipotesi.
Se le due u.i. inizialmente erano appunto due distinte, (però comunicanti con una porta interna), il dire che poi sono state fuse in una unica unità, devo intendere che furono fuse catastalmente/fiscalmente (fisicamente erano già unite dalla porta):
Aggiungere che sempre poi è stata soppressa la porta, significa che la fusione catastale aveva scopi solo fiscali. E si è optato per questo sotterfugio contando sulla mancanza di controlli.
Ora la presunta vendita avverrebbe a patto che il complesso si presenti come u.i. unica (fusa di fatto e di diritto).
Di diritto sembrerebbe essere ancora fusa.
Di fatto no.
Ed il perito della banca che facesse un sopralluogo noterebbe l'incongruenza.
Riassumendo: ritieni sempre che la risposta risolutiva per Sil sia
potresti presentare la pratica edilizia per la fusione e successivamente in catasto. Risolvi il tutto in un mese o poco più e risolvi i problemi di entrambi.
... oppure sia quella di riaprire la porta di comunicazione, prima della visita del perito?